“Reazione a catena 2025”, intervista a Pino Insegno: “Ci saranno nuovi giochi e uno studio rinnovato. Se dovessi giocare a Reazione a Catena sceglierei Paolo Bonolis e Carlo Conti”

pino insegno, intervista Rai

Torna dall‘8 giugno, nell’access prime time di Raiuno, “Reazione a catena“, uno degli appuntamenti estivi più attesi dell’anno. Nonostante lo scorso anno gli ascolti non siano stati particolarmente soddisfacenti al timone del game show ritroveremo Pino Insegno. Il conduttore e doppiatore in conferenza stampa ha risposto alle critiche legate ai bassi ascolti che gli sono state mosse lo scorso anno: “Andavamo in diretta contro la partita, contro la finale di salto in alto, contro la finale di Coppa Davis e gli ascolti nonostante tutto avevano sempre il 2 davanti. Quest’anno confermeremo e andremo avanti, non ci siamo sempre noi contro tutti. Poi creare la polemica è facile”.

“Reazione a catena 2025”, intervista esclusiva a Pino Insegno

Noi di SuperGuida TV lo abbiamo video intervistato in esclusiva. Pino Insegno ha dichiarato ai nostri microfoni: “Ci saranno delle bellissime novità a partire dallo studio che sarà completamente nuovo. E poi ci saranno dei nuovi giochi che metteranno più ritmo, non ci sarà più la consequenzialità di prima. Si respira un’aria bellissima sarà perché siamo anche a Napoli. Ho fatto sei edizioni di questo programma ma mai come quest’anno non vedo l’ora di essere in studio”.

A Pino Insegno chiediamo con quali suoi colleghi formerebbe una squadra a Reazione a Catena. Il conduttore ha risposto: “Mi metterei subito Paolo Bonolis vicino perché mi dà i sinonimi e contrari, lui è bravissimo. E poi Carlo Conti che è il vero padrone di casa. Con due bodyguard così puoi fare qualsiasi cosa”.

Pino Insegno sarà anche in prima serata su Raidue con un nuovo programma e sarà affiancato da Roberto Ciufoli. Al riguardo ha anticipato: “Sarà un programma divertente, pop, poi Roberto è un battitore libero. E’ una gara tra persone che non fanno questo mestiere ma che sono anche più brave di quelli che lo fanno”. 

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