La storia della Resistenza vista dal punto di vista di quattro bambini. E’ questa l’originalità della serie Fuochi d’artificio che andrà in onda su Raiuno in prima serata il 15,22 e 25 aprile. Al centro della serie ci sono due fratelli, Marta e Davide che insieme ai loro amici Sara e Marco intraprendono una missione segreta per aiutare i partigiani nascosti tra le montagne mentre il paese è occupato dai nazisti.
“Fuochi d’artificio”, intervista esclusiva a Luca Charles Brucini e Lorenzo Enrico
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Luca Charles Brucini e Lorenzo Enrico che interpretano rispettivamente Davide e Marco. “Nella serie viene raccontato un periodo storico importante con un linguaggio semplice, adatto a tutti, ragazzi in primis. Questo è importante perché di solito i giovani vengono trascurati”, ha dichiarato Lorenzo. Luca Charles Brucini ha invece parlato del suo personaggio: “Quello che mi ha colpito nella serie è il rapporto tra i quattro amici. Fuori dal set ci siamo trovati bene, abbiamo legato tanto, ci scriviamo molto spesso, soprattutto in questo periodo. Ho letto il copione e mi sono documentato sui fatti storici della Seconda Guerra Mondiale anche se studiando a scuola partivo avvantaggiato. Per quanto riguarda il rapporto tra Davide e Marta, mi sono ispirato al legame che ho con le mie sorelle”.
Dalla serie emerge il coraggio, l’ambizione e la tenacia dei quattro giovani desiderosi di liberare l’Italia dal nemico. Chiediamo ad entrambi gli attori se oggi il cambiamento sia ancora nelle mani dei giovani o se invece si abbia più paura. Lorenzo Enrico ha risposto: “Parlo per esperienza personale ma io tendo ad essere disilluso. I giovani spesso vengono trascurati quando invece rappresentano il futuro e dovrebbero avere un ruolo più importante nel nostro Paese. Ho moltissimi compagni di classe che stanno lì, non hanno voglia di imparare e di fare niente”.
“I giovani di oggi a volte intendono in modo errato cosa significhi fare la rivoluzione. Alcune volte la fanno con coraggio ma in modo frettoloso e senza particolare attenzione. Un altro problema delle rivolte di oggi è che si tende a pensare che non ci siano conseguenze mentre invece la conseguenza è una parte fondamentale perché dimostra quanto si sia disposti a fare per lanciare un certo messaggio che si vuole possa arrivare. Spesso noi giovani ci sentiamo imbavagliati, oppressi e non agiamo proprio per paura delle conseguenze”, sono le parole di Luca.
Sull‘importanza che la musica ha nelle loro vite, Luca ha dichiarato: “Ascolto la musica tutti i giorni, anche mentre studio. Credo che la musica unisca le persone come lo fa nella serie”. Gli fa eco Lorenzo: “Con la musica ho un rapporto di amore e odio. Non so suonare strumenti e non so cantare però la ascolto sempre. Senza la musica non esisterebbe l’arte”.