Processo Corona, nuova udienza: la fine di un incubo? In Aula presente anche Giletti

Fabrizio Corona

Processo a Fabrizio Corona, nuova udienza, relativa ai beni sequestrati al re dei paparazzi. Il legale dell’ex paparazzo, Ivano Chiesa, ha dichiarato:

Corona e le sue società hanno pagato in questi anni quasi 8 milioni di euro di tasse.

La fine di un incubo?

Processo Corona, parla l’avvocato:

È pronto a pagare(Corona) il suo debito personale, poi facciamola finita.

Come ricorderete il 10 ottobre 2016 c’è stata un’inchiesta che ha coinvolto ancora una volta Fabrizio Corona che è tornato a San Vittore con una condanna ad un anno per elusione  fiscale. Il nove gennaio scorso Corona davanti ai giudici della sezione di misure di prevenzione del tribunale di Milano ha deposto un consulente della difesa per chiarire la posizione di Fabrizio.

Insomma per riuscire finalmente a capire la provenienza di quei famosi 2,6 milioni di euro trovati nel controsoffitto della casa di una collaboratrice di Corona.

Le dichiarazioni di Ivano Chiesa uno dei legali

Crediamo di aver dimostrato finalmente al tribunale non solo la provenienza lecita dei soldi, ma anche le tasse che ha pagato.

L’avvocato raggiunto dai cronisti ha speso queste parole affermando che l’udienza è stata utile aggiungendo infine in merito alle due società di Corona, l’Atena e la Fenice:

hanno pagato in questi anni quasi 8 milioni di euro di tasse: quindi lasciamo giudicare ora ai giudici se questo è un evasore fiscale.

ha concluso Chiesa.

All’udienza anche Massimo Giletti

Ad assistere all’udienza, oltre a Gabriella, madre di Corona c’era anche il presentatore tv Massimo Giletti, che ha lasciato da tempo la Rai approdando a La7 dove conduce con successo il programma di approfondimento politico “Non è l’Arena.

In aula c’era anche il diretto interessato che ha studiato profondamente le carte che lo riguardano e lo coinvolgono per capire a fondo le dinamiche che si muovono intorno a lui.

Un’altra udienza per decidere definitivamente il destino di Corona e mettere la parola fine a queste lungaggini che hanno assunto ormai i connotati del grottesco, sarà il prossimo 23 gennaio dove si deciderà se confiscare o dissequestrare i beni riconducibili a Corona.

E voi che ne pensate?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here