Mad Max: Fury Road – Opinioni e recensione del film

film Mad Max

Mad Max: Fury Road è un film del 2015 di genere Avventura/Azione diretto da George Miller, con protagonisti Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keays-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Zoë Kravitz. Il film ha una durata di circa 120 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film Mad Max: Fury Road

In seguito ad una crisi energetica, il mondo come lo conosciamo non esiste più: la maggior parte della superficie è diventata un deserto senza fine e la civiltà è collassata. Max Rockatansky, un sopravvissuto che ha perso la famiglia durante il collasso globale, vaga solitario in queste terre desolate a bordo della sua V8 Interceptor.

Il protagonista viene catturato dai figli della guerra, una setta di giovani soldati al comando di Immortan Joe, uno spietato signore della guerra che controlla una vasta zona tramite le copiose riserve d’acqua in suo possesso (fondamentali in un contesto così arido), e condotto nella Cittadella del tiranno.

Il prigioniero sarà utilizzato come donatore di sangue per i giovani guerrieri, tra i quali vi è il malato Nux. Nel frattempo Furiosa, una dei luogotenenti di Joe, viene inviata con un’autocisterna blindata a raccogliere gasolio e munizioni nelle terre selvagge. Ma quando il mezzo non segue la rotta prestabilita, il villain comprende come la donna l’abbia tradito e abbia nascosto nel veicolo le sue cinque giovani mogli, nel tentativo di salvarle da una vita di soprusi e schiavitù alla ricerca di un nuovo Eden.

Il tiranno decide allora di guidare il suo intero esercito all’inseguimento, e Max si ritrova suo malgrado coinvolto, venendo issato sulla parte anteriore della macchina di Nux. Sarà solo l’inizio di un’incredibile avventura in cui l’uomo e Furiosa si troveranno ad unire le forze nella lotta contro il mostruoso despota.

La recensione del film Mad Max: Fury Road

A trent’anni esatti dall’uscita dell’ultimo capitolo del franchise, Mad Max oltre la sfera del tuono (1985), la saga post-apocalittica di George Miller si arricchisce di un nuovo capitolo, un vero e proprio reboot dell’iconica trilogia che vedeva protagonista il vendicatore su quattro ruote di Mel Gibson.

Sei premi Oscar (miglior montaggio, sonoro, montaggio sonoro, scenografia e costumi) su dieci nomination per un film che è entrato di diritto nella storia del cinema d’azione, potendo contare nelle sue due ore di visione su un lavoro incredibile da parte degli stuntman, alle prese con evoluzioni incredibili in un contesto letteralmente esplosivo nel pieno del deserto della Namibia. Un impatto spettacolare, scevro da eccessivi artifici digitali, che ha pochi eguali nella scena odierna e passata, un totale godimento estatico per gli amanti del genere.

Mad Max: Fury Road si ammanta di epica in più occasioni nel corso dei travagliati eventi con un paio di sequenze, supportate dalla magnifica colonna sonora, che strappano applausi a scena aperta. Il tutto al netto di una sceneggiatura poco verosimile, che vede i personaggi impegnati in una sorta di giro circolare che li riconduce al punto di partenza, pur non senza tragiche perdite sulla strada.

Particolare l’idea di rendere il Max del titolo una sorta di figura sfuggente e dai dialoghi limitati, spesso restio a fare la cosa giusta ma sempre pronto quando si tratta di menar le mani, e l’interpretazione piacevolmente schizzata di Tom Hardy ben si adatta all’alter-ego. Il cui ruolo da protagonista gli viene spesso sottratto da Charlize Theron, magnetica come non mai nei ruvidi panni di Furiosa, reale centro emotivo dell’intera operazione.

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