Gerry Scotti: “I miei genitori sono morti in un giorno, nonostante i miei soldi non ho potuto fare nulla”

gerry scotti

Gerry Scotti si confessa e si apre ai microfoni di “Muschio selvaggio”, il podcast di Fedez e da Luis Sal. Il conduttore si è lasciato andare ad aneddoti divertenti e ad altri molto toccanti, come quello legato ai suoi genitori.

Gerry Scotti a “Muschio selvaggio” con Fedez

Un episodio molto interessante, ricco di spunti quello di “Muschio selvaggio” che ha visto protagonista e ospite Gerry Scotti. Nell’ormai noto podcast condotto da Fedez e dal cantante Luis Sal, si susseguono diversi ospiti che in interviste di circa un’ora raccontano il loro passato e aneddoti sempre molto interessanti. Nell’episodio 94 è toccato proprio allo zio Gerry, che ha sposato questo format giovane e fresco ed è subito entrato nel mood scanzonato e leggero del programma.

Molto divertenti ad esempio gli aneddoti legati alla sua famosissima caduta (con sfondamento) sul bancone di “Striscia la notizia”, un episodio concordato per metà, perché le conseguenze non erano previste: Non mi avevano detto quanto si sarebbe sfondato, forse non hanno fatto bene i calcoli del mio quintale da un metro e mezzo a cadere…”. Dopo quell’incidente il menisco già malandato di Gerry ha dovuto subire addirittura un intervento chirurgico, come lui stesso ha raccontato: Antonio Ricci lo sa, è stato molto importante nella mia vita però mi deve un ginocchio, ha scherzato il conduttore.

Gerry Scotti e la morte dei genitori

Gerry però è una persona molto divertente e al contempo estremamente profonda e riflessiva. Non sono mancati infatti dei racconti meno scherzosi, anzi emozionanti legati alla sua infanzia umile e alla sua carriera fino alla morte dei genitori. Tutto è nato da una domanda posta da Luis Sal: “Lei voleva esser milionario?”, alla quale Gerry ha risposto dapprima scherzando e poi si è fatto serio per lasciare spazio a racconti più intimi.

Ero nipote di un contadino e un panettiere, e poi figlio di uno che ha deciso di fare poi un lavoro diverso, mio papà era operaio. Come tutta quella generazione cresciuta nella periferia milanese degli anni ’60 e ’70, un posto di lavoro sicuro, una macchinetta discreta e una casa popolare era già il sogno della nostra vita. Vieni a dire a me se pensavo di poter immaginare di diventare non milionario, ma benestante come un calciatore di Serie B? Vabbè, di Serie A…”, ha raccontato Gerry mentre Fedez scherzava con lui che, da modesto qual è, non voleva ammettere la ricchezza accumulata negli anni.

Poi però c’è spazio per una riflessione seria: “Ho anche imparato strada facendo che poi i soldi fanno tantissimo e ti sistemano mille cose ma non ti comprano ciò che tu desideri. Nello stesso giorno ho perso mio papà e mia mamma, uno se n’è andato di notte, l’altro di giorno. Nonostante io ai tempi fossi già Gerry Scotti, più che benestante, io per loro non ho potuto fare niente. Questo è una forma di rimorso che mi resta addosso e che mi fa capire che il valore del denaro è quando tu possiedi loro e non loro a possedere te”, ha raccontato Gerry con la voce commossa. Qui di seguito vi lasciamo la puntata integrale con tutti i racconti di Gerry Scotti e ve la consigliamo, perché è davvero ricca e interessante.

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