Intervista a Piero Angela conduttore di Superquark: “In questi anni con i miei programmi ho cercato di aiutare gli italiani ad agganciarsi alla cultura del loro tempo”

Morto Piero Angela

Un mese fa è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che l’ha insignito dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Un importante riconoscimento per Piero Angela che dal 14 luglio tornerà alla guida di una nuova stagione di “SuperQuark”. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuidaTV, Piero ci ha anticipato alcuni argomenti che verranno affrontati nel corso delle puntate. Si parlerà dell’intelligenza degli animali ma anche dell’impatto dei droni sulla nostra quotidianità.

Non mancherà poi uno spazio dedicato all’approfondimento sull’emergenza coronavirus. A tal proposito, abbiamo chiesto a Piero un suo parere in merito alla riapertura delle scuole a settembre e in particolare sull’ipotesi della didattica in presenza per i soli vaccinati: “La libertà personale ha un limite, la libertà altrui. In questo caso la libertà consiste nel diritto di essere in buona salute e di non essere a contatto con persone che potrebbero trasmettere il virus. Si dimentica sempre che i virus non creano solo dei problemi a chi entra in terapia intensiva ma lasciano delle tracce in chiunque lo contrae. Bisognerebbe chiedere ad una madre che ha vaccinato il proprio figlio se sarebbe serena nel sapere che il compagno di banco ha deciso di non farlo. In quel caso per chi rifiuta il vaccino sarebbe più logico imporre la didattica a distanza”, ha dichiarato ai nostri microfoni.

All’interno del programma ci saranno poi contributi inediti del figlio Alberto Angela. Un sodalizio che ha lasciato il segno nella televisione culturale tanto che a Piero chiediamo come sia cambiato il loro confronto sul lavoro: “Io vedo i suoi servizi quando vanno in onda. Non so neanche che cosa faccia. Alberto è sempre stato molto indipendente però da quando fa i suoi programmi io li vedo in televisione. Lui agisce in piena autonomia”, ci ha spiegato.

In una televisione che cambia e che si rivoluziona, Piero rappresenta un’icona. Rimanere sulla cresta dell’onda però non è facile e a tal proposito gli chiediamo cosa ci abbia lasciato in eredità Raffaella Carrà. Con l’umiltà che appartiene solo ai grandi, ci ha poi svelato le emozioni che ha provato nell’essere insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Intanto, Piero Angela si sta preparando al suo esordio discografico. Lui ride, con il piglio di chi sa che vincerà anche questa nuova sfida. Noi sorridiamo ostinatamente provando un misto di ossequio e tenerezza.

Piero Angela l’intervista esclusiva

Piero, ha da poco finito di registrare un nuovo ciclo di puntate di “Superquark”. E’ soddisfatto?

Abbiamo lavorato molto anche se l’emergenza sanitaria ha creato un po’ di problemi soprattutto a livello di spostamenti. Credo però che anche quest’anno sia venuto fuori un bel lavoro. Spero che il pubblico lo apprezzi. 

In una delle puntate si parlerà dell’intelligenza degli animali. Perché ci abbiamo messo così tanto tempo a scoprirla?

Ci abbiamo messo del tempo a scoprirla perché gli animali un tempo erano considerati parte della natura ed esseri inferiori, incapaci di intendere e volere. Successivamente si è preso atto del fatto che gli animali hanno capacità sorprendenti. Persino i polpi che sembrano esseri così primitivi in realtà sono animali che dimostrano di avere delle abilità incredibili come aprire il coperchio di un vasetto. Per non parlare poi dei mammiferi, dei cani e gatti e soprattutto degli scimpanzé.

Uno spazio nel programma verrà occupato dal coronavirus. In questi giorni la politica sta tornando ad occuparsi della questione della scuola in presenza. Secondo lei la didattica a distanza sarà archiviata?

Non lo so cosa succederà. Bisognerà capire cosa succederà con l’arrivo delle nuovi varianti. Attualmente si sta cercando di vaccinare il più possibile tutti e conosciamo bene le difficoltà. Ci sono ancora circa 200.000 persone che lavorano in ambito scolastico e che  rifiutano di ricevere il vaccino. E’ una questione molto delicata. 

Come vede l’ipotesi del ritorno a scuola per i soli vaccinati?

