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Intervista a Jo Squillo: “Ecco chi mi ha veramente deluso dentro e fuori la casa” | Esclusiva

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Jo Squillo, artista poliedrica del piccolo schermo, “guerriera” quando c’è da combattere per cause importanti, impegnata da sempre nella difesa delle donne e dei diritti delle donne e dei più deboli, un impegno che l’ha portata a ricevere lo scorso 29 novembre 2021, in Campidoglio, il premio “Donne d’amore” per la lotta contro la violenza sulle donne, si racconta senza filtri a noi di SuperGuida Tv dopo la sua esperienza come concorrente al Grande Fratello Vip 6.

Nella lunga intervista rilasciata in esclusiva ci parla della sua esperienza all’interno della casa di Cinecittà, del rapporto con i coinquilini, delle sue battaglie e dei temi importanti portati all’interno del reality di Canale 5, argomenti che molto spesso sono stati liquidati in maniera molto veloce, come qualcuno fa notare sul web. Sicuramente questo sarà dovuto da esigenze televisive o da sensibilità diverse. Jo si racconta senza alcuna riserva, come solo le persone limpide sanno fare, dicendoci anche chi l’ha profondamente delusa dentro e fuori la casa del GFVip.

Jo Squillo, l’intervista esclusiva

Jo che esperienza è stata quella del Grande fratello Vip? Cosa l’ha convinta a partecipare al reality e se l’ha aiutata aver partecipato all’Isola dei Famosi? 

“Ho accettato perché penso che il Grande Fratello è una grandissima macchina, soprattutto per una che è appassionata di televisione come me e che faccio da molti anni. È interessante capire quali sono le dinamiche della televisione, le dinamiche del gioco invece sono un’altra cosa, sono dinamiche molto più di testa rispetto all’Isola dei Famosi. L’Isola è sicuramente più coinvolgente dal punto di vista personale, dell’ambiente, della sopravvivenza, e che ti forma e ti accoglie forse molto di più che non invece la conflittualità e la competizione umana. Da una parte la natura ti accoglie dall’altra l’esperimento umano in qualche modo racconta un modo diverso dalla vita. La competizione per l’Isola è fatta da prove fisiche quotidiane, invece per quanto riguarda il GFVip è una competizione psicologica molto più subdola, ed è legata al meccanismo dell’esclusione strategicamente basato sulle nomination quindi sui rapporti relazionali che poi devono rispettare certe dinamiche di scontro”.

Ha portato al Grande Fratello Vip temi importanti. Quanto è fondamentale che la tv parli di certe tematiche?

“Si cerca di raccontare un po’ il proprio modo di essere donne e uomini. Volevo raccontare e raccontarmi. Soprattutto volevo raccontare ad un pubblico vasto anche altre cose, temi di riflessione per smuovere anche un po’ le coscienze. Ho portato dei temi a me molto cari, ho indossato il niqab, ho fatto lo sciopero della fame proprio per chiedere una non indifferenza per quanto riguarda il caso di Chico Forti, l’italiano che da 22 anni è in prigione ingiustamente. Un caso un po’ dimenticato dalle nostre Istituzioni, nonostante siano stati fatti dei proclami e che a distanza di tempo dell’annuncio del rientro in Italia è ancora in attesa. Ho portato proprio il concetto dei temi umani, dei temi al femminile, ho fatto cantare le ragazze, ho fatto la maglietta bianca per dimostrare come eravamo vicine alle donne afghane. Ho fatto riflettere le nuove generazioni. Abbiamo dimostrato come attraverso la leggerezza si possono affrontare temi importanti. Ho trovato ragazze come Clarissa che si è molto interessata ai temi affrontati”.

Ha anche portato un nuovo modo di vedere l’alimentazione? 

“Con la cucina vegana ho cercato di scardinare quelle abitudini un po’ quotidiane che noi abbiamo. Anche lì ho portato delle nuove pratiche, il chiederci perché tutta questa carne, quando poi ci sono delle alternative molto valide senza poi essere degli integralisti per gli altri. Ho visto che è stato recepito in maniera piacevole. Mi ha stupito molto ad esempio Aldo che erano anni che non mangiava il formaggio e invece abbiamo portato un formaggio con un’attenzione alle sue allergie, qualcosa che non facesse male ad Aldo e che lui ha mangiato. Far capire ecco alle nuove generazioni che comunque c’è un’alternativa nella vita. Io sono molto interessata ai problemi dei celiaci, anche se hanno usato una mia frase in modo scorretto sull’argomento”.

Alcune sue affermazioni hanno fatto molto clamore, ad esempio quella sul consumo dei latticini o quella riferita ai celiaci. Alcuni siti web hanno parlato molto di queste affermazioni, che forse sono state travisate. Vuole spiegare meglio? 

