Vicenda Pandoro Balocco-Ferragni, per il giudice di Torino ci fu l’inganno: la sentenza

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Il Tribunale di Torino mette un punto fermo nella vicenda del Pandoro Balocco che ha coinvolto Chiara Ferragni. Per il giudice a quanto pare ci fu l’inganno. Ecco di seguito quanto deciso dal tribunale nella sentenza.

Sentenza vicenda Pandoro Balocco-Ferragni: ci fu l’inganno

La campagna pubblicitaria per il pandoro ‘Pink Christmas’, realizzata in collaborazione con Chiara Ferragni, ha ingannato i consumatori. È quanto deciso dalla giudice della prima sezione del Tribunale civile di Torino, Gabriella Ratti, accogliendo così di fatto il ricorso delle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei servizi radiotelevisivi.

La sentenza, emessa quest’oggi, riconosce nell’azione dolciaria, una “pratica commerciale scorretta” in violazione del Codice del consumo, in merito alla campagna di beneficenza legata al Pandoro, con proventi destinati all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

La sentenza del giudice di Torino

La sentenza – secondo le associazioni di consumatori – “apre la porta ai risarcimenti” per chi ha comprato il pandoro Balocco, “ingannati dai messaggi lanciati dall’azienda” e “aggrava la posizione dell’influencer nell’inchiesta per truffa aggravata aperta dalla procura di Milano”.

Vicenda Balocco Ferragni: comunicazione scorretta

Iniziato dal pandoro ‘Pink Christams’ della Balocco il lavoro dei magistrati di Milano a febbraio si era allargato ad altre iniziative commerciali griffate Chiara Ferragni. Alla Balocco e a Ferragni l’Antitrust ha inflitto una multa di 1 milione e 400mila euro che è stata impugnata davanti al Tar.

Il nuovo capitolo della vicenda Balocco-Ferragni “è una sentenza clamorosa” per le associazioni di consumatori: “la pratica commerciale – è un passaggio della sentenza – oltre a essere contraria alla diligenza professionale, è stata quanto meno ‘idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio””.

Secondo la giudice del Tribunale civile di Torino, i messaggi lanciati dalla campagna di comunicazione “sono risultati idonei a fornire una rappresentazione scorretta dell’iniziativa benefica (…) lasciando intendere, contrariamente al vero. Che acquistando il ‘Pandoro Pink Christmas’ il consumatore avrebbe potuto contribuire all’iniziativa” di finanziare il nuovo macchinario per curare i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing presso l’ospedale Regina Margherita di Torino.

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