Mercoledì 2 luglio è andata in onda la finale dell’Isola dei Famosi. A trionfare in questa edizione Cristina Plevani. Tra i protagonisti del reality c’è Mirko Frezza. Il concorrente romano, molto amato dal pubblico per il suo carattere schietto, ha dovuto abbandonare definitivamente il reality show nel corso dell’ottava puntata, condotta da Veronica Gentili. È stato eliminato in seguito alla sconfitta al televoto, dove si è confrontato con Teresanna Pugliese e Patrizia Rossetti. Dopo l’eliminazione, ha scelto di non accettare l’opportunità di continuare il gioco sull’Ultima Spiaggia, concludendo così la sua esperienza nel programma. Noi di SuperGuida TV lo abbiamo intervistato in esclusiva.
Mirko, un bilancio dell’esperienza all’Isola dei Famosi? E’ andata come te l’aspettavi?
All’inizio ho deciso di partecipare per i soldi. L’esperienza all’Isola è stata veramente tosta, è stato difficile sopportare i morsi della fame. Grazie a questo reality sono riuscito dopo ventidue anni a sognare, a lasciarmi alle spalle i fantasmi del passato.
Qual è stato il momento più bello? E quello invece più difficile?
Il momento più complicato c’è stato quando si sono verificare delle discussioni, in particolare con le naufraghe. Ho temuto di apparire in un modo diverso da quello che ero. Ho sempre avuto rispetto per il gentil sesso e avevo paura che invece venisse fuori un messaggio diverso. Ringrazio Veronica Gentili e Simona Ventura di avermi fatto capire nella seconda puntata che quello che si vedeva fuori non era quello che noi vivevamo da dentro. Questo mi ha dato la possibilità di non mollare e di proseguire il percorso. Ho imparato a stare solo e io ne ho sempre avuto paura perché in quei momenti il passato mi torna tutto addosso. L’Isola dei Famosi mi ha regalato una terza possibilità, visto che la seconda me l’ha data mia moglie. E’ stata lei a trascinarmi fuori dal tunnel e lo ha fatto silenziosamente.
A trionfare è stata Cristina Plevani. Felice per la sua vittoria?
Io avrei fatto vincere Loredana Cannata anche se con lei ho litigato più di tutti. Meritava lei per quello che ha fatto anche per il gruppo. E’ stata una guerriera, una donna veramente forte che ha sempre portato avanti le sue idee. All’inizio pensavo che recitasse ma poi dopo un mese mi sono ricreduto e ho cominciato ad accettarla.
Per quanto riguarda Cristina, credo che abbia saputo giocare. Nel corso delle prime settimane si è isolata dal gruppo, non ha mai esternato quello che provava quasi da sembrare anaffettiva. Secondo me Cristina ha vinto quando Dino l’ha favorita dicendo quella cavolata dicendo che per venticinque anni lei non aveva fatto niente quando invece è una donna che ha sempre lavorato. Credo che il pubblico italiano si sia riconosciuto in quello, è stato Dino ad avergli dato la possibilità di vincere.
Sei stato protagonista anche di scontri. Ti hanno definito arrogante, maleducato e presuntuoso. Le critiche ti hanno ferito?
Mi è capitato di leggere dei commenti sui social e mi sono reso conto che il bilancio è stato perlopiù positivo. La gente ha apprezzato la mia schiettezza. La mia arroganza è data solo dal mio tono da voce oltre che dal mio modo di pormi. Sono molto rispettoso nella vita e alcune critiche che mi sono state rivolte le ho trovate costruttive. Mi hanno accusato anche di essere troppo teatrale ma io sono anni che lavoro nel cinema e nella realtà sono proprio così. Purtroppo nelle discussioni tendo ad animarmi. Mi è dispiaciuto discutere con Patrizia anche perché io l’ho sempre rispettata. Nel momento in cui mi ha detto che dovevo mettermi a cuccia e che mi avrebbe insegnato a vivere non ci ho più visto.
Tornando indietro c’è qualcosa che non rifaresti?
Sinceramente no, non mi pento mai. Mi accollo le mie colpe e vado avanti. Rifarei tutto, compresi gli stessi errori che ho fatto nella vita. Se dovessi correggere qualcosa del passato, è giusto che il presente mi porti via qualcosa che oggi ho.
Ad un certo punto avevi pensato anche di abbandonare il reality, c’è stato un momento di crisi.
Ho pensato di ritirarmi dopo una discussione con Loredana. Lei si era permessa davanti alle telecamere di dire che ero un uomo senza palle quando io per una vita ho vissuto in mezzo alla strada da solo. Riconosco di aver esagerato ma lei mi ha provocato molto. Lì ho pensato che stava uscendo fuori un Mirko che non esisteva e così ho cambiato rotta.
Come hai vissuto il distacco dalla famiglia?
Sto con mia moglie da 24 anni ma in passato ho vissuto l’esperienza del carcere. Il distacco dalla famiglia lo vivo in modo diverso dagli altri anche se stavolta l’ho vissuto in modo sereno. Ho vissuto male il distacco quando mi è stata consegnata una lettera, quando mi è stata fatta una videochiamata. Io sono andato all’Isola non per capire chi mi mancasse perché quello già lo so ma per capire a chi mancassi io.
Dopo l’Isola dei Famosi e Pechino Express, ti piacerebbe partecipare al Grande Fratello?
No, mai. Ora voglio fare cinema. Mi è stato già proposto ma ho rifiutato. Io ho deciso di partecipare all’Isola perché gli autori sono stati tanto carini con me.
Negli ultimi anni hai preso parte alla serie Rai “Rocco Schiavone”. Cosa ti ha regalato il personaggio di Furio?
Furio mi rispecchia molto. La serie di “Rocco Schiavone” mi ha portato la popolarità. Io come Furio credo nell’amicizia, per me gli amici sono famiglia. Sul set con Marco Giallini è nata una fratellanza, abbiamo legato tantissimo. Quest’anno torneremo a girare la settima stagione.
Un mentore nella tua carriera è stato Alessandro Borghi…
Alessandro Borghi è il mio salvatore. L’ho conosciuto mentre davo le location in un film, poi l’ho ritrovato in “Narcotici 2” e da lì è nata una profonda amicizia. Alessandro già a vent’anni aveva delle idee molto più importanti delle mie, lui ha voluto che facessi l’attore. Durante la pandemia stavo per crollare perché stare sei mesi senza lavorare con un mutuo sulle spalle mi stava mettendo a dura prova ma Alessandro ha capito subito che stavo vivendo una situazione complicata e che stavo tornando a frequentare vecchie amicizie. Mi ha dato un aiuto anche economicamente. Prima di partecipare all’Isola ho chiesto ad Alessandro cosa ne pensasse e lui mi ha suggerito di andare. Ogni volta che mi arriva una proposta importante lo interpello. Per me Alessandro è un fratello.
Spesso ti danno ruoli da cattivo. Se potessi scegliere, quale ruolo ti piacerebbe interpretare?
Ho fatto venti film e mi hanno dato sempre ruoli da cattivo. Poi fortunatamente è arrivato “Golia” un film che si trova disponibile su Prime in cui interpreto un ex giocatore di rugby. Lì ho capito che potevo fare questo mestiere, che non ero più un caratterista forte ma che potevo fare l’attore. Ora ho fatto un film che si intitola “Amici per caso”, penso che la commedia possa essere la mia strada. Ho capito di avere una vena molto comica.