Gerry Scotti e il Covid: “Sembrava di essere in un film di fantascienza”

gerry scotti

Solo qualche giorno fa la notizia che ha rallegrato i fan. Gerry Scotti dopo più di 10 giorni di battaglia contro il Covid è tornato a casa, felice e sorridente, ma con qualche chilo in meno, tra le braccia della sua famiglia. Il peggio è passato, l’incubo è finito, ma per il conduttore quei giorni carichi di paura e tensione non sono stati affatto facili. E ora, in una lunga intervista che ha rilasciato a Il Corriere della Sera, Gerry Scotti racconta l’esperienza che ha vissuto. Dalla prima febbre alla corsa precauzionale in ospedale: “Era come se stessi vivendo in un film di fantascienza”.

Gerry Scotti e il racconto della sua battaglia contro il virus

E il racconto di Gerry Scotti è dettagliato, fin troppo dettagliato. Fa emergere una situazione molto più drammatica di quella che sembra, in cui nessun farmaco pare essere necessario per fronteggiare il virus. Solo la forza di volontà e il vaccino, fino ora, vincente. “Tutto è iniziato con una febbre, poi stanchezza e colpi di tosse. Credevo che passasse tutto in una settimana ma non è così”, rivela. “Quando mi hanno detto che dovevo ricoverarmi mi sono messo paura. Lì, in ospedale vedevo solo persone immobili, intubate, come in quei film di fantascienza“.

E da quel che sembra, come racconta Gerry Scotti, grazie al suo istinto di sopravvivenza, è riuscito a restare a galla e non soccombere al virus. “Ti viene l’istinto di piangerti addosso. Questa malattia è subdola. Puoi stare due tre giorni solo con una semplice febbre ma tutto può cambiare in un attimo. Sapevo però di essere uno dei pochi fortunati“, ammette. “Mi hanno fatto indossare un casco salvifico. Era l’ultimo step indolore prima della terapia intensiva”.

Tanta paura per Gerry Scotti

Gerry Scotti infatti scioglie tutti i dubbi sul suo ricovero, rivelando di non essere mai finito in terapia intensiva ma di aver vissuto comunque un’esperienza in bilico. “Al secondo controllo mi è stato consigliato di restare lì perché avevo alcuni parametri sballati“, racconta. “Ero già nell’unità di terapia intensiva e lì non c’è nessun rinfresco. Quando si apre una porta da lì vedi tutto. E quello che si vede in tv è tutto vero. In quei momenti che ho avuto paura ma per fortuna ho avuto tanta solidarietà“. Un momento che è stato vissuto come se fosse l’ultimo, ma per fortuna Gerry Scotti ora può tirare un respiro di sollievo.

Sono rimasto colpito dall’affetto ricevuto“, aggiunge sul finire del suo flusso di coscienza. “Mi ha colpito molto l’affetto di tutti gli addetti ai lavori” conclude. La convalescenza sarà lunga, ma in molti sperano di rivedere il conduttore in tv.

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