Pier Silvio Berlusconi si commuove ai palinsesti Mediaset. L’Ad chiarisce sulla vendita del gruppo e sulla discesa in politica

Pier Silvio Berlusconi

Presentati presso gli studi televisivi di Cologno Monzese i palinsesti tv Mediaset 2023 – 2024. Per l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi è il primo evento pubblico dopo la scomparsa del padre Silvio. L’Ad del gruppo televisivo italiano ha focalizzato in quattro punti quello che è il progetto della nuova era Mediaset. 

Palinsesti Mediaset 2023 – 2024, Pier Silvio Berlusconi

Durante la presentazione dei palinsesti 2023 – 2024, tutte le star e i dipendenti di Mediaset hanno deciso fuori programma di celebrare l’incoronazione di Pier Silvio Berlusconi come unico e vero erede legittimo del signore della televisione italiana Silvio Berlusconi. Sul palco Gerry Scotti, che conduceva la serata, ha lanciato un filmato speciale, una «sorpresa dal cuore di tutta Mediaset» per Pier Silvio che ha aperto la serata.

Un filmato dal titolo «Caro Piersilvio, questo è per te», che ha messo insieme i primi passi del figlio accanto al padre alla guida della tv italiana, ripercorrendo questi anni fino al discorso che proprio Pier Silvio ha voluto fare ai dipendenti negli studi di Cologno Monzese nel giorno del funerale del padre. Un omaggio, ma anche una investitura aziendale che pone sullo stesso livello figlio e padre al di là di ogni ragionevole dubbio e distinzione e critica alcuna. Alla fine l’applauso di tutti i presenti scattati in piedi per celebrare il nuovo signore della tv italiana.

Le parole di Pier Silvio Berlusconi in 4 punti

A questo punto della serata è proprio Pier Silvio Berlusconi, a prendere la parola prima per ringraziare tutti i presenti, poi per presentare quello che sarà il futuro dell’azienda e degli obiettivi preposti. Il tutto racchiuso in quattro punti cardinali.

Al primo posto c’è il prodotto. Pier Silvio Berlusconi dichiara di aver voluto privilegiare il prodotto Made in Mediaset. “Abbiamo arricchito e di tanto il nostro palinsesto” – dichiara l’Ad. Altro punto focale è lo sviluppo. “Mediaset non è mai stata ferma. La televisione è il fuoco da cui parte tutto. Fusione con Mediaset Spagna al 100%, soglia del 30% della tv commerciale tedesca. Vogliamo costruire un player para europeo”.

Il valore, è il terzo punto al centro del discorso di Pier Silvio Berlusconi: “Il mondo dei media e sotto pressione. Mediaset sul mercato si è difesa molto bene. Calo medio broadcast -8, MFE cresciuta oltre il 40%”. L’Ad del gruppo Mediaset chiude il suo discorso parlando del risultato“Intendo il risultato vero, utile. Solo in attivo si garantiscono prospettive strategiche di sviluppo. Certezza a tutti, fornitori, collaboratori etc. – 6.3 dei broadcaster. MFE cresciuta del 14%”. 

Vendita di Mediaset: le parole di Berlusconi

Sull’ipotetica vendita del gruppo televisivo, l’Ad ha le idee chiare: “In merito alla vendita di Mediaset voglio dire questo: alla domanda se mi ha dato fastidio quanto riferito alla vendita Mediaset, la mia risposta è sì, soprattutto perchè tutto è avvenuto dopo la morte di mio padre. Alla domanda se in famiglia abbiamo mai discusso di tale possibilità, la risposta è no. I rapporti con Vivendi sono normalissimi rapporti che si hanno con un socio, rapporti cordiali”.  

Pier Silvio Berlusconi e la discesa in politica

Pier Silvio Berlusconi parla poi delle notizie circolate su una sua discesa in politica: “In merito a una mia discesa in politica, la risposta è assolutamente no. La prima questione – ha spiegato – è del tutto personale. Io penso che la politica sia un mestiere serio. E i mestieri si studiano, si imparano nel tempo. Ci vuole esperienza, non si fanno dall’oggi al domani. Non riterrei giusto dire ‘ok, per quello che è successo andiamo’. Il secondo motivo è che, “anche ove mai fosse, non credo sia giusto lasciare le cose a metà. Mediaset sta attraversando un momento importantissimo di progetti e sviluppo e dunque ritengo che io debba rimanere qui a fare il mio mestiere. E per finire, il terzo motivo, il più importante, è che anche mai fosse, e così non è, dovessi sentire io un qualche tipo di chiamata, non bisogna dimenticare perché si vuole fare le cose. Per dare un servizio agli italiani? Ad oggi non c’è alcuna emergenza. Quindi non vedo perché“.

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