“Sì, la frase è stata estrapolata da un discorso più ampio. Io avevo detto che “è difficile vivere con i celiaci tanto quanto è difficile vivere con me che sono vegana”, così la frase assume un significato diverso. Io ho una delle mie migliori amiche che è celiaca e comunque quando andiamo nei ristoranti chiediamo sempre di aver una certa attenzione. Ovvio che c’è una differenza tra vegani e celiaci: una è una scelta l’altra no, ma comunque ci deve essere il pieno rispetto per entrambe. Per esempio io non mangio l’uovo perché mi provoca dei dolori forti. Io sono molto rigorosa su determinate cose”.

“Quello che dico è questo: ho cambiato la mia vita 35 anni fa quando ho smesso di mangiare latticini. Soffrivo di grandi mal di testa, di infiammazioni, avevo problemi anche gravi dal punto di vista della vita quotidiana. All’interno dei latticini c’è una sostanza infiammante e questa sostanza non è adatta all’essere umano. Il latte provoca delle infiammazioni e quindi porto la mia esperienza che non mangiando latticini mi sono salvata la vita e non ho più mal di testa. Credo che dovremmo consumarne sicuramente meno Latticini. Io non impongo nulla a nessuno, questa è la mia filosofia, mi sono trovata bene. Penso che sia un prodotto destinato ai vitelli e non all’essere umano”.

Chi all’interno della casa l’ha sorpresa maggiormente e chi invece l’ha delusa? 

“Mi hanno sorpreso le ragazze. Ho avuto una conferma ed è Carmen, però mi ha sorpreso maggiormente Clarissa e le sue sorelle, sono state molto positive. Anche con Jessica ho avuto un bel rapporto, ci siamo trovate nella meditazione, abbiamo cucinato insieme. Chi mi ha deluso invece è sicuramente Alex Belli. Con me ha perso totalmente la faccia e la fiducia. Guardarmi negli occhi, e alla mia domanda “mi hai votato?” ha risposto “No, non avrei assolutamente nessun problema a dirtelo”. Lui mi diceva sempre “sorella sorella sorella”, era un fratello per me. Poteva benissimo dire, come mi hanno detto altri “preferisco non dirlo”. È un mentitore ai miei occhi è un traditore. Ho preferito Davide, sempre molto onesto che ha detto “io non dico chi ho votato”. Alex diceva che “cercava di sfuggire alla mia domanda e di non dare risposta” invece non è così, lui anche lì ha mentito, perché io ho chiesto tre volte e tutte le volte mi ha detto che non mi aveva votato. Lui non è più credibile ai miei occhi”.

“Con Carmen invece ho instaurato un bellissimo rapporto è una donna intelligente accogliente, certe volte non sapevamo chi nominare e io e lei ci dicevamo nominiamoci tra di noi. Io la conoscevo già, non eravamo amiche, abbiamo però tante storie che ci accomunano, abbiamo gli stessi desideri di maternità, non ti posso dire che eravamo amiche ma ci conoscevamo, ci incontravamo alle manifestazioni. Oggi con Carmen ho un rapporto che si è rafforzato. Anche con le principesse ho un bel rapporto, loro sono straordinarie, hanno preso molto da me. Sono contenta mi hanno seguito molto. Molto spesso mi sono anche oscurata, trascurata molto perché volevo apprendere dagli altri”.

Cosa pensa del triangolo Alex – Soleil – Delia? Amicizia o amore tra Alex e Soleil? 

“Guarda io credo che sia tutto molto romanzato, io ho perso veramente la fiducia. Non credo che ci sia un burattinaio dietro, ma tutti e tre sono assolutamente loro a decidere il racconto. Voi non potete immaginare che esperimento umano è essere dentro quella casa e non avere nient’altro che parlare con le persone. Io ho cercato di portare lì un po’ di riflessioni intelligenti un po’ meno banali piuttosto che giocare a carte ho fatto in modo di raccontarci. Mi è piaciuto ascoltare gli altri, e certe volte ho trovato chi invece aveva tanta voglia di protagonismo. Io la mia luce riflessa di artista la voglio proiettare su chi ha meno luce, meno voce, e quindi su cause sulle quali noi dobbiamo riflettere maggiormente per il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Ho cercato di lasciar andare i combattimenti verbali, lasciar andare molte cose, come nello scontro con Katia”.

C’è una storia in particolare che l’ha colpita maggiormente all’interno della casa?

