Intervista a Mr. Rain, in gara a Sanremo 2024 con il brano ‘Due altalene’: “Non ho paura di mostrami fragile, stavo per piangere mentre cantavo per l’emozione che provavo”

Mr Rain intervista Superguidatv a Sanremo 2024

Mr. Rain per il secondo anno consecutivo sul Palco dell’Ariston, dopo il grande successo della passata edizione.E’ l’unico ad essere stato reinvitato da Amadeus. Noi di SuperGuida TV abbiamo incontrato l’artista, a colpire è l’umanità, la disponibilità, la timidezza ed il suo grandissimo cuore. Ecco cosa ci ha raccontato ai nostro microfoni.

Mr Rain ci racconta la sua emozione a Sanremo 2024

Quali sono le aspettative per questo Festival 2024?

Io non sono qua, come l’ho spiegato a centinaia di persone, per scalare una classifica, per litigare o per fare incontri di box con altri cantanti. Sono qui per cercare di conquistare le persone e soprattutto di raccontare le storie che mi sono state raccontate. Per me questa sarebbe la più grande vittoria di sempre“.

Due Altalene racconta una storia triste, di due bambini che non ci sono più. Quanto è stato difficile, anche a livello emotivo, interiorizzare questo dolore e trasformarlo in musica.

Guarda due altalene è l’insieme di più storie. La prima storia è di questo genitore che sfortunatamente ha perso due figli ed erano miei fan. Quando me l’hanno raccontata mi è tremato il cuore, mi si è spaccato in due parti. Non so neanche spiegarti cosa ho provato, ma in tutte le storie perché poi si sono sommate tantissime altre storie imperdibili che mi hanno veramente segnato, commosso e fatto crescere. Ho fatto un anno dove era come se fossi una spugna, ho assorbito tutte queste testimonianze e ho voluto e sentito la necessità di trasformarli in musica anche in loro rispetto, per ringraziare queste persone perché sono storie che davvero mi hanno colpito. Mi hanno insegnato e mi insegneranno tanto. Ti posso dire che è una canzone che ci ho messo dei mesi per scriverla, perché continuavano a sommarsi tutte queste storie ed è stato l’unico motivo per cui ho pensato che dovessi ritornare a Sanremo. Soltanto per questo, per raccontare la storia della gente. Io sono qui per tutti loro, tutte le persone che si sentono coinvolte in questa canzone“.

Nella serata delle cover porterai Mary con i Gemelli Diversi, anche qui c’è un impegno sociale.

Io sono convinto che ogni occasione è buona per fare del bene. Avendo una posizione dove posso ritagliarmi il mio spazio, ho deciso di dedicare il mio spazio a Sanremo come lo faccio sul palco del 1 maggio, come lo faccio sui palchi di tutta Italia, io cerco di trattare argomenti che non vengono mai trattati abbastanza. Ho scelto Mary perché oltre a essere un bellissimo pezzo è un pezzo che ha unito un sacco di persone e colpito più generazioni. Ma sopratutto l’ho scelto per il messaggio, perché la violenza sulle donne è un argomento purtroppo, purtroppo, troppo attuale. E non è giusto che ogni giorno accadano cose del genere, dobbiamo parlarne sempre di più ed educare tutte le persone. Ho scelto di portare Mary per questo e con me sul palco ci saranno i Gemelli e le Farfalle Olimpiche a completare tutto questo quadro che si creerà sul palco. Con la loro delicatezza e movimenti graziosi, completeranno la performance al meglio. Sono emozionatissimo perché è un progetto veramente figo, la serata cover. Sono emozionatissimo anche per quella, quest’anno sono veramente fragile perché sono emozionato in ogni serata“.

Sei testi su 10 contengono espressioni violente sulle donne. Cosa pensi delle rime di oggi violente dei trapper?

Io ti posso parlare di ciò che faccio io. Cerco non di dare il buon esempio ma di non dare il cattivo. Io cerco di trattare argomenti sensibili, di essere rispettoso nei confronti degli altri, cerco di raccontarmi cercando di essere utile per qualcuno che mi ascolta. Per me questa è la mia missione, è quello che voglio fare. Ognuno poi è libero di fare quello che meglio crede, io la penso così“.

In conferenza stampa Mengoni ha parlato del diritto delle fragilità, la tua l’hai trasformata in un punto di forza?

“Quello sicuramente, talmente tanto che ormai non riesco più a controllarmi. Sul palco, la prima sera quando sono uscito stavo per strozzarmi a metà canzone perché stavo per mettermi piangere dall’emozione che stavo vivendo, sono corso fuori dal palco e sono scoppiato in lacrime. Ormai non mi nascondo più, non ho paura di niente. La grande sfida di questa settimana sarà nel gestire e nel cercare di capire come gestire tutte queste emozioni che percepisco mentre canto la stessa canzone. Non ho più paura di sentirmi fragile e di mostrarmi fragile”.

Sei amatissimo, amato da grandi e piccoli, ti piacerebbe un giorno fare il giudice in un talent?

Io non mi precludo niente e sono sempre libero e ho sempre molta curiosità nello sperimentare. Quindi mai dire mai“.

Intervista video

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