Mission to Mars – Opinioni e recensione del film

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Mission to Mars è un film del 2000 di genere Fantascienza/Avventura diretto da Brian De Palma. Protagonisti della pellicola: Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle, Connie Nielsen, Jerry O’Connell e Kim Delaney. Durata di circa 115 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.

La Trama del film Mission to Mars

Nel 2020 ha luogo la prima missione terrestre sul pianeta Marte guidata dal comandante Luke Graham con un team di tre astronauti. All’arrivo in loco l’equipaggio si scopre una formazione cristallina situata in una zona montuosa della regione di Cydonia. L’elemento è fondamentale in previsione di una futura colonizzazione umana. Dopo aver riportato la notizia alla Stazione Spaziale Internazionale, gli astronauti decidono cosi di investigare maggiormente e iniziano a sentire uno strano rumore che disturba i loro sistemi di comunicazione. Di cosa si tratta?

Quando scannerizzano la struttura un enorme tornado di sabbia si forma davanti ai loro occhi. Solo Graham riesce a scampare indenne al fenomeno che nel frattempo ha rivelato la reale forma della montagna, quella di un volto umanoide.

Il sopravvissuto invia un messaggio di aiuto. In seguito viene organizzata una missione di salvataggio. Della nuova squadra fanno parte: il comandante Woody Blake e sua moglie Terri, il vice Jim McConnell e il tecnico Phil Ohlmyer. Sembrano essere tutti pronti a tutto pur di salvare il collega disperso e comprendere cosa abbia avuto luogo sul suolo marziano.

La recensione del film Mission to Mars

Brian De Palma, pronto a tornare nelle sale italiane nei prossimi giorni con il disconosciuto Domino (2019), realizza agli inizi del nuovo millennio la sua prima, e ad oggi unica, incursione nel cinema di fantascienza con un film incompreso dalla gran parte della critica d’Oltreoceano.

Mission to Mars, al netto di alcuni difetti potenzialmente levigabili in fase di messa in scena, è un’opera visionaria e ricca di spunti di riflessione, capace di unire alle classiche dinamiche di genere diversi spunti di riflessione e atmosfere che rimandano piacevolmente ad una concezione new-age della creazione, con ipotesi sulle origini della vita che trovano alcuni elementi in comune con teorie diffuse in ogni angolo del globo.

Un film che apre alle domande senza dare risposte e per questo ancor più apprezzabile da quello spettatore che non vuole “la pappa pronta” ad ogni costo, ballando tra realismo e fantastico con uno stile raffinato e frizzante ben lontano dalla pomposità di molti blockbuster a tema.

Il lato psicologico e quello spettacolare convivono alla perfezione, il primo grazie soprattutto alle incisive caratterizzazioni dei personaggi e alle solide performance del cast (Tim Robbins, Gary Sinise e Connie Nielsen tra gli altri) e il secondo per via della suggestiva ambientazione aliena che insinua il giusto senso di mistero.

Tra scene a loro modo in aura di cult e un ritmo ben amalgamato, le due ore di visione intrattengono con semplicità, figlia di un’intelligenza filmica ricca di sorprese e di intelligente intrattenimento.

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