“La storia delle tre sorelle, quella Francesca o quella di Lulù. Ragazze così giovani, affermate nella società ma che hanno avuto delle storie di violenza da parte di uomini. ragazze che sono state molestate e picchiate e che hanno detto basta a quelle violenze. Poi la storia di Manuel ad esempio, che trovo sia una delle persone più buone all’interno della casa, una persona tenera, pura, che ha raccontato, e non negando, la sua grande sofferenza umana. Ecco queste storie hanno colpito molto la mia incredulità di vedere dei ragazzi così giovani, così affermati nella società, eppure così in preda di uomini così vigliacchi. Sono storie che mi hanno fatto riflettere moltissimo, come la storia di Samy, un ragazzo che arriva sul barcone, un riscatto sociale, un ragazzo che vede il mare per la prima volta e non sa che cos’è”.

Ha avuto una dura discussione con Katia Ricciarelli, pensa che si sia risolta la questione o non vi sentirete più?

“Devo dire che ho provato un sentimento profondo, come se fosse stata una mia zia. Ci sono stati dei momenti belli ma anche l’infinita delusione, perché da una donna in qualche modo unica non mi aspettavo un atteggiamento del genere, una rabbia, un rancore un risentimento così acido. L’ha avuto prima nei confronti di Carmen poi nei miei. Nelle donne forse trova la competizione che in qualche modo la indirizza spesso sull’essere primadonna. Per me non c’era alcuna competizione tra di noi. Possiamo litigare per un pezzo di cioccolato, per qualsiasi cosa, ma non così profondamente irrispettosa verso la carriera degli altri, ha sbeffeggiando la mia canzone che da trent’anni è un simbolo di tre generazioni, rappresenta un inno all’essere femminile e lei è stata molto irrispettosa. Lei è la più tutelata nella casa, abbiamo avuto un’attenzione maggiore nei suoi confronti. Lei non ha rispettato noi che comunque eravamo anche grandi d’età. Ha cercato una relazione con le ragazze giovani, alle quali ha regalato delle cose per conquistare la loro simpatia. Ha invece dato per scontato l’intelligenza delle più grandi, quindi prima con Carmen, poi con me, poi l’ha fatto con Miriana. Ha visto in noi delle rivali”.

“Sapevo che lei aveva dei problemi con il cibo, che doveva mangiare prima e noi rispettavamo questa cosa. La curavamo molto, la coccolavamo, abbiamo avuto per lei un’attenzione in tutti modi possibili, lei non ha contraccambiato niente. Devo dire che poi anche in modo contraddittorio, ad un certo punto quando aveva dei momenti di particolare attenzione mi diceva: “guarda in quel momento avrei voluto baciarti” e allora io mi domando perché non l’hai fatto? – Mi è dispiaciuto molto perché poi somigliava molto a mio padre, ha gli occhi di mia madre. Per me è una persona che comunque è una grande, che poteva far grandi anche noi: la grandezza di una donna e la grandezza di tutti”.

Cosa pensa dei nuovi ingressi: Maria Monsè e Patrizia Pellegrino, chi di loro porterà maggiore scompiglio?

“Guarda posso dire poco perché non le conosco. Quello che però voglio dire è che Katia è stata per l’ennesima volta salvata da una votazione dove era palesemente svantaggiata. Poi hanno cambiato la regola pur di tenerla dentro”.

Cosa ci dice delle due opinioniste Adriana Volpe e Sonia Bruganelli? Sanno ricoprire bene il loro ruolo? A lei chi le piace di più? 

“No, sinceramente non sanno ricoprire il loro ruolo. Me le aspettavo più leali con il gioco e guarda hanno sempre salvato quelli che non dovevano essere salvati rendendo immuni coloro che noi dentro la casa avremmo voluto tutti votare. Hanno sempre indirizzato un po’ il gioco là dove c’erano degli interessi. Questi cambi poi di atteggiamento, delle scuse così immotivate. Non mi sono particolarmente piaciute un po’ entrambe in generale. Questo gioco è stato pilotato in modo non vero, non autentico, soprattutto sentendo anche gli umori della casa. Su diverse tematiche importanti le ho trovate fuorvianti e non comprensive della profondità della questione”.

C’è il prolungamento del GFVip fino a marzo, se fosse ancora in gara, sarebbe rimasta dentro anche a Natale? 

“Ma non so, avrei lasciato forse il gioco. Non saprei al momento darti una risposta, posso dirti che comunque io sono una che accetta sempre le cose per come vanno. Qualsiasi cosa sarebbe successa sono grata alla vita. Certe dinamiche hanno sicuramente impedito che io avessi potuto esprimermi meglio come artista”.

Chi vince secondo lei e per chi fa il tifo? 

“Faccio il tifo per Manuel però non sono sicura che lui riesca a rimanere perché è un puro. Con lui ho avuto un bel rapporto, gli sono molto grata, mi ha fatto apprezzare molto la sua delicatezza, la sua semplicità, la sua essenza di uomo straordinario”.

Sabrina Salerno è a “Ballando con le stelle”, farebbe quel tipo di esperienza? Oppure partecipare a un programma come Tale e Quale show? A Pomeriggio 5 si è parlato di un suo problema di salute e del fatto che non potrà ballare e correre.  

“Sì, devo dire che mi piace molto quel tipo di programma, racconta di più dell’artista. Sono fiera e orgogliosa che Sabrina stia facendo “Ballando con le stelle”, sapevo che era una persona di talento, faccio il tifo per lei e lei anche a fatto il tifo per me. Mi piace molto questa cosa che rimaniamo comunque sempre molto legate. Quindi si, mi piacerebbe molto fare un’esperienza come quella, forse nel futuro”.

Le piacerebbe fare il giudice in un talent? Magari a The Voice Senior o XFactor? Le è mai arrivata una proposta del genere?

“Non mi hanno mai proposto di fare il giudice di un talent, però mi piacerebbe moltissimo perché di musica me ne intendo e perché voglio essere dalla parte dei giovani. Io sono stata una delle prime in Italia a creare un talent, si chiamava “Scorribanda”. Abbiamo dato la possibilità a dei giovani di fare dischi, concerti in Lombardia, a Milano e zone limitrofe, e ti cito dei gruppi come i Timoria da dove è poi uscito Francesco Renga, poi Morgan con il suo gruppo i Bluvertigo, ma anche tantissimi altri gruppi che ancora oggi raccontano la musica rock. Erano gli anni 80/90, oggi ci sono i grandi show, noi lo facemmo con altre possibilità di racconto, però è stato determinante. Mi farebbe piacere produrre un disco delle sorelle Selassié”.

Il 29 novembre è stata premiata in Campidoglio per la lotta contro la violenza sulle donne, per il premio “Donne d’amore”. Un parere sulla frase sull’aborto di Alfonso Signorini? 

“Beh il riconoscimento non è a me, va a tutti quelli che fanno volontariato e che agiscono in prima linea. È importante perché anche le nuove generazioni devono avere questa voglia di impegnarsi in prima persona nelle battaglie in ogni luogo, in ogni dove, in ogni momento. Io al Grande Fratello ho fatto questo, anche se mi dicevano che questo non era lo spazio giusto per trattare certi temi, invece no, ogni spazio è giusto per trattare questi temi. È importante che i riflettori raccolgano le testimonianze soprattutto del cambiamento di cultura. Far capire quanto dolore c’è dietro delle situazioni, come ad esempio il fatto di quel tifoso che tocca il sedere alla giornalista, ecco quelle non sono delle bravate sono delle cose irrispettose”.

“Da anni combatto per aiutare delle donne che sono sopravvissute al femminicidio, cerchiamo di aiutare il più possibile. Con l’ultimo libro tratto dal documentario “Matrimoni forzati” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e che racconta proprio come anche nel nostro territorio ci siano delle situazioni del genere, delle ragazzine che vengono date in sposa ad uomini che neanche conoscono e che sono anche molto più grandi, abbiamo voluto accendere i riflettori su questo tema. Mi piace molto aiutare queste ragazze che vogliono uscire dal tunnel della violenza. Questo riconoscimento va a tutte loro. È gratificante vedere le nuove generazioni che trovano piacere nell’aiutare”.

“Per quanto riguarda la frase di Signorini, dico solo che sono infinitamente grata che in Italia ci sia una legge che dà la libertà di scelta alle donne di poter abortire. Ogni donna deve essere libera in qualsiasi contesto, in qualsiasi paese, di scegliere come vestirsi, di scegliere il proprio uomo o chiunque amare, di poter cantare, ballare. Una ragazza in Afghanistan è stata uccisa dai suoi stessi familiari perché ha cantato. Ancora oggi nel nostro territorio non c’è la libertà di decidere chi amare e questo è uccidere i sogni delle donne, anche questo è femminicidio: uccidere i sogno di libertà e di vivere la propria vita come si vuole. Oggi le donne non subiscono più, hanno imparato in qualche modo a far ripartire la loro vita e questo agli uomini non sta bene. Vedi noi stiamo aiutando una ragazza, non posso dire il nome, la stiamo aiutando perché i suoi genitori volevano per lei una vita diversa. Le abbiamo trovato una casa, si sta rifacendo una vita insieme all’uomo che ama. I genitori la perseguitano, la vogliono riportare a casa, le dicono: “ti stanno circuendo ritorna a casa”. Se questa ragazza tornasse a casa non si sa che fine potrebbe fare purtroppo”.

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