Festival di Sanremo 2023, le pagelle sulle canzoni: Grignani commuove, Mengoni e Ultimo da podio, Mara Sattei sorpresa

Sanremo 2023

Il Festival di Sanremo è alle porte. Noi di SuperGuida TV abbiamo ascoltato in anteprima i 28 brani in gara. Nelle canzoni vince l’amore. Si parla soprattutto di amori finiti, di delusioni che spezzano il cuore, di ferite difficili da rimarginare. Non mancano poi le hit ballabili che, con l’arrivo dell’estate, si trasformeranno puntualmente in tormentoni estivi. La prima impressione è decisamente positiva. Andiamo a vedere nel dettaglio le pagelle dopo l’ascolto dei pezzi.

Le pagelle delle canzoni del Festival di Sanremo 2023

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato – voto: 7,5

Il palco dell’Ariston sarà la sua occasione di riscatto. Dopo anni bui, l’artista si presenta a Sanremo con un brano intimo e autobiografico in cui parla del rapporto complicato con suo padre. Dalle prime note, il brano sa regalare emozioni. Per Grignani si presenta un’occasione da non sprecare. Da podio? Forse. Quando nella canzone dice “la vita chiede i conti al passato” sembra che gli stia realmente mancando il fiato.

Colapesce e Di Martino – Splash – voto: 6

Scordatevi Musica leggerissima. Il brano in gara quest’anno è distante dal tormentone che ha portato alla ribalta il duo musicale nel 2021. Splash ha un bel ritmo ed è orecchiabile: “Campi sconfinati che si arrendono alla sera”. Brano da cantare sotto l’ombrellone in riva al mare. Ispirazione Lucio Battisti dei primi anni Settanta. Successo radiofonico assicurato.

Articolo 31- Un viaggio – voto: 6 

La reunion di J-Ax e Dj Jad promette bene. Il brano è fortemente autobiografico e racconta la storia di due amici che hanno attraversato alti e bassi, dagli esordi nei quartieri di periferia all’olimpo della musica. Operazione nostalgia.

gIANMARIA – Mostro – Voto: 6

Un brano ben ritmato che però non convince fino in fondo (il corsivo non aiuta). Il vincitore di Sanremo Giovani affronta però un tema importante, quello dell’incomunicabilità. Il ritornello entra in testa e non va più via: “Ma che ti sembro un mostro? Guarda che sono a posto”. 

Anna Oxa – Sali – Voto: 6

E’ uno dei ritorni più attesