Mediaset Premium: Adriano Galliani nuovo presidente della pay tv. Scelta strategica

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Nuova vita e nuova carica ai vertici per il 73enne Adriano Galliani. È giunta per l’ex dirigente rossonero la carica di Presidente di Mediaset Premum, la pay tv della famiglia Berlusconi.

Adriano Galliani, sangue rossonero

Torna dunque a ricoprire una poltrona importante Galliani, dopo ben 31 anni di Milan. Il dirigente è stato infatti amministratore delegato del Milan dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017, quando al club sono sopraggiunti i cinesi.

In seguito alla cessione della società rossonera alla Rossoneri Sport Investimenti Lux, società che fa capo all’imprenditore cinese Li Yonghong, Galliani lascia la dirigenza della squadra. E di conseguenza viene nominato presidente delle società immobiliari del gruppo Fininvest.

Galliani è rossonero da sempre, il Milan lui ce l’ha nel sangue. Chi non ricorda le sue facce, le sue espressioni o le sue esultanze durante gli incontri del Milan? Per non parlare delle coppe vinte dal Milan o dei suoi alterchi con gli arbitri legati a rigori negati al Milan o espulsioni. Con la squadra rossonera è riuscito a vincere ben 29 trofei.

Una volta lasciata quella che in tuti i sensi era la sua vita, Galliani però ha faticato non poco a metabolizzare l’assenza dell’adrenalina che solo il calcio può garantire.

Non mi manca il Milan: all’assenza di un pallone che rotola non mi sono ancora abituato”, aveva detto durante una recente intervista in cui gli si prospettava un futuro da senatore in Forza Italia.

“Alla mia età accetto solo soluzioni che mi eccitino”, aveva poi aggiunto Galliani. Ed ecco poi arrivare la nomina da Presidente di Mediaset Premium. Forse non sarà come assistere ad un derby, ma ci si può accontentare.

La strategica nomina di Adriano Galliani 

Mediaset ha dunque deciso di puntare su un uomo del calibro di Adriano Galliani, forte della sua esperienza lavorativa e della sua conoscenza del mondo del calcio. Galliani inoltre è Vice Presidente della Lega di Serie A, fattore non trascurabile nella nomina.

Come si può leggere nella nota diffusa da Mediaset a margine della nomina, Galliani è stato scelto principalmente per essere il punto di forza nella trattativa per l’acquisizione dei diritti di trasmissione della serie A, nel triennio 2018-2021.

Alla vigilia dei nuovi bandi d’asta d’autunno per i diritti tv della Serie A 2018 – 2021, la presenza ai vertici Premium di una figura di grande esperienza nel mondo dello sport e dei diritti tv assicura alla società autorevolezza di standard assoluto

Anche il vice Presidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, ha espresso soddisfazione per l’arrivo di Galliani.

Sono contento che Adriano abbia accettato la nostra proposta di unirsi a Premium: un rafforzamento importante in vista della prossime scadenze legate ai diritti tv dellla Serie A 

Si è così definito l’assetto definitivo di vertice di Mediaset Premium, aggiungendo la recente nomina ad Amministratore Delegato di Marco Leonardi, e destinato a guidare la società nelle prossime stagioni e ad avviare il processo di digital transformation.

La nascita di una nuova pay tv, Canale+

Nella gara per l’acquisizione dei prossimi diritti tv, Galliani potrebbe fronteggiare bene i rivali di Sky. Lo stesso potrebbe accadere nello scontro con la Vivendi, la media company francese di Vincent Bolloré, proprietaria di Canal+ e di una quota d maggioranza del 23,94% in Tim.

La Vivendi avrebbe nel suo obbiettivo la creazione di un nuovo canale simile a Netflix e da contrapporgli, con lo scopo di acquistare diritti televisivi e produrre film e serie originali da trasmettere su un nuovo canale televisivo, Canale+ appunto.

Oltre a trasmettere film e fiction, potrebbe anche occuparsi di calcio e di conseguenza entrare in gioco per l’acquisizione dei diritti tv. Nuovo rivale in vista per Sky e Mediaset, forse.

Galliani è uomo dalle spalle larghe, in grado di far fronte alle contrarietà senza spaventarsi. Di questo Mediaset ne è ben consapevole, per questo l’ha scelto. Anche da dirigente televisivo continuerà a metterci la stessa grinta che aveva quando sedeva sulle poltrone della tribune rossonere.

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