“No activity – Niente da segnalare”, intervista a Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi

No activity - Niente da segnalare

Luca Zingaretti come non l’avete mai visto. Dimenticatevi di Salvo Montalbano, personaggio uscito dalla penna di Andrea Camilleri e amatissimo dal pubblico televisivo. Nella nuova serie “No Activity-Nulla da segnalare” in uscita su Prime Video il 18 gennaio, il popolare attore mostra il suo lato più comico. Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi vestono i panni di due agenti, il primo disilluso, il secondo esaltato. Nell’attesa che qualcosa accada, entrambi trascorrono del tempo dentro la volante prendendosi in giro, facendo scherzi e ascoltando Marcella Bella.

Intervista esclusiva a Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi. In merito ai loro personaggi, Marcello e Achille, hanno dichiarato: “Non saprei dire cosa mi accomuna nello specifico al mio personaggio però mi ha colpito il fatto che sia Marcello che Achille, avendo tanto tempo a disposizione, si riappropriano di uno spazio per comunicare, per conoscersi meglio e dopo un po’ per aprirsi. Ho trovato il confronto tra i due personaggi di una tenerezza infinita ma anche divertente visto che di mezzo c’è anche tanta ironia. Mi viene da pensare che ognuno di noi ha delle debolezze che fatica a mostrare a se stessi e agli altri. Più che assomigliare a Marcello mi auguro di affrontare con serenità e sicurezza questi aspetti che ognuno ha”.

Alessandro Tiberi ci ride su e dice: “Spero di non avere nulla in comune con il mio personaggio perché è emotivo, un po’ cialtrone e vigliacco. E’ divertente il ribaltamento dei ruoli con un poliziotto tutto d’un pezzo dedito all’azione che si rivela poi l’esatto opposto considerato che invece si lascia distrarre molto facilmente”.

Achille e Marcello hanno un diverso approccio al lavoro. Se Marcello, dopo anni di esperienza, viene travolto dalla noia, Achille invece si rivela pieno di entusiasmo. Eppure ad oggi i giovani vengono spesso dipinti come svogliati e poco propensi al sacrificio. Per Luca Zingaretti è un effetto dei tempi che sono cambiati: “Il mondo è cambiato ed è anche normale che i giovani rispondano in maniera diversa a problemi che non sono gli stessi che ho dovuto affrontare io per esempio o i miei coetanei. A problemi diversi si devono necessariamente dare delle risposte diverse. Per quanto riguarda la figura maschile c’è un mondo da reinventarsi perché i valori e i credo di prima non hanno ragion d’essere. Oggi ci troviamo davanti ad un cumulo di macerie e non sappiamo più chi siamo, chi dobbiamo essere, cosa dovremmo pensare e cosa dovremmo fare. In questo senso, i personaggi sono paradigmatici di questo stato di cose”.

Ciò che stupirà il pubblico che vedrà questa serie sarà sicuramente il lato comico di Luca Zingaretti. Un abbraccio inedito alla comicità per l’attore che rivela: “Nella mia carriera vengo sempre ricordato per un personaggio che è stato iconico e che mi ha impiegato 20 anni. Non è che però in questi anni ho fatto soltanto quello. Nei primi anni del mio percorso professionale ho fatto tanto teatro che però è poco conosciuto al grande pubblico. Ho sempre avuto un debole per un certo tipo di comicità e questa è stata per me una sfida. In questo caso mi sono misurato con una comicità poco italiana e più anglosassone e devo dire che mi sono divertito tanto”.

La video intervista

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