La verità inventata: la storia vera che ha ispirato il film

La verità inventata

Alle 21.35 di Lunedì 6 Novembre su Rai Tre va in onda, in prima visione tv assoluta, La verità inventata, un film tedesco del 2022 diretto da Michael Herbig.

La pellicola tratta un tema scomodo e controverso, quello di un certo tipo di giornalismo “d’assalto”, che non si preoccupa di creare caos attraverso la diffusione di fake news su problematiche serie ed importanti, in questo caso quella dei migranti. La verità inventata si ispira a fatti realmente accaduti che hanno sollevato un polverone mediatico di vastissima eco in Germania e non solo: vi diciamo quali sono.

La verità inventata: la trama in breve e il cast

Questa, in breve, la trama de La verità inventata.

La rivista tedesca Chronik incarica il giovane e rampante giornalista Lars Bogenius di realizzare un reportage sui migranti messicani che cercano di varcare il confine con gli Stati Uniti. Bogenius, a lavoro terminato, invia i risultati della ricerca alla redazione, ma un collega, Juan Romero, si accorge che qualcosa non quadra.

Gli interpreti principali del film sono Elyas M’Barek (Romero) e Jonas Nay (borgenius).

La storia vera dietro al film: lo scandalo giornalistico che ha sconvolto la Germania

La verità inventata, come anticipato, si ispira ad un caso esploso in Germania nell’inverno del 2018. All’epoca, il giornalista investigativo Juan Moreno pubblicò un articolo nel quale accusava un collega di aver infarcito di invenzioni romanzesche i suoi reportage più ammirati. L’uomo in questione era Claas Relotius, fino ad allora considerato un genio del giornalismo.

Osannato e premiato con importanti riconoscimenti, Relotius era diventato famoso grazie alle sue inchieste ai limiti dell’incredibile, oltretutto narrate con l’abilità tipica, in genere, degli scrittori di romanzi. Inviato del prestigioso Der Spiegel, nel 2018 Relotius venne affiancato da Moreno per redigere una relazione sui migranti sudamericani ammassati al confine con gli USA.

Quando il giornalista presentò il resoconto di quanto appreso durante la missione, Moreno intuì che qualcosa non tornava e si recò lui stesso sul posto per qualche mese per averne la certezza. Ebbe così la prova che Relotius aveva inventato di sana pianta gran parte dei risultati della ricerca. Quando lo scrisse pubblicamente scoppiò lo scandalo.

Juan Moreno è l’autore del saggio Mille righe di bugie, dove approfondisce il tema, oggi più che mai attuale, della manipolazione della verità da parte degli addetti ai lavori e della facilità con la quale si diffondono le fake news. 

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