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Metis Di Meo, intervista esclusiva alla conduttrice e autrice de “Il nostro capitale umano”

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Metis Di Meo, trentadue anni, ma tantissima carriera alle spalle. La conduttrice e autrice televisiva ha lavorato con i migliori professionisti della televisione, da Gianni Boncompagni a Fabrizio Frizzi fino a Paolo Bonolis. Da qualche settimana, Metis sta conducendo su Rai Due il programma “Il nostro capitale umano“. La Di Meo è impegnata anche con Unomattina con lo spazio denominato “Gran Tour” e dedicato ai viaggi.

Metis Di Meo, intervista esclusiva

La redazione di SuperGuidaTv ha intervista in esclusiva la conduttrice e autrice televisiva Metis Di Meo. Una lunga chiacchierata con una bravissima professionista. Di seguito le sue dichiarazioni:

Partiamo subito da “Il nostro capitale umano”. Sappiamo che è un tuo progetto: ci racconti com’è nata questa idea?

È nata un anno fa quando ho incontrato l’Associazione italiana dell’Agenzia per il Lavoro e mi hanno iniziato a raccontare le storie dei loro lavoratori. Insieme al produttore Michele Romano abbiamo pensato di creare un programma che potesse raccontare un mondo diverso, poco noto, ma sopratutto un servizio per mettere in mostra le tante opportunità che abbiamo a livello regionale, statale e nazionale. Ho cercato storie rappresentative in giro per l’Italia di sfera ed età diversa. È un programma indirizzato a tutti coloro che si devono collocare o ricollocare nella sfera del lavoro.

L’idea è stata subito apprezzata da Carlo Freccero? Come ti sei trovata con lui?

Abbiamo un ottimo rapporto. È stato uno dei miei professori al DAMS, prima di essere il direttore della mia rete. Ho sempre avuto stima di lui. È un professionista del lavoro, ma anche un creativo e un luminare. È una persona che ha il desiderio e la voglia di innovare, ma soprattutto punta sui giovani, cosa che i suoi coetanei non fanno. Apprezza molto le idee e i nuovi progetti. Ha accolto l’idea in maniera positiva, anche perchè ha capito l’importanza del progetto.

Tra le tante storie raccontate ne “Il nostro capitale umano”, c’è una che ti ha colpito particolarmente?

Alcune mi hanno veramente rubato il cuore… Si incontrano percorsi di vita che ti fanno veramente emozionare. Io poi sono molto emotiva. Spesso le scelte lavorative hanno alle spalle situazioni particolari. La settimana scorsa, ad esempio, ho pianto per la storia di Daniela, una ragazza che ha dovuto lasciare la famiglia in Sicilia per andare a cercare lavoro a Bologna. Per una mamma lasciare i propri figli deve essere una cosa troppo dolorosa. È difficile per una donna fare questa scelta, soprattutto in Italia, dove la disoccupazione femminile è la più alta d’Europa.

Nella tua carriera hai collaborato veramente con tanti programmi di successo: qual è l’esperienza che ti è rimasta nel cuore?

Te ne dico un paio. L’esperienza che mi ha cambiato la vita è stata “Domenica In”, perchè è stata la mia prima esperienza e mi sono ritrovata dall’oggi al domani ad intervistare personaggi come Andreotti. Poi ci sono altre esperienze che mi hanno cambiato umanamente e professionalmente perchè ho incontrato persone che mi hanno insegnato il metodo di lavoro come Fabrizio Frizzi o specialmente Milly Carlucci. A Ballando con le Stelle Milly è un generale e ti insegna il rigore e il rispetto. È un’esperienza di vita che ti forma. Ho lavorato inoltre con due maestri di vita come Renzo Arbore e Pippo Baudo. Li ho sempre amati e lavorarci insieme è stato veramente straordinario.

Ritornando per un attimo a “Ballando con le Stelle”, dopo la partecipazione al programma la danza è divenuta una tua passione?

Diciamo di no. Io sono figlia di una ballerina di danza classica e mia mamma ha tentato sin da bambina ad avviarmi alla danza, ma io sono poco disciplinata, non amo le regole. Poi non ho tempo di mantenere degli hobby e se avessi tempo preferirei andare a teatro o al cinema. Non ho mantenuto questa passione e Simone Di Pasquale (il suo partner a Ballando con le Stelle ndr.) sarà sicuramente molto arrabbiato con me.

In passato hai lavorato con due grandi professionisti purtroppo scomparsi, Fabrizio Frizzi e Gianni Boncompagni: che ricordo hai di loro?

La famiglia Frizzi per me è stata molto importante. Io ho studiato l’impostazione della voce con il fratello di Fabrizio, Fabio. Lui è un bravissimo compositore e mi ha aiutato molto con la voce. È riuscito a fare un miracolo, dato che mi avevano detto che non avrei più potuto parlare per problemi alle corde vocali. Ho capito che la famiglia Frizzi era caratterizzata da educazione, garbo e gentilezza.

Fabrizio era una persona che quando lo incontravi era sempre gentile e amorevole. La sua umanità arrivava prima della professionalità. Non potevi non volergli bene. Con Gianni Boncompagni, invece, è stato un viaggio molto particolare. Per arrivare a lavorare con Gianni ho fatto circa 12 provini con migliaia di ragazze. Quei provini mi hanno fatto capire quanto fosse geniale Gianni. Vederlo creare idee così irriverenti e trasgressive mi ha conquistata totalmente.

Una domanda all’autrice, piuttosto che alla conduttrice, in questo momento, oltre a “Il nostro capitale umano”, hai qualche altra idea da proporre alle reti televisive?

Ho le cartelle piene di format. Ne scrivo uno al giorno. Ho tante idee, soprattutto per i ragazzi, perchè penso che non vengano presi in considerazione. Penso che meritino qualcuno che gli racconti la realtà adatta a loro e soprattutto con il loro linguaggio. Sono una persona che ama raccontare modelli positivi e non amo soffermarmi sul dolore. Mi piacciono i viaggi, lo sport, l’enogastronomia, la didattica. Mi piace raccontare la parte bella dell’Italia. Adesso, ad esempio, sto lavorando per Rai 3 e sto preparando alcuni documentari per raccontare come è cambiata l’Europa. Lavoro sempre ad Unomattina, dove mi occupo di viaggi ed ho uno spazio che si chiama Gran Tour.

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