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Guess My Age – Indovina l’età, la recensione della prima puntata su TV 8

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Ha debuttato ieri sera, lunedì 28 agosto 2017, nell’access prime time di TV 8, il nuovo programma Guess my age – Indovina l’età, la cui conduzione è affidata a Mr. Sarabanda a Mediaset, Enrico Papi.

Noi di ‘SuperguidaTV’ l’abbiamo guardato. E questa è l’idea che ci siamo fatti sul debutto del format-novità, in onda dagli studi di Milano e qui in Italia prodotto da Magnolia.

Punti di forza prima puntata Guess My Age su TV 8

Almeno tre, infatti, i punti di forza della prima puntata di Guess My Age – Indovina l’età su TV 8:

  • Conduzione ironica di Enrico Papi
  • Meccanismo di gioco legato al calcolo
  • Uso di indizi fortemente nazional-popolari

​Sembra che Enrico Papi lo sappia bene: Guess My Age arriva su TV 8, grossomodo nello stesso periodo in cui in RAI si è rispolverato I Soliti Ignoti col presentatore-sbanca ascolti Amadeus.

E’ per primo Papi, infatti, a scherzarci sopra, invitando i primi due concorrenti del suo programma a non cadere nel ‘fantasma’ dell’identità degli ‘sconosciuti’ in studio, perché questo accade in ‘un altro gioco su un altro canale‘ (così dice).

Buona, del resto, è anche la capacità di interazione con i concorrenti. Enrico Papi la dimostra nel renderli più ‘vicini’ al pubblico e, di fatto, consentendo ai telespettatori, anche quelli più giovani, di identificarsi con storie e aspetti dei partecipanti alla trasmissione.

Novità nel programma di Enrico Papi

Due, inoltre, le principali novità viste nel gioco:

  • Calcolo mentale e matematico
  • Uso strategico degli indizi

A differenza di quanto accade in programmi di matrice simile, in Guess My Age ai concorrenti non viene richiesta una più generale capacità di ragionamento, ma piuttosto una buona competenza di calcolo mentale, talvolta anche squisitamente di natura matematica. Non a caso in grafica compare anche una mega calcolatrice!

Scopo del gioco, infatti, è quello di indovinare l’età dei sette ‘sconosciuti’ convocati in studio, stando però attenti a ridurre al minimo la differenza tra età reale e quella proposta come soluzione, pena la perdita continua di grandi cifre di denaro. Questo meccanismo sicuramente aiuta il ritmo del gioco!

Ci sono poi gli indizi, molti dei quali ben ‘studiati’ perché resi iconici grazie all’uso di immagini nazional-popolari. Si pensi, ad esempio, alle ‘citazioni pop’ come il compleanno di Adriano Celentano, l’età-gossip di Fedez svelata in pubblico o la foto anni ’80 di Loredana Berté che si presenta al Festival di Sanremo vestita da donna incinta!

​Punti di debolezza prima puntata Guess My Age su TV 8

Questi, invece, i punti di debolezza della prima puntata di Guess My Age – Indovina l’età, che è andata in onda su TV 8 a partire dalle ore 20.25 di lunedì 28 agosto 2017:

  • ​’Sacralità’ del game a rischio
  • Gioco finale novità a metà
  • Narrazione concetto di età da rivedere

​Se l’ironia di Enrico Papi è certamente apprezzabile quando si rivolge ai concorrenti, forse lo è un po’ meno quando viene indirizzata agli ‘sconosciuti’ in studio. Così, infatti, si rischia di ‘de-sacralizzare’ un momento appunto ‘sacro’ come è quello della presentazione dello ‘sconosciuto’ al pubblico a casa e ai partecipanti al programma.

Ironia, ovviamente, la si può fare, ma serve l’equilibrio giusto tra game e show, così da rendere questo specifico momento un nodo centrale parecchio riconoscibile all’interno del programma. Diciamo che il mini Papi show pare non sia stato apprezzato neppure nel caso del remake di Sarabanda a Mediaset!

​C’è poi l’uso di alcuni di indizi che, a differenza degli altri, non hanno convinto del tutto. E’ il caso de ‘Il Racconto’, quando lo sconosciuto in studio appunto racconta di una sua esperienza passata. Questo perché nel 2017 sembra difficile integrare la tv di parola in un gioco di decisioni.

E dello ‘Zoom’, per cui è stata ‘scomodata’ persino una mega pedana in movimento che consente allo sconosciuto di avanzare verso i concorrenti. Diciamo che, almeno per il momento, sembra una messa in scena-tanto rumore per nulla. Da rivedere, quindi, l’iconicità e il significato ultimo di questi due passaggi.

Il gioco finale novità a metà

​Si arriva così al gioco finale e, per certi versi, per l’ultima manche ci si aspettava una assoluta novità televisiva.

La sensazione, invece, è che l’ultimo ‘pezzetto’ di programma sia una sorta di ‘Ultima Catena a 4’. In questo senso, pare si sfrutti il tema già noto del ‘dimezzamento’ e, per questo, l’ultimo gioco può non risultare una novità in assoluto, anche se la riuscita in video è comunque positiva.

Per il resto, l’impianto strutturale del gioco rischia di ricordare qualcosa di già visto sulla TV generalista.

​C’è il pulsante in studio per confermare la risposta (anche se opportunamente ammodernato) e la frase ‘Ha o non ha tot. anni?’ che il conduttore rivolge a quelli che in questo caso si chiamano ‘sconosciuti’. Quindi, seguono attimi di attesa, con la regia che inquadra a modo suo, mentre il jingle termina e si sa finalmente il verdetto con l’età.

Nel bene e nel male, però, proprio l’età è l’unità-madre di questo nuovo quiz e, questo aspetto, potrebbe interessare leggermente meno quel pubblico tv che ha già dimostrato di apprezzare altrove l’argomento identità.

Sia chiaro. Non certo per incapacità degli addetti ai lavori. Ma proprio perché, là dove l’età richiede il calcolo matematico, l’identità comprende aspetti più misteriosi, e quindi più interessanti, con cui ‘giocare’ col ragionamento.

Per il futuro prossimo, quindi, la nuova sfida degli autori sembra questa: selezionare soggetti che non abbiano un’età facilmente individuabile, i cui anni sulla carta di identità siano anche un espediente per raccontare storie di vita personali. E, su questo, ci si può sempre lavorare.

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