I film con le colonne sonore più belle

Ennio Morricone The Final Concert su Rai1

Un buon film senza una colonna sonora adeguata rischia di perdere buona parte del suo fascino. Da sempre immagini e musica vanno in perfetta simbiosi, nella ricerca di un’emozione che coinvolga più sensi possibili nello spettatore e lo trasporti pienamente all’interno della storia. Per l’occasione abbiamo deciso di raccogliere in questo speciale alcuni dei temi che più hanno influenzato la storia del cinema, recente e non, il cui ascolto anche in solitaria può riportare alla mente le emozioni e le scene clou di suddetti cult.

Colonne sonore dei film, le più belle

Le colonne sonore dei film certamente restano impresse nella nostra mente e nel nostro cuore, se poi in alcune c’è l’inconfondibile firma di un vero talento italiano che ci riconoscono in tutto il mondo allora ancora meglio, stiamo parlando ovviamente di Ennio Morricone. Vediamo le più belle colonne sonore dei film secondo superguidatv.

Il buono, il brutto, il cattivo (1966)

L’estasi dell’oro o, come conosciuta internazionalmente, The ecstasy of gold, è uno dei motivi più famosi dell’intera storia del cinema. Sottofondo iconico del classico di Sergio Leone, soprattutto nella scena cult in cui il personaggio di Tuco scava in cerca dell’oro nel cimitero, la partitura del maestro Ennio Morricone per il classico dello spaghetti western è celebrata e citata ovunque nonché conosciuta da chiunque, ennesimo elemento di perfezione di un grande cult del cinema.

Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989)

Una vicenda torbida, surreale e magica nel suo pessimismo di fondo che sfocia in istinti cannibalistici che si ergono a riflessione sulla lotta di classe e su una borghesia sempre più schiava dell’estremo, pur tra note da revenge-movie raramente così feroci. Il rinomato compositore Michael Nyman scrive una colonna sonora magnifica, capace nei suoi ripetenti sussulti di trascinare in quest’inferno morale con un fascino suadente e morboso, perfetto specchio uditivo di quanto accade in scena.

Braveheart – Cuore impavido (1995)

Scomparso nel 2015, James Horner ha lasciato un vuoto indelebile nel cuore di tutti gli appassionati di cinema. Il compositore americano ci ha infatti lasciato alcune delle colonne sonore più belle di sempre, tra cui quella del kolossal storico diretto e interpretato da Mel Gibson. Un accompagnamento che permea tutte le fasi cruciali dell’epica avventura di William Wallace, tra noti melanconiche e sognanti che si rifanno alla musica celtica e che aumentano a dismisura il pathos sia nei trionfanti discorsi pre-battaglia che nei momenti più emotivamente toccanti.

Il gladiatore (2000)

Così come per il già citato Braveheart – Cuore impavido, in un film a sfondo eroico la colonna sonora diventa elemento fondamentale per coinvolgere maggiormente il pubblico nelle epiche vicende in scena. E la missione di vendetta di Massimo Decimo Meridio, un gigantesco Russell Crowe, trova efficace risposta nelle musiche di Hans Zimmer, alcune delle quali entrate nell’immaginario comune nonché in famosi spot televisivi. Anche in questo caso le note aumentano a dismisura quella carica belligera e ci trascinano sempre più nel tormentato animo del protagonista.

Interstellar (2014)

Candidata all’Oscar come miglior colonna sonora, la composizione aritmica scelta dallo specialista Hans Zimmer è un vero e proprio valore aggiunto nel cult fantascientifico di Christopher Nolan, capace nella sua insistita e piacevole ridondanza di suscitare una tensione emotiva di primissimo livello, sia nelle sequenze terrestri che in quelle ambientate nello spazio profondo. Note curate al minimo dettaglio per coinvolgere appieno nella missione di salvezza per l’umanità che vede protagonista Matthew McConaughey.

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