Ligabue ripercorre la sua carriera nella docu-serie “E’ andata così”: “Concerti live? Spero si torni presto alla normalità ma serve cautela”

ligabue al seat music awards

Il rocker di Correggio festeggia un traguardo importante. Per l’occasione, Luciano Ligabue, si è dedicato anima e corpo ad una docu-serie incentrata sulla sua carriera. Dal 12 ottobre sarà disponibile su Raiplay “Ligabue – E’ andata così”, un biopic di 7 capitoli in cui l’artista ha ripercorso le tappe più importanti della sua vita dialogando con Stefano Accorsi tra aneddoti, retroscena e curiosità.

Ligabue parla in Conferenza Stampa

Ieri si è svolta in streaming la conferenza stampa di presentazione. Stefano Accorsi ha voluto essere presente con un videosaluto: “Abbiamo raccolto più di cinque ore di materiale ed è un viaggio ambizioso perché racconta un viaggio così importante anche attraverso i momenti meno semplici. Ci siamo divertiti a farlo, ridere insieme e affrontare anche le zona d’ombra racconta bene chi è Luciano. È un racconto diretto che si sviluppa non all’interno di una canzone. Con Luciano si ride e si parla di un sacco di cose, non ci si annoia, dietro un suo punto di vista c’è sempre un pensiero ed è raro oltre che prezioso”.

Luciano Ligabue ha definito questo progetto come grande, imponente e ha aggiunto: “Il progetto all’inizio è stato intrigante ma era difficile capirne la forma perché era il come raccontare la mia storia che avrebbe fatto la differenza. Poi sai che il 7 è un numero importante”.

Non è mai facile raccontare l’uomo oltre l’artista ma in questo progetto, Luciano si è messo a nudo raccontando non solo dei suoi successi ma anche delle sue sconfitte. E’ stato lui stesso oggi a raccontare di aver avuto tre diversi crisi professionali: “La prima è quella del terzo album, Sopravvissuti e Sopravviventi, che sembrava avere fatto sparire il pubblico. La seconda è datata a fine anni Novanta e riguarda la gestione della popolarità che ho risolto in Miss Mondo dove ho parlato delle parti oscure del successo e la gente non le vuole sentire perché il successo è il nirvana occidentale. In quel momento pensai di ritirarmi. Poi in Made in Italy per un concept album che diventa un film e mi sono trovato a impersonare un’altra persona, Rico, è poi ho perso la voce per un polipo alle corde vocali con la sensazione che non sarebbe stata di prima: è passato ma quando ci passi in mezzo è dura”.

Sullo sfondo la provincia emiliana a cui Ligabue è sempre stato profondamente legato: “E’ una delle cose per cui sono identificabile: ho sempre vissuto lì e non me ne sono mai voluto andare”. Luciano ha ammesso che poche cose negli anni non sono cambiate e che la sua stella polare rimangono i concerti: “Se si guarda cosa ho combinato nei 30 anni precidi ho fatto un mucchio di cose, significa che sono sempre andato avanti a testa bassa. Il Covid mi ha permesso, non potendo guardare avanti, di guardare indietro, muovendo anche parecchia nostalgia e tenerezza”.

A tal proposito, noi di SuperGuida TV abbiamo chiesto a Luciano Ligabue quale sia il suo pensiero in merito all’ultimo decreto Capienze. Lui ha risposto: “Sono contento di avere sentito che siamo stati virtuosi nella gestione della pandemia, poi che il mio settore è stato colpito è vero, una categoria intera di lavoratori è stata messa in ginocchio. Io friggo in attesa della mia festa nel 2022, spero si torni alla normalità ma serve la giusta cautela. Sono tossico di live e mai sono stato fermo due anni”.

Luciano Ligabue ha conosciuto il successo molto tardi e qualcuno gli chiede se nella vita avesse pensato ad un piano B. Lui risponde: “Con i se non si fa nulla, credo forse che avrei cambiato molti lavori perché la mia vita antecedente a quella musicale mi ha fatto cambiare spesso. Chissà se li avrei trovati in questo periodo”.

Ligabue è uno degli otto artisti che non si sono sono mai esibiti in gara al Festival di Sanremo. A domanda diretta su un suo coinvolgimento nella prossima edizione, lui confessa: “No, non credo di presentarmi in gara a Sanremo 2022”.

Ospiti delle prime tre puntate saranno Max Cottafavi, Mauro Coruzzi, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gino e Michele, Marco Ligabue, Linus, Claudio Maioli, Nicoletta Mantovani, Giovanni Marani, Robby Pellati, Federico Poggipollini, Mel Previte, Camila Raznovich, Massimo Recalcati, Rigo Righetti, Gerry Scotti, Walter Veltroni.

Inoltre il prossimo16 ottobre, Ligabue presenterà alla Festa del Cinema di Romail corto di “Sogni di rock’n’roll”, insieme a Fabrizio Moro che lo ha diretto, prodotto da Daimon Film per Imaginaction.

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