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Intervista a Milly Carlucci: “Bassi ascolti del Cantante Mascherato? Ci vuole pazienza. Maria De Filippi si è spesa molto per la causa delle donne in TV”

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E’ partita lo scorso sabato la quarta edizione del Cantante Mascherato. Lo show è stato promosso al sabato sera andandosi a scontrare contro Amici. Nella prima sfida, a dominare la serata è stato il talent di Canale 5 condotto da Maria De Filippi. Tiepidi invece gli ascolti dello show di Raiuno. Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Milly Carlucci.

La conduttrice ha commentato il primo risultato della sfida televisiva del sabato sera di Raiuno. Tra le difficoltà dello spostamento di collocazione dal venerdì al sabato sera c’è anche quello della durata. Per questo motivo le maschere sono state aumentate a dodici ed è stato introdotto il Cantante Mascherato per una notte. Nessuna fusione però con Ballando con le Stelle, assicura la Carlucci. Ballando con le Stelle tornerà invece in autunno. Si tratta di un format particolarmente amato dal pubblico forse perché come dice Milly è in onda ormai da diversi anni. Nei mesi scorsi, si era diffusa l’indiscrezione di un addio di Selvaggia Lucarelli a Ballando con le Stelle. Milly però ha fatto chiarezza dicendo di essersi scambiata dei messaggi con la Lucarelli lasciando intendere che non verrà sostituita il prossimo anno come ventilato sul web. La conduttrice ha poi speso parole di stima nei confronti di Maria De Filippi: “Io stimo molto Maria De Filippi perché è quella che si è spesa più di tutti per la causa delle donne in televisione. Lei ha dimostrato che una donna può essere non solo conduttrice e autrice dei suoi programmi ma anche un capo produzione. Lei ha completato il cerchio dei ruoli che normalmente erano appannaggio solo dei colleghi uomini. E’ una grandissima professionista”. Chissà che in futuro non facciano un programma insieme!

Milly Carlucci, intervista

Milly, sabato è andata in onda la prima puntata de Il Cantante Mascherato. Come commenta il primo risultato? 

Stiamo in marcia per cercare di riportare il pubblico al sabato sera di Raiuno. Bisogna tener conto che il gradimento del pubblico cambia. Era dal 2019 che mancava un programma di intrattenimento organico, causa Covid. L’onere, oltre che l’onore, è quello di ricominciare ad occupare uno spazio che era rimasto vacante. 

Lo spostamento al sabato sera non ha premiato però gli ascolti. E’ stato penalizzante il cambio della collocazione?

Lo spostamento di un programma destabilizza le abitudini del pubblico ed è sempre difficile gestirlo. L’azienda però ci ha chiesto di tornare ad occupare il sabato sera e noi ci siamo assunti questo rischio ben sapendo che si tratta di un’operazione complessa e difficile. Non si può pretendere di aver risultati immediati ma ci vogliono tempo e pazienza. Siamo tutti consapevoli che la gloria non possa essere immediata. In passato sono state fatte delle operazioni simili in cui al sabato sera sono però andate in onda finali di programmi già ben rodati e con un pubblico affezionato. 

Anche i tempi hanno giocato un ruolo negativo. Sui social è stata contestata la durata troppo lunga dello show.

Il sabato sera ha una durata diversa rispetto al venerdì. Questo è il motivo per il quale le maschere sono dodici e abbiamo introdotto il cantante mascherato per una notte. Siamo all’interno di un quadro concorrenziale. Tra le difficoltà della collocazione c’è anche quella inerente la durata del programma. 

Più che della sfida tra programmi si parla spesso di rivalità tra lei e Maria De Filippi. Eppure anche lei è stata presente ai funerali di Maurizio Costanzo esprimendo vicinanza alla conduttrice. Prima dell’inizio dei programmi avete avuto modo di sentirvi?

Ci siamo sentite privatamente prima dei funerali di Maurizio. Non c’è nessuna rivalità ma solo il fatto che le aziende decidano di mettere contro due programmi. Il fatto che si sia creata questa contrapposizione è un fatto italiano perché al pubblico piace il derby. Alla fine tutto questo giova ai programmi perché gli dà maggiore visibilità. Io stimo molto Maria De Filippi perché è quella che si è spesa più di tutti per la causa delle donne in televisione. Lei ha dimostrato che una donna può essere non solo conduttrice e autrice dei suoi programmi ma anche un capo produzione. Lei ha completato il cerchio dei ruoli che normalmente erano appannaggio solo dei colleghi uomini. E’ una grandissima professionista.  

A differenza dello scorso anno, quest’anno in rete sono circolati più rumors sui nomi dei concorrenti in gara. Abbiamo visto infatti che la trattativa con Valeria Marini è saltata. Si è trovata a dover cambiare il cast in corsa?

Mi sono trovata a dover cambiare il cast non quando il programma era in produzione. Ho cambiato direzione più volte ma questo è normale. E’ una vita abbastanza difficile(ride). 

Con l’introduzione del Cantante Mascherato per una notte si ha la sensazione che la fusione tra Ballando con le stelle e Il Cantante mascherato sia più forte. L’idea di differenziare meno i format non è una scelta rischiosa?

I due format sono completamente diversi. La difficoltà più grande che abbiamo avuto quando abbiamo iniziato a lavorare quattro anni fa è stata quella di avere a che fare con un format anomalo e strano. Noi ci relazioniamo con le maschere come fossero realmente animali. Non c’è nessun punto di contatto con Ballando con le stelle che invece è un format che predilige il racconto umano. Ho introdotto il Cantante mascherato per una notte perché dopo anni di abitudine con Ballando con le Stelle era chiara al pubblico quale potesse essere la funzione di questo personaggio che fa le stesse cose degli altri ma per una sola serata. 

E’ vero che al posto di Christian De Sica in giuria doveva esserci Giulia De Lellis?

Erano state fatte tantissime ipotesi sui personaggi. Quest’anno ho puntato su Christian De Sica che ricopre il ruolo dell’amico di famiglia che sdrammatizza, fa battute e diverte. E poi c’è Iva che ha minacciato barzellette senza dirne manco mezza (ride). 

Ballando con le stelle invece continua di anno in anno a mettere a segno dei record. La finale ha addirittura sfiorato il 50% di ascolti. Come mai a distanza di anni è un format che funziona?

Credo che guardando il panorama televisivo nelle reti generaliste continuino a funzionare bene i programmi in onda da vent’anni. Mi riferisco anche alla concorrenza. Penso per esempio a C’è posta per te, Ciao Darwin, Amici, Tale e quale show, The Voice. E’ difficile ad oggi consolidare un pubblico molto vasto davanti alla tv con una proposta nuova.

Le piattaforme aprono a quiz e reality: condurrebbe per loro?

Ormai ho un matrimonio consolidato con la Rai e andare da un’altra parte mi sembrerebbe un tradimento terribile. Posso dire a voce alta che devo tutto alla Rai che ha realizzato i miei sogni di quando ero ragazzina. Sono riuscita a fare il lavoro che sognavo perché la Rai mi ha dato questa possibilità. 

Tornando per un attimo a Ballando con le Stelle, si fa sempre più insistente che la voce che il prossimo anno in giuria non ci sia più Selvaggia Lucarelli. Lei stessa ha ammesso di essere rimasta delusa. Ha avuto modo poi di parlare con lei?

Ci siamo scambiate dei messaggi alla fine di Ballando con le Stelle. Tra noi non c’è bisogno di chiarire nulla. Siamo persone adulte che lavorano assieme e che possono essere d’accordo così come non esserlo su alcune cose ma questo è indipendente dalla stima reciproca. La giuria di Ballando con le Stelle è nata da una scelta autorale. Sono stati tutti scelti e voluti. So che è divertente raccontare di presunte faide e dissapori ma la realtà è un’altra. Ancora non sto lavorando sulla nuova edizione di Ballando con le Stelle ma posso dire che non ci sono inimicizie nei confronti di nessuno. 

In futuro si vede solo autrice?

Io faccio già il direttore artistico dei miei programmi. Non ho avuto tempo finora di essere l’autrice di qualcuno senza apparire in video. E’ una sfida però molto interessante e stuzzicante. 

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