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Il cacciatore di giganti: tutto quello che volete sapere sul film fantastico

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Se amate i film di genere fantasy, nella prima serata di Venerdì 5 Aprile su Italia Uno va in onda Il cacciatore di giganti, un avventuroso kolossal dalla trama avvincente ricco di effetti speciali e personaggi davvero molto ben caratterizzati. La pellicola, diretta da Bryan Singer nel 2012, si snoda sulla falsariga di una famosa favola inglese: ecco le curiosità da conoscere.

Il cacciatore di giganti: la trama in breve e il cast

Nel fantastico regno di Cloister, il giovane Jack apre senza volerlo un passaggio tra la Terra e Gantua, un mondo sospeso nel cielo popolato da terribili giganti. Tornati sul pianeta dopo un’assenza durata migliaia e migliaia di anni, i mostri danno inizio ad una guerra per riappropriarsi dei territori che considerano di loro proprietà.

Nel cast troviamo, fra gli altri, Ewan McGregor, Nicholas Hoult, Stanley Tucci, Warwick Davis, Bill Nighy, Ian McShane, Ewen Bremner, Eddie Marsan, Eleanor Tomlinson e John Kassir.

Le principali curiosità sul film

Ecco le curiosità da conoscere su Il cacciatore dei giganti:

  • la data di uscita nelle sale è 28 Marzo 2013
  • la sceneggiatura è stata scritta da Dan Studney e Christopher McQuarrie
  • le musiche sono di John Ottman
  • la pellicola è una rivisitazione della favola inglese Jack e il fagiolo magico
  • come già accaduto per Avatar, il film è stato realizzato con la tecnologia Simul-Cam
  • l’unico attore del cast non originario dell’Inghilterra è Stanly Tucci. L’artista ha dichiarato che prendere parte a Il cacciatore di giganti gli ha dato l’opportunità di sfoggiare il suo magnifico accento britannico
  • In Italia al botteghino l’incasso nelle prime 3 settimane di programmazione è stato di circa 2,7 milioni di euro, di cui 1,1 solo nel primo fine settimana
  • L’aspetto dei giganti è stato realizzato con la motion-capture ed è di tipo foto-realistico.
  • occorrevano circa sei settimane alla Digital Domain per fare il rendering di un gigante. Se tenete conto che in alcune scene ce ne sono più di cento, vi fate un’idea di quanto lavoro ciò sia costato.
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