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Giovanni, Amici 23: “Maria De Filippi è sempre presente, una bellissima persona. A Todaro devo tutto e sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo” | Intervista esclusiva

Giovanni Tesse, ballerino di Amici 23

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Giovanni Tesse, eliminato durante la seconda puntata del serale di Amici 23, ha le idee ben chiare sul suo futuro che vede nel mondo dello spettacolo. Il ballerino si è lasciato andare ad una intervista in cui ha parlato del suo percorso all’interno della scuola, dei legami umani creati con professori e compagni di avventura e di Maria De Filippi. Scopriamo le sue parole e le riflessioni che ha condiviso con noi.

Intervista a Giovanni Tesse, ballerino di latino di Amici 23

Giovanni, come è nata la tua passione per la danza?

La mia passione per la danza è nata in una maniera unica. Avevo dieci anni quando mia mamma mi ha letteralmente ‘costretto’ ad andare alla mia prima lezione di danza. Lei era un’insegnante di danza di ventre e aveva una scuola di ballo. Dico “costretto” perché inizialmente non avevo intenzione di mettere nemmeno un singolo piede all’interno di quella scuola. Poi senza nessun intento di raggiungere un obiettivo o fine preciso, cominciai a fare qualche passetto di latino-americano e ho scoperto che è lo stile più bello del mondo, almeno per me. Ballo in coppia con la mia sorellina Ilaria, e se sono arrivato a questo punto è anche grazie a lei che insieme a mia madre mi ha iniettato questa passione sin da subito.

In seguito ho iniziato ad appassionarmi al latino-americano in modo più serio anche perché sono un ragazzo che quando si mette in testa qualcosa, indipendentemente dall’ambito, o la fa bene o non la fa proprio. Iniziando a vincere le prime gare e andando agli allenamenti con più grinta e più voglia di portare a casa una coppa, è nata questa passione che è la mia vita, cioè il ballo latino-americano.

Chi ti ha spinto a partecipare ad Amici? Era il tuo primo provino?

Circa tre anni fa, un amico di mio padre gli disse: “Hai visto in tv che la maestra Celentano sta cercando un bravo latinista? Perché non fai presentare ai casting Giovanni?”. Io naturalmente non avevo idea dell’importanza di ciò che stavo andando a fare, nel giro di qualche ora registrai un video di qualche minuto, scrissi qualche riga di presentazione e parlai dei titoli vinti. Fui convocato per tre audizioni a Roma fino ad arrivare alla prima puntata dello scorso anno nel 2022. Il primo tentativo, a settembre 2022, per una serie di motivi non andò a buon fine. Come aspiranti al banco di latino c’eravamo io, Mattia Zenzola, e un altro latinista. Nonostante la non assegnazione del banco, capii che potevo farcela.

Quindi dato che quando mi metto una cosa in testa non la lascio più finché non la ottengo, ho lavorato per un anno intero per raggiungere l’obiettivo sia dal punto di vista del fisico che studiando per avere maggior tecnica nel ballo. Volevo ottenere un banco nella scuola più bella, più importante e più prestigiosa d’Italia. Un’avvenuta terminata dopo 150 giorni che mi ha letteralmente svoltato e cambiato la vita.

Come è il tuo rapporto con Raimondo Todaro. Vi sentirete fuori dalla scuola?

Il rapporto con il mio insegnante? Lo dico veramente con il cuore: se sono quello che sono oggi, oltre al mio impegno e alla grinta che metto ogni giorno a lezione, lo devo soprattutto a lui. Lo ringrazio per aver creduto in me dall’inizio e per avermi portato avanti in questo magnifico percorso che senza la sua presenza non sarebbe stato uguale. Sotto il punto di vista delle lezioni in sala, fare lezione con lui non si ferma solo all’aspetto tecnico va molto oltre.

Con i suoi allievi instaura un rapporto umano e lavorativo molto forte. In questo percorso mi ha indirizzato e consigliato sulle cose che era meglio fare. Un grazie a lui non basterebbe perché mi ha letteralmente cambiato la vita. La pazienza che lui e i professionisti hanno avuto con me, è tantissima. Dato il rapporto che abbiamo instaurato nella scuola di Amici, sono sicuro che ci vedremo anche fuori per ricordare tutti quei momenti condivisi.

Volevo parlare anche del rapporto con Umberto e Francesca e ringraziarli perché sin dall’inizio, mi hanno sopportato e supportato con infinita pazienza e sono consapevole che non è facile. 

A proposito di rapporti umani creati nella scuola, hai stretto amicizia con Nicholas ma poi avete litigato. Ora avete fatto pace?

Abbiamo fatto pace. C’è stata alla base un’incomprensione da parte di entrambi. Tutto è partito quando abbiamo ricevuto un guanto di sfida da parte di Emanuel Lo sulle prese, compito più alla portata di Nicholas. Io preso dal momento, sono andato a parlare con il mio professore. Dato che vengo dal mondo della danza sportiva, e il ballo latino-americano rientra nella danza sportiva, parto dall’idea che fuori ci possiamo prendere un caffè, una pizza, quando vogliamo ma quando si entra in pista non guardiamo in faccia a nessuno. Non per cattiveria ma sale quella competitività che fuori viene completamente annullata. Abbiamo litigato perché istintivamente io avevo detto che gli avrei fatto fare una brutta figura durante il guanto, che poi era consapevole anche lui, come lo ero anche io, che non sarebbe stato così. Alla fine ha vinto lui la prova, come è giusto che sia.

Data questa incomprensione Nicholas non mi ha parlato per alcune settimane nonostante io avessi ammesso le mie colpe e di aver sbagliato. Dopo l’eliminazione, Nicholas mi ha lasciato una lettera in cui c’era scritto che mi avrebbe offerto un caffè nella sua città e poi mi ha scritto un messaggio in cui si scusava anche lui per aver risposto troppo istintivamente. E così si era ingigantita una situazione in realtà molto semplice da risolvere. Ora siamo come prima a livello di rapporto, forse è più forte di prima. Ci vedremo molto presto. È una lite diventata gigante ma non partiva da nulla di concreto, era una bambinata nata in un momento di rabbia.

Cosa ti viene in mente se ti nomino Maria De Filippi?

Maria De Filippi è il punto zenit della televisione italiana. Avere il suo consenso artistico e professionale significa moltissimo per me. Dentro la casetta Maria, è professionale e molto presente con noi ragazzi. Quando c’è un problema di qualsiasi tipo, c’è sempre, è una persona molto empatica, ci dà consigli e ci fa ragionare. È una bellissima persona. A livello professionale è ineccepibile, come lavora lei non ho mai visto nessuno.

Dove ti vedi tra un paio di anni? Qual è il tuo sogno?

Se chiudo gli occhi, tra un paio di anni, mi vedo a lavorare nel mondo dello spettacolo e contemporaneamente a studiare dizione, portamento e altri stili di ballo per essere ancora più completo. Sarà complicatissimo ma mi sento molto forte. Se non ci riuscissi ho comunque un piano B: sono già iscritto all’Università di Foggia dove ho passato qualche esame di economia e managment. Poi non ho continuato dato che sono entrato ad Amici. Spero ovviamente di diventare artisticamente più completo e che si realizzi il piano A in quanto credo molto nelle mie potenzialità. 

C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare?

Ho conosciuto per 5 mesi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Petit. Salvatore è un ragazzo di cui sono letteralmente ‘innamorato’, non me ne voglia Marisol, sia professionalmente che umanamente. Si è da subito percepita un’empatia straordinaria tra me e Petit. Ho ballato per lui la notte di Capodanno a Genova, con la diretta su Canale 5, ed è stata una delle esperienze, se non la più bella, della mia vita ed è stato fantastico. Con Petit spero, se lui vorrà, di lavorare a qualche suo concerto, live o spettacolo. Sicuramente ci sentiremo appena esce, ci prenderemo un caffè insieme così come ho fatto con Nicholas. Con Petit ho instaurato un rapporto fortissimo, si è visto anche il giorno in cui sono uscito, come ha reagito lui e come ho reagito io. Io non ho mai visto Petit piangere, o l’ho visto poche volte, e per me l’ha fatto. In quel momento mi sono reso conto di quanto era forte il nostro rapporto.

Un’altra bella esperienza vissuta nella scuola di Amici che non posso non ricordare è quando ho ballato per Annalisa, lì è stato sognare ad occhi aperti. 

Chi vincerà secondo te Amici23?

Dire a primo impatto chi vincerà il programma è molto difficile per me. Avendo vissuto per mesi con i ragazzi in casetta, avendo ascoltato e conosciuto il talento di ognuno di loro. Tra noi si è instaurato un rapporto che va oltre la competizione. Naturalmente ci sono delle amicizie più grandi di altre, come quella con Petit, Nico e altri. Io spero vinca il migliore.

Quali consigli daresti a chi sta pensando di partecipare ad Amici il prossimo anno?

Non mi sento sinceramente di dare consigli perché credo di averne io stesso bisogno. Tuttavia dico loro di studiare. Ma il consiglio più sentito, da ragazzo che ha già vissuto sei mesi in casetta, è questo: avere la passione, la grinta, seguire i consigli ma non farsi influenzare da nessuno.

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