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Le regole della casa del sidro: ecco qual è l’ispirazione del film

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Le regole della casa del sidro, pellicola di Lasse Hallstrom (lo stesso di Chocolat e Buon compleanno, Mr. Grape!) è un film che affronta temi delicati e complessi (in modo un po’ superficiale secondo una certa parte della critica) in una cornice tutto sommato godibile (anche se a volte prevedibile) fatta di bei paesaggi e storie buoniste. Il protagonista è un ragazzo che attraverso il viaggio e la scoperta conosce davvero se stesso, prima perdendosi e infine ritrovandosi (condizione comune a tutti gli esseri umani). Ecco qualche informazione sul film e, principalmente, su qual è la fonte che ne ha ispirato la realizzazione.

Le regole della casa del sidro: la trama e il cast

Maine, USA, fra gli anni ’30 e ’40. Il giovane infermiere Homer cresce nell’orfanotrofio fondato dal dottor Wilbur Larch, un ginecologo che, nella clinica adiacente, pratica clandestinamente aborti. Il medico si affeziona molto al ragazzo, gli insegna il mestiere e si augura che, un giorno, sia proprio lui a prendere il suo posto. Ma Homer, pur volendo bene all’uomo che lo ha praticamente adottato, ha un’altra visione della vita rispetto a lui, inoltre quell’ambiente gli va stretto e desidera andarsene per conoscere il mondo e fare nuove esperienze. L’occasione arriva quando alla clinica si presenta una coppia benestante, Wally e Candy.

Homer decide di andarsene insieme a loro e di lavorare nell’azienda di famiglia del padre di Wally, proprietario di un meleto nel quale si raccolgono mele per produrre sidro. Va così ad abitare nella “casa del sidro“, quella in cui alloggiano i raccoglitori, dove sulla porta sono affisse le regole di comportamento da seguire.

La decisione, nel bene e nel male, gli apre nuovi orizzonti. Lontano dal microcosmo nel quale è si è formato e dalla sicurezza che esso, comunque, gli garantiva, Homer conosce delusioni, gioie, qualche violenza e l’amore. Si rende conto quindi, di cosa siano davvero la vita e il mondo.

Nel frattempo si innamora della bellissima Candy, sola per via della partenza del fidanzato pilota. Ulteriori vicissitudini e qualche ingerenza del destino, aiutano Homer a comprendere che la sua vera vocazione è quella di fare il medico. Alla fine torna quindi all’orfanotrofio e decide di prendere il posto di Larch, che nel frattempo è morto, nella clinica.

Per quanto riguarda il cast, i ruoli dei protagonisti hanno il volto e il talento di Michael Caine (dottor Wilbur Larch), Charlize Theron (Candy Kendall) e Tobey Maguire (Homer Wells). Paul Rudd è Wally Worthington, mentre Jane Alexander è l’infermiera Edna.

Il romanzo da cui è tratto il film

Le regole della casa del sidro è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo dello scrittore statunitense John Irving, che ne ha curato anche la sceneggiatura. La storia narrata è semi autobiografica sebbene il film, rispetto al romanzo, risulti epurato dei passaggi più duri.

Anche se qualcuno ha marchiato Le regole della casa del sidro come una pellicola sull’aborto, che pure è una delle tematiche affrontate, essa spazia, anche se forse non troppo in profondità, nella sfera dei sentimenti umani.

Qual è il senso dell’opera? Innanzitutto che non sempre si può fare ciò che si vuole e che, a volte, per riportare ordine bisogna fare disordine. E poi il viaggio del protagonista, tanto carico di ideali ed aspettative alla partenza, quanto desideroso solo di tornare a casa in seguito, altro non è che un’allegoria della vita stessa. Proprio come accade ad Homer, è solo dopo un lungo vagare che si riesce davvero a trovare se stessi e tornare indietro, spesso, è la sola possibilità che abbiamo per andare avanti.

Infine una curiosità: Le regole della casa del sidro ha ottenuto 7 nomination all’Oscar e si è aggiudicato due statuette. Michael Caine ha vinto come miglior attore non protagonista, John Irving per la migliore sceneggiatura non originale.

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