La libertà personale ha un limite, la libertà altrui. In questo caso la libertà consiste nel diritto di essere in buona salute e di non essere a contatto con persone che potrebbero trasmettere il virus. Si dimentica sempre che i virus non creano solo dei problemi a chi entra in terapia intensiva ma lasciano delle tracce in chiunque lo contrae. Bisognerebbe chiedere ad una madre che ha vaccinato il proprio figlio se sarebbe serena nel sapere che il compagno di banco ha deciso di non farlo. In quel caso per chi rifiuta il vaccino sarebbe più logico imporre la didattica a distanza. 

Ci saranno anche contributi inediti di suo figlio Alberto. Negli anni come si è evoluto il confronto con suo figlio? Gli dà ancora dei consigli oppure si sono invertiti i ruoli?

Io vedo i suoi servizi quando vanno in onda. Non so neanche che cosa faccia. Alberto è sempre stato molto indipendente però da quando fa i suoi programmi io li vedo in televisione. Lui agisce in piena autonomia. 

Qualche tempo ha fatto molto discutere la proposta dell’Università di Bari di introdurre un’agevolazione economica per le ragazze per incentivarle ad iscriverle a corsi di laurea in prevalenza maschili. A che punto siamo con l’empowerment femminile in ambito scientifico? Pesa ancora il gender gap?

Questa ascesa della donna è tutto sommato recente e mi sembra che sia anche rapida.  Spero che continui ad esserlo. All’Università in generale si laureano più donne che uomini e anche con voti migliori. Nella scienza ci sono tante donne e sono molto brave. Devono ancora scoprire quella piena fioritura che è stata negata loro per tanto tempo e che oggi finalmente può essere un dato acquisito. 

In questi giorni è scomparsa Raffaella Carrà. Quale eredità ci ha lasciato?

Raffaela è stato un grande esempio di donna che è riuscita a fermarsi per tanti anni. Nel mondo dello spettacolo ci sono fuochi di paglia, persone che incontrano il successo ma che poi spariscono. Lei è stata invece per tutta la vita sul palcoscenico in prima linea con programmi sempre nuovi dimostrando di saper cantare, ballare, recitare. Queste persone che hanno un talento naturale devono anche lasciarsi guidare dall’intelligenza di saper conservare il successo. E’ una qualità dei grandi. Raffaella sapeva rinnovarsi ed era al passo con i tempi. 

E’ stato nominato da poco Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Cosa rappresenta per lei questo riconoscimento?

E’ stato importante perché si tratta del massimo riconoscimento. Così come è avvenuto in ambiente accademico con il conferimento delle lauree honoris causa, non è stata per me solo una soddisfazione personale ma testimonia quanto il mio lavoro di divulgatore che si rivolge ad una platea televisiva sia apprezzato non solo dalle persone che sanno poco di scienza e di cultura ma anche dagli studiosi. In questi anni con i miei programmi ho cercato di aiutare gli italiani ad agganciarsi alla cultura del loro tempo. E’ un’operazione importante ed è per questo che sono felice che la mia attività sia stata riconosciuta anche a livello istituzionale. 

Intanto in estate uscirà il suo primo disco jazz. Quando ha fatto capolino questa idea?

Avevo già un pezzo. L’avevo registrato negli anni 50. In quel periodo ero molto bravo. Poi però per circa 60 anni non ho più suonato se non per diletto. Gli amici però mi hanno convinto a buttarmi in questa operazione. Al momento mi sto allenando anche se non mi sento molto sicuro. Se non mi sentirò pronto, rimanderò. Ho una vita davanti a me e molto tempo dietro di me (sorride).

3 Commenti

  1. Piero Angela: ha fatto più lui per la cultura italiana che tutti i ministri della pubblica istruzione che si sono succeduti da Guido Gonella in poi. Lode a lui, ed alla sua opera.

  2. Piero Angela é il più grande divulgatore scientifico sempre chiaro e preciso nelle sue spiegazioni e nei suoi programmi che seguo da più di 20 anni! Magari tutti fossero come lui….

  3. Sarò sempre grata a Piero Angela per l’informazione, la cultura e la capacità di intrattenere stimolando la curiosità e l’interesse senza mai annoiare. Seguo con lo stesso interesse anche i programmi di Alberto.

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