La Porta Rossa 2, Lino Guanciale torna nei panni del commissario Cagliostro

la porta rossa

Lino Guanciale torna nel ruolo del commissario Cagliostro nei nuovi episodi della fiction tv La Porta Rossa 2. Al via dal 13 febbraio su Rai 2 per sei serate, la serie firmata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi ci emozionerà come la prima? Siamo sicuri di sì! Ma vediamo di scoprire qualche succulento dettaglio sul protagonista che darà nuovamente vita al personaggio di Leo Cagliostro.

Lino Guanciale nei panni di Leo Cagliostro: quali novità per la seconda stagione?

Nel corso della prima serie abbiamo visto il commissario Leonardo Cagliostro, personaggio dal carattere non semplice, poco incline a seguire le procedure. Impulsivo e verace fa fatica ad accettare che un collega al lavoro lo tradisce, e fin dai primissimi episodi perde la vita. L’originalità della serie è che ad essere protagonista degli avvenimenti sia sul lavoro che nella vita privata è il “fantasma” di Cagliostro.

Quindi, invece di andare nell’aldilà attraversando la porta rossa (di cui il titolo), attraverso un’indagine tutta sua scopre chi l’ha tradito e ucciso e instaura un rapporto d’amicizia con una giovane adolescente che, non lo vede ma sente la sua voce.

Grazie all’aiuto di questa ragazza salverà la vita di sua moglie, il magistrato Anna Mayer, interpretato da Gabriella Pession.

Lino Guanciale dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni

L’attore si è raccontato alle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni e ci ha rivelato dei dettagli divertenti in merito alla sua carriera, al suo cognome, alle sue ambizioni e i progetti futuri. Il tema portante dell’intervista sono “Le porte” per ricondurci al titolo della fiction e alla domanda: “Ricorda la prima porta in faccia presa a un provino?” Guanciale risponde:

In realtà fui io a sbattere la porta al primo casting. Il selezionatore mi disse: “Non sei male, ma cambiati ’sto cognome”. E pensare che ora Alessandra Mastronardi mi chiama Bacon, “guanciale” in inglese. Potrei millantare una parentela con mio “cugino” Kevin. Sa quante porte aperte avrei in America?

Chiusa una porta le si è mai aperto un portone?

Sì, durante la terza stagione di “Che Dio ci aiuti”. Avevo chiesto io agli sceneggiatori di far uscire di scena il personaggio (l’ex avvocato e fascinoso prof Guido Corsi, ndr). Sentivo che si era esaurito un filone della storia, avevo dato già tutto. Ho smesso con il quarto capitolo, per rispetto del pubblico. Ma non avevo contratti, sembrava un salto nel buio. Invece poi sono arrivati altri lavori interessanti.

Lino Guanciale è sicuramente un attore interessante oltre che una persona piacevole. Non ha il divismo di tanti attori ma la timidezza delle persone vere. Infatti confessa:

Non sono “blindato”, ma introverso. Non lo dico per tirarmela, lo dico sul serio: in questo somiglio proprio al commissario Cagliostro.

Crede ai portali del tempo?

Magari! Mi piacerebbe andare nel futuro, fra 100 anni. O nel passato, negli Anni 60, durante l’adolescenza dei miei genitori. Loro, cresciuti in famiglie semplici, mi raccontano che è stato un periodo bellissimo, vissuto con candore.

Qual è stato il suo momento “Sliding doors”?

Come nel film in cui la vita di Gwyneth Paltrow cambia per via delle porte scorrevoli della metropolitana che le si erano chiuse in faccia generando una serie di conseguenze imprevedibili? Confesso che ogni tanto mi chiedo come sarebbe andata a finire la mia vita se, dopo aver passato il test di Medicina all’Università, mi fossi poi anche iscritto a quella facoltà per seguire le orme di mio padre Clelio. Lui è un bell’esempio: faceva l’analista di laboratorio, poi è diventato un medico di famiglia scrupoloso per tanti anni. Adesso è in pensione.

L’attore si dilunga confessando le sue passioni per il cibo soprattutto i dolci e che ormai le sue fans lo sanno e in teatro arrivano con tantissimi dolcetti deliziosi. Poi ci informa anche che è un divoratore di serie tv (si rivede anche ne La Porta Rossa). Le sue preferite sono:

 “Mad men”, “Homeland”, “Black mirror”, “Breaking bad”

Alla fine della seconda serie, Cagliostro varcherà “La porta rossa” o si aprirà una finestra sulla terza stagione?

È complicato. Diciamo che alcune porte si chiuderanno, ma resteranno tanti misteri da esplorare. Inoltre il commissario Cagliostro avrà a che fare con degli altri fantasmi, facendo così tanto rumore da far tremare porte e finestre, altroché! Un tale fracasso che spesso durante le riprese la polizia di Trieste è venuta a bacchettarci sul set..

 

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