Fortunato Cerlino: da boss in ‘Gomorra’ a poliziotto ne “I Falchi”

Gomorra
Set del film "Falchi" di Toni D'Angelo. Nella foto Fortunato Cerlino. foto di Gianni Fiorito Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d'autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito.

Parrebbe un controsenso, ma presto vedremo l’interprete di Don Pietro Savastano calarsi nei panni di un poliziotto!

Sì, lo so: nell’immaginario collettivo, Fortunato Cerlino è e resterà lo spietato boss della Camorra.

Lo stesso che, con la sua intepretazione nella serie tv Gomorra, ha conquistato migliaia di telespettatori.

Eppure, nei prossimi mesi lo riscopriremo nei panni di un personaggio schierato ‘dall’altra parte della barricata’: quella della polizia!

Scopriamo a cosa dobbiamo prepararci.

Un po’ di storia sui veri Falchi

Storicamente, la 5ª Sezione della Squadra Mobile della Polizia denominata “i Falchi” venne fondata a Catania nel 1974 dal Questore Emanuele De Francesco.

Obiettivo di tale squadra era (ed è) la repressione dei crimini di strada: non è un caso, infatti, se il soprannome attribuitole è stato quello di Squadra Antiscippo.

Con il passare degli anni ed a partire dal 2008 in particolare, una costola della 5ª Sezione della Squadra Mobile si è specializzata nella repressione della “criminalità diffusa”.

Gli agenti di questa sottosezione della Polizia operano in abiti civili ed in coppia, a bordo di normali motoveicoli non caratterizzati dai classici colori di istituto.

Attualmente le città dove tale servizio porta ottimi risultati sia in termini di repressione che di prevenzione sono Palermo, Bari, Taranto, Roma, Milano e Napoli.

L’utilizzo di motoveicoli, specialmente nel capoluogo campano, è la vera arma nei confronti della criminalità predatoria, dati gli intrecciati dedali di vicoli che caratterizzano la città partenopea.

“I Falchi”, la trasposizione cinematografica

Il film, ispiratosi al lavoro degli agenti di questa sezione sotto copertura della Polizia, è stato girato in Campania dal regista Toni D’Angelo.

Quest’ultimo, figlio del cantante Nino, ha già mostrato un indubbio talento nonostante la sua giovane età (37 anni).

Suo, infatti, il successo del torbido noir «L’innocenza di Clara».

Non attendetevi la classica lotta tra il bene ed il male!

“Falchi” sarà un film italiano indipendente progettato per declinare in modo sorprendente i cortocircuiti tra genere e autorialità.

Le riprese

Girato interamente per le strade ed i vicoli di Napoli e Caserta dalla scorsa primavera, “I Falchi” sarà un vero e proprio gangster-movie.

La popolazione campana ha accolto calorosamente non solo il regista ma anche e soprattutto l’iconico all’ex boss della famiglia Savastano.

«Io, però, considero un privilegio tutto quest’affetto. –  spiega l’attore napoletano – A volte è un po’ difficile far capire al pubblico i miei cambi di personaggio. Sono un attore: posso interpretare sia il boss di Gomorra che un poliziotto dei Falchi. Ma a Napoli, si sa, il pubblico è tuo fratello, è qualcuno di famiglia».

I personaggi

Cerlino interpreterà Peppe, un personaggio positivo ma al tempo stesso complesso e contraddittorio.

L’altro protagonista del film è Michele Riondino (protagonista de “Il giovane Montalbano“). Il suo personaggio sarà quello di Francesco, un agente giovane ed impulsivo con problemi psichici e di droga.

Nel cast anche gradi attori come:

  • Pippo Delbono, che interpreterà il capo della polizia Marino;
  • Stefania Sandrelli nei panni di Donna Arianna.

L’uscita di questo film è attesa per i prossimi mesi.

Al momento, purtroppo, non siamo ancora in grado di fornirvi una data certa.

C’è chi parla della primavera 2017 e chi, invece, ipotizza l’uscita del film addirittura per il mese corrente.

Continuate a seguire la Super Guida Tv per scoprire nuove curiosità circa questo gangster movie di cui vi lascio il servizio del Tg Campania:

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