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I Medici 3, intervista esclusiva a Raniero Monaco di Lapio: “Il mio cavallo si era innamorato”

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Ad “Amici Celebrities” ha fatto sognare il pubblico femminile con le sue esibizioni ad alto tasso ormonale. Ora però lo ritroviamo nel cast della terza stagione de “I medici” nei panni di Vanni. Raniero Monaco di Lapio ha dichiarato però che interpretare questo personaggio non è stato facile a causa delle poche fonti a disposizione. Un personaggio con cui è entrato spesso in conflitto per poi riappacificarsi solo alla fine. In questa intervista rilasciata a SuperGuida Tv Raniero ci ha parlato di come sia stato complicato gestire sul set il cavallo e di come parlare in lingua inglese gli abbia provocato un effetto nostalgico. Non sono mancati poi degli accenni alla sua storia d’amore con l’attrice Beatrice Olla, con cui convive da cinque anni.

Raniero Monaco Di Lapio ne I Medici 3: le news sul suo personaggio

Raniero, ci racconti un po’ del tuo personaggio?

Attorno al mio personaggio c’è un velo di mistero tanto che quando ho iniziato a girare nemmeno io conoscevo la sua storia. Questo però mi ha dato la possibilità di essere libero nell’interpretazione sia pur sempre nel rispetto delle scelte stilistiche degli autori. Sono entrato in conflitto molte volte con il mio personaggio perché non è stato facile dargli una caratterizzazione. Poi però dopo essermici preso a botte siamo diventati una cosa sola. Quando ho girato l’ultima scena, ho provato un po’ di nostalgia.

Gira voce che tu abbia avuto delle difficoltà a girare le scene a cavallo.

Mi sono rifatto all’esperienza di quando ero bambino. Spesso si ripete che andare a cavallo è come andare in bicicletta. Non è propriamente così. In scena ho avuto a che fare con un cavallo molto particolare che ho scoperto essere più tardi innamorato perso della cavalla di Lorenzo il Magnifico. Non mi ascoltava e faceva quello che Stella voleva. Dovevo essere pronto alle sue volontà. Se partiva Stella, partiva anche lui. Anche con il cavallo ho stretto un rapporto conflittuale.

Come ti sei trovato a lavorare in una produzione internazionale?

Essendo in parte inglese mi sono trovato a casa. Questo mi ha permesso di instaurare con gli attori un rapporto quasi familiare. Gli inglesi per loro natura sono molto educati e a volte nascondono quello che vorrebbero dire. Il classico aplomb inglese a cui mi sono assuefatto. Lavorare con loro è stato un arricchimento e mi ha portato a solleticare un aspetto che fa parte anche della mia cultura e della mia crescita. Ho vissuto a Londra fino a quando ero maggiorenne e parlare sul set in inglese mi ha scosso molto perché ho avvertito un po’ di nostalgia.

Con chi hai legato di più del cast?

Ho adorato Tim Roth perché ha un carattere lunatico e in lui ho riscontrato molte similitudini con i miei parenti inglesi.

Ti affascina recitare in costume?

Dove mi si chiama, vado. Mi auguro però di non interpretare mai un ruolo facile. Spesso e volentieri la chiamata su un progetto in costume ti porta a innescare una dissociazione rispetto a quello che si è. E’ un regalo meraviglioso per poter vivere un periodo storico che non ti appartiene.

C’è un periodo storico in particolare in cui ti sarebbe piaciuto vivere?

Farei carte false per vivere nella Roma del marmo quando era né cielo né terra. Ovviamente da benestante senza dover fare troppa fatica.

Raniero Monaco Di Lapio: da Amici al futuro, oltre alla vita privata

Hai partecipato ad “Amici Celebrities”. Un bilancio di questa esperienza?

E’ stata un’esperienza meravigliosa. Mi sono messo anche alla prova nella danza e questo mi ha permesso di lavorare sul temperamento perché ammetto di non essere molto gestibile. Tendo ad essere una persona istintiva. E’ stata dura a livello fisico perché ho dovuto affrontare 10 ore di allenamento tutti i giorni. L’ho accettato però di buon grado perché un attore deve essere un gatto. E la danza magari può tornarmi utile in futuro.

Come va la vita sentimentale?

Sono cinque anni che sono ormai fidanzato con l’attrice Beatrice Olla e da poco siamo andati a convivere. Sono un tipo romantico e sono sempre stato un ragazzo da storie serie. Facendo lo stesso tipo di lavoro c’è una totale tolleranza e intelligenza da parte sua e questo atteggiamento evita conflitti.

Dove ti vedremo prossimamente?

Sono molto timido e non amo raccontarmi. Preferisco che siano i lavori a parlare per me e sono felice quando le persone mi si avvicinano per farmi i complimenti. A febbraio uscirà nelle sale un film al cinema in cui sarò protagonista assieme a Christopher Lambert. E’ un tentativo ben riuscito di raccontare la licantropia e ancora una volta la storia sarà ambientata nel 500.

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