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Popolo Sovrano sostituisce Nemo, ma gli ascolti della prima puntata non convincono

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Popolo Sovrano, il programma di Rai 2 sostituisce Nemo – Nessuno Escluso: Alessandro Sortino al posto di Enrico Lucci

Forse ai tempi di Matteo Renzi si sarebbe chiamata “rottamazione”. Ma, al di là delle possibili definizioni “politiche”, certo è che, da giovedì 14 febbraio 2019, Popolo Sovrano, il “nuovo” programma di Rai 2 sostituisce il precedente Nemo – Nessuno Escluso.

In realtà, verrebbe da dire, forse qualcuno “escluso” potrebbe esserlo stato. Stesso studio e stessa scenografia, ma conduttori diversi. Nel nuovo prime time del giovedì di Rai2, infatti, al posto di Enrico Lucci e di Valentina Petrini ora troviamo Alessandro Sortino, insieme a Daniele Piervincenzi e ad Eva Giovannini.

Anche la formula della trasmissione in parte è cambiata. Più talk politico (a gestirlo è principalmente la giornalista Rai livornese), due ospiti di turno “insediati” in studio (nel senso che occupano le sedie presenti), reportage con aggressione (quella di Piervincenzi nel ghetto di Pescara), nuovi servizi e grafica con taglio diverso e domande all’ospite in collegamento fatte in diretta da Sortino (ex “iena” e autore dello show).

Popolo Sovrano, gli ascolti della prima puntata non convincono

Il debutto di Popolo Sovrano, però, non è troppo piaciuto al pubblico di RaiDue. La prima puntata del talk show nato dalle ceneri di Nemo, infatti, ha registrato ascolti tv pari a circa mezzo milioni di individui medi. A voler essere più precisi, in media: 521.000 telespettatori ed il 2,7% di share.

Numeri che devono, evidentemente, far riflettere il nuovo direttore di Rai 2 Carlo Freccero. Anche perché, fino a poco tempo fa, a volte Nemo – pur partito all’inizio un po’ in sordina – riusciva ad intercettare pure il doppio dei telespettatori. E portando in tv anche un modo che, secondo alcuni critici, era più riflessivo e per questo innovativo.

Popolo Sovrano

Insomma, il titolo del programma è Popolo Sovrano. Ma siamo sicuri che, quando si parla di dati d’ascolto, questo assioma costituzionale (citato, quasi come un mantra, anche nella prima puntata) sia così “vero”?

Perché qui, a giudicare dal riscontro che il pubblico televisivo (in altre parole: il popolo) ha riservato alla “prima” della trasmissione Rai, toccherebbe chiudere seduta stante, avendo i telespettatori preferito al talk rivisto e corretto di Rai 2 (terminato oltre la mezzanotte) il dibattito politico proposto da La7 con Piazzapulita e Corrado Formigli. Programma che, tra l’altro, ieri ha ottenuto uno dei record d’ascolto stagionali (1.194.000 telespettatori medi e il 6,8% di share), anche proponendo lo “scoop” dell’incontro tra vice ministro e uno dei leader dei gilet gialli.

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