I guardiani del destino – Opinione e recensione del film

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I guardiani del destino è un film del 2011 di genere Romantico/Fantastico diretto da George Nolfi, con protagonisti Matt Damon, Emily Blunt, Anthony Mackie, John Slattery,Terence Stamp. Il film ha una durata di circa 106 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film I guardiani del destino

Nel 2006 il candidato governatore David Norris partecipa alle elezioni per entrare a far parte del Senato degli Stati Uniti, ma senza successo. Mentre sta rilasciando il discorso di sconfitta incontra Elise Sellas, con la quale si scambia un bacio appassionato senza però conoscere il nome della ragazza. Ispirato dall’incontro, David rilascia un’intensa dichiarazione che è ben accolta, rendendolo favorito alla corsa politica del 2010.

Un mese dopo David si sta preparando per il suo nuovo lavoro. Al Madison Square Park un uomo di nome Harry Mitchell riceve un incarico dal suo superiore Richardson e cioè quello di sporcare di caffè la maglietta di David alle 7:05 esatte, in modo che questi perda il bus. Mitchell però si addormenta e David sale a bordo del mezzo, ritrovando Elise e chiedendole finalmente il numero di telefono.

David arriva a destinazione prima del previsto e trova chiunque nell’edificio in una sorta di stato “congelato”, sotto esaminazione da parte di misteriosi individui. Il protagonista prova a fuggire ma viene catturato, facendo la conoscenza di Richardson che gli svela l’esistenza dell’ordine dei Guardiani, i quali hanno il compito di mantenere un prestabilito piano dell’esistenza per l’intera umanità.

L’organizzazione confisca e distrugge il bigliettino con su scritto il numero di Elise, avvertendo il malcapitato che se rivelerà ad altri la loro esistenza sarà “resettato”, intimandogli inoltre di non cercare più la ragazza amata se tiene alla vita di entrambi.

Tre anni dopo David incontra di nuovo Elise dopo averla scorta dal finestrino di un autobus e la coppia inizierà un’incredibile avventura che potrebbe cambiare per sempre le sorti del mondo intero.

La recensione del film I guardiani del destino

Alla base vi è il racconto Squadra riparazioni, pubblicato nel 1954 dal maestro della fantascienza letteraria Philip K. Dick, qui ovviamente aggiornato ai tempi moderni per mano di George Nolfi, regista e sceneggiatore al suo esordio assoluto dietro la macchina da presa. I guardiani del destino è un curioso thriller dalle influenze mystery e fantastiche, con un predominante contesto romantico che regge bene le fila dei cento minuti di visione, tra sorprendenti colpi di scena e un soddisfacente epilogo.

La presenza di questi individui misteriosi che operano nell’ombra, oscuri all’umanità, è ricca di fascino e si ricollega per l’appunto all’idea di un fato predestinato, come ulteriormente sottolineato dal titolo italiano. Quando una spaccatura nel “Piano” viene aperta dall’amore tra i due protagonisti, tutto sembra destinato a cambiare per sempre come nel segno delle migliori distopie cinematografiche di deriva orwelliana. Proprio grazie al sottotesto romantico il grande pubblico è più portato ad appassionarsi alla vicenda e ad identificarsi con i protagonisti, mantenendo sempre alta la tensione sia emotiva che di genere.

Le implicazioni sul libero arbitrio sono forse trattata in maniera parzialmente superficiale, ma questo è l’unico difetto, di poco conto, in una messa in scena che sa come conquistare il relativo target di riferimento con istintiva semplicità, aiutata in questo dalle ottime performance del cast, con l’alchimia tra Matt Damon ed Emily Blunt palpabile per tutta la durata del film. La suggestiva ambientazione e il mirato utilizzo di effetti speciali e soluzioni estetiche garantisce inoltre la giusta varietà di situazioni, facendo chiudere un occhio sulle suddette, flebili, sbavature narrative.

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