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LEGO Batman – Il film – Opinioni e recensione del film

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LEGO Batman – Il film è un film del 2017 di genere Animazione/Azione, diretto da Chris McKay, con protagonisti Will Arnett, Zach Galifianakis, Michael Cera, Rosario Dawson, Ralph Fiennes. Il film ha una durata di circa 104 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film

Nell’Universo LEGO, Batman continua a proteggere Gotham City e a combattere il crimine, con l’arcinemico Joker naturalmente in cima alla lista delle minacce da eliminare. In quest’occasione la nemesi, intenzionata come sempre a sconquassare l’ordine pubblico, viene urtata nel profondo dall’Uomo Pipistrello, il quale gli ha dichiarato che la sua presenza da eterna spina nel fianco non è importante per la sua missione di giustiziere.

Il villain, ferito nel profondo, organizza allora un folle piano per farla pagare per sempre al Cavaliere Oscuro e il giorno successivo, mentre questi è nelle vesti borghesi di Bruce Wayne al galà organizzato per il pensionamento del commissario Gordon e relativa nomina della figlia Barbara quale nuovo capo della polizia, irrompe al party in compagnia degli altri supercattivi della città che finiscono per arrendersi in massa alle forze di sicurezza.

Batman capisce che Joker sta in realtà architettando qualcosa all’interno dell’Arkham Asylum e pensa che l’unica soluzione per fermarlo sul nascere sia quella di rubare il proiettore della Zona Fantasma, conservato nel covo di Superman, e spedire successivamente col suddetto gingillo il genio del male nella prigione spaziale. Ma il protagonista, che nel frattempo ha adottato un orfanello che è diventato in un battibaleno il suo fedele compagno di avventure Robin, è ignaro di aver fatto proprio quello che Joker desiderava e Gotham City si troverà ad affrontare un grande pericolo.

La recensione del Film

Il mondo dei LEGO ha saputo evolversi e arrivare anche alle odierne generazioni, trovando prima in forma videoludica e poi in quella cinematografica modi sempre freschi e originali per attirare nuove orde di appassionati. Nel 2014 ebbe luogo l’incursione apripista sul grande schermo, firmata dal duo Phil Lord – Christopher Miller, ossia The LEGO Movie, in seguito alla quale, dopo il grande successo sia di pubblico che di critica, è partita la messa in cantiere di sequel e spin-off. Il primo di questi ultimi è proprio LEGO Batman – Il film, incentrato sull’Uomo Pipistrello già co-protagonista del film collettivo.

Così come per l’opera raccoglitrice ci troviamo davanti ad un’operazione folle e ricca di idee e citazioni sparate ad un ritmo frenetico nel corso dell’ora e quaranta di visione (da Il signore degli anelli ad Harry Potter, dalla versione televisiva di Batman degli anni ’60 a King Kong, dalle produzioni catodiche Lifetime ai rivali Marvel, solo per citarne alcune), con i primi quindici minuti che mettono già in chiaro il mood frenetico che caratterizzerà l’intera durata.

Il voice-over che anticipa i titoli di testa, con Batman che commenta l’arrivo dei loghi della Warner Bros., e l’immediatamente successivo spettacolo pirotecnico in cui il supereroe si trova ad affrontare decine e decine di villain sono un omaggio estasiante all’universo nerd, tra gag e battute che ripescano luoghi comuni o opere cult entrate nell’immaginario comune non solo cinefilo.

Bruce Wayne (doppiato nella versione originale da Will Arnett e in quella nostrana da Claudio Santamaria, già voce della trilogia nolaniana) si scatena con la musica rap e metal e si commuove davanti alle commedie romantiche ma, nel corso sempre più tumultuoso degli eventi, dovrà fare affidamento su inediti partner per affrontare il suo più grande nemico, ossia la solitudine.

Questo risvolto di trama, semplice ma efficace, sorregge le fila di una sceneggiatura che si basa su un irrefrenabile accumulo di personaggi e location, tutte ottimamente gestite dal cubettoso e colorato impianto grafico, con un’animazione che regala momenti di vero e proprio spettacolo ludico e si rivela la perfetta sublimazione visiva di un racconto ricco di ironia (a prova di grandi e piccini) e di un’epica sotterranea ammantata di ingenuo quanto accattivante fascino.

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