Lino Banfi al Monte Carlo Film Festival: “Farei volentieri Nonno Libero ne I Cesaroni” | Esclusiva

Lino Banfi

Abbiamo intervistato in esclusiva Lino Banfi al Montecarlo Film Festival che si sta svolgendo proprio in questi giorni a Montecarlo. L’amatissimo attore ci ha svelato che per essere presente a questo importante evento ha dovuto rinunciare all’incontro che Papa Leone ha predisposto per il 15 novembre con alcuni attori, ma spera tanto che il Santo Padre gli possa dare una possibilità di un’udienza privata perché ci terrebbe tantissimo ad incontrarlo dopo aver avuto già l’onore di poter conoscere di persona il predecessore, ovvero Papa Francesco. Banfi ha poi aggiunto che ripercorrendo i passi di Suor Costanza, ovvero di Valeria Fabrizi, che da Che dio ci aiuti è passata a Don Matteo, porterebbe il suo nonno Libero tra i Cesaroni pur di dare far tornare il suo amatissimo personaggio in tv.  Per concludere l’attore ha svelato che per il suo lavoro ha un po’ “rinunciato” a godersi la vita.

Lino Banfi intervista esclusiva al Montecarlo Film Festival

Benvenuto al Monte Carlo Film Festival. Come sta vivendo questo momento qui, questa giornata a Monte Carlo?

Bene, adesso non vedo l’ora di vedere Ezio per abbracciarci e per dimostrargli la mia amicizia, la mia simpatia. Lui venne a trovarmi e mi disse: “Io voglio che la gente ti applauda, voglio che tu venga a Monte Carlo, tutti quanti li voglio vedere in piedi. Te lo meriti questo, e te lo voglio annunciare prima, se ti va di venire, vieni a prendere il premio alla carriera. Gli ho risposto: “Ma che scherzi, mi va eccome”.

E’ capitato però che domani sia la stessa giornata, ma non mi ricordavo, che il Papa attuale, Papa Leone, riceva il mondo dello spettacolo. Tutti si sono chiesti: come si fa? E mi sono detto, che devo fare? Tra le due cose, spero che per andare dal Papa avrò un’altra l’occasione. Mi auguro di conoscerlo, forse in un’udienza privata, così da potergli raccontare di Papa Francesco. Al contrario questa cosa di Monte Carlo poi passa, passa un altro anno e io non lo so se i tempi supplementari ci sono ancora per me o no. Adesso, ogni cosa, è tutto un carpe diem, anzi invece che carpe diem, qui è un carpe Festival. 

Cosa direbbe a quel Lino Banfi che tanti anni fa fece il primo provino, se avesse la possibilità di dirgli qualcosa oggi?

I provini io non li avevo mai fatti, penso forse per la radio ne feci uno con Riccardo Mantoni – Riccardo Mantoni era il fratello di Corrado, il grandissimo Corrado – e faceva il regista, e sentì di questo che faceva l’attore dello spettacolo, giovane, che cantava le canzoni di Mina in dialetto di Canossa di Puglia, che sembra una lingua, e fu incuriosito. Disse pertanto: “Fatemelo sentire, portatelo qua”, perché io  all’epoca cantavo, mi ricordo, per far ridere le persone… sembravo turco, e quello lo toccò molto. Mi fecero fare una trasmissione presentata da Corrado che era una specie di Corrida, agli inizi, quando nacque l’idea, perché scrivevano insieme, Riccardo e Corrado.

Si ma cosa direbbe a quel Lino Banfi che poi ce l’ha fatta? Cosa gli direbbe oggi?

Oggi gli direi che l’hai fatta di strada, però non hai avuto il tempo di costruirti qualcosa per te, hai fatto solo di corsa le cose per gli altri. Una cosa che mi diceva spesso Lucia, mia moglie, diceva: “Però quante cose che hai fatto, quante cose che stai facendo, ma per noi non c’è mai spazio”.

Sognavamo di fare una crociera, poi sempre abbiamo detto ma non sappiamo nuotare nessuno dei due, che facciamo a fare questa cosa, qualcuno mi diceva ma non è obbligatorio che tu se fai una crociera ti devi fare ogni giorno che ti devi tuffare in acqua, stai in una piscinetta di dentro, abbiamo giocato sempre su questa cosa. Ecco, questo è: mi direi prenditi un po’ di tempo per te, però è più forte di me, quando c’è da fare una cosa per gli altri la faccio volentieri, è poi c’è la mania di esibirsi, c’è è poco da fare.

Lei poco tempo fa ha detto che Un medico in famiglia non torna più. Che ne pensa della possibilità che Nonno Libero entri in un’altra fiction tipo i Cesaroni come ospite speciale nella famiglia di Claudio Amendola, visto che comunque la casa di produzione è la stessa? Le piacerebbe? 

Ma come no, non ci avevamo mai pensato, mi sa che era Verdiana Bixio, la stessa produttrice. No può capitare, è capitato a noi, in Un medico in famiglia è venuto Al bano e faceva Al bano, ci sono tanti personaggi dello spettacolo che hanno lavorato con noi. Lo farei volentieri, fai tu.

In merito al film con Pio e Amedeo, c’è una cosa che l’ha divertita molto?

Quando io volevo fare qualche esempio e dicevo: “Sentite ho pensato, quando io facevo teatro, avan spettacolo  …”  e loro cominciavano a guardarsi, in imbarazzo, magari pensando magari: “Se questo ci dice che vuol dire una battuta e noi diciamo che non c’entra niente qua ci rimane male”. Io capivo tutta questa cosa e allora dicevo: “Beh non mi ricordo più ” e facevo la faccia dell’ebete, allora capivano che io l’avevo capito.

Il video con l’intervista integrale

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