“La befana vien di notte II – Le origini”, Monica Bellucci strega con la sua bellezza: “Mostrare le rughe è una forma di libertà”

La befana vien di notte II - Le origini

Dal 30 dicembre esce nelle sale “La befana vien di notte II – Le origini”, prequel della commedia fantasy con Paola Cortellesi e Stefano Fresi di qualche anno fa. Il cast è completamente rinnovato e vede protagonisti Monica Bellucci, Fabio De Luigi e Zoe Massenti. La regia è di Paola Randi, per la sceneggiatura di Nicola Guaglianone e Menotti.

La befana vien di notte II – Le origini, le parole dei protagonisti

La scorsa settimana si è svolta la conferenza stampa di presentazione del film. La regista ha rivelato di essersi divertita a giocare con la fantasia: “Ho sempre cercato di sperimentare nel mio percorso e confrontarmi con una sceneggiatura pazzesca che ti dà possibilità di giocare con la fantasia è veramente l’ideale. Ho un casti di attori e attrici incredibilmente generosi, eravamo innamorati del personaggio della Befana come supereroina italiana. Hanno lavorato col corpo e le inflessioni, dal siciliano al bolognese, è un tratto fondamentale della nostra penisola che permette alla gente di identificarsi con i personaggi. Il cuore della loro poetica come autori è quello di incastonare elementi credibili in un contesto fantastico. Anche il suono è importante. Ho potuto lavorare sulla partitura emotiva delle scene e questo film pieno di azione e magia ne aveva bisogno. Tutti abbiamo un superpotere, che il cinema nutre: la fantasia. Qualunque difficoltà la realtà ti proponga, se hai questo potere non temi nulla. La Befana porta sorrisi ai bambini, porta dolci e carbone, queste sono le sue armi per affermare il bene”.

Il film ruota attorno alla figura iconica della Befana. Tra i vari elementi caratteristici di questa donna manca la rappresentazione della sua vecchiaia. Gli sceneggiatori hanno ammesso di averci pensato: “Avevamo pensato al tema per un finale, ma l’abbiamo accantonata perché si sarebbe altrimenti sovrapposta a tutti gli altri finali che avevamo. Abbiamo deciso di eliminarla perché può essere materiale utile per il futuro”.

Monica Bellucci veste i panni di Dolores, una strega buona che dà insegnamenti alla protagonista: “Una strega così è anche una fata. Una donna che pensa ai ragazzini, che pensa al passaggio, la forza di questo film è il risvolto psicologico di tutti i personaggi. Tutti hanno un perché. Dolores ha perso un figlio, ed è una strega molto umana. Ci sono fantasia e colpi di scena, ma anche tanta umanità. E’ un film che parla anche di complicità tra donne. Dolores è una madre. Anche nel rapporto con le mie figlie sono un po’ amica oltre che madre. E’ un’evoluzione della femminilità e dei rapporti, che permette a noi donne di evolvere in intimità e collaborazione. Così le nostre figlie possono imparare ad essere libere, come Paola Randi. Un mondo nuovo che si affaccia dolcemente ma con sicurezza. Ed è stato terapeutico anche per me. Da bambina la Befana mi faceva anche un po’ paura, così l’ho esorcizzata. Fare l’attrice è una magia essa stessa. Per noi attori e per chi ci guarda. Il cinema fa sognare, ci fa evolvere e addirittura risolvere qualche problema”.

Zoe Massenti, star di Tik Tok, dimostra tutta la sua bravura nel ruolo di Paola: “Recitavo sempre da sola in cameretta, ma per vergogna non mi ero mai espressa. Poi mi sono detta che dato che era un mio sogno era inutile perdere tutto solo per timidezza, ho iniziato a lavorarci ma alle spalle avevo già TikTok e Instagram. E’ arrivata una chiamata da Nicola Guaglianone e sono passata per il classico percorso dei provini”.

Fabio De Luigi è il villain. Nel film, sfoggia dei pettorali da urlo e una chioma folta. Il giusto mix tra Rambo e la Bestia. Fabio commenta così il suo personaggio: “Dall’alto dei miei nove follower su TikTok, non potevo competere, ma so ballare bene. Nel film sfoggio capelli lunghi e addominali ma qui li ho lasciati a casa. E’ un cattivo da favola, resta sempre un film per famiglie, ma ho delle fragilità. Ogni personaggio ha un racconto umano fatto di contraddizioni, paure legate all’aspetto fisico ma anche al punto di vista affettivo. Questo pacchetto di frustrazioni sfocia nella sua cattiveria. Anche per me la Befana era un po’ spaventosa, era l’ultima boa a cui aggrapparsi prima del ritorno a scuola”.

C’è poi chi chiede a Monica Bellucci quale sia il suo rapporto con la bellezza: “La bellezza del mio lavoro è proprio quello di poter continuare nel tempo e i cambiamenti fisici permettono poi di fare ruoli che prima non potevi fare. Mostrare le rughe è una forma di libertà, certo poi ci vogliono i registi giusti per accompagnarti nei passaggi di tempo”, ha rivelato l’attrice.

Monica confessa che tra i vari superpoteri le piacerebbe poter sperimentare quello del volo: “La fantasia ci aiuta a raccontare meglio la realtà. Anche noi attori lavoriamo con la magia e abbiamo la fortuna di toccare un po’ il cielo con un dito, così come il cinema ha la capacità di farci volare”. Gli sceneggiatori hanno escluso per il momento la possibilità di un sequel anche se dicono, “dietro la figura della Befana c’è ancora tanto da raccontare”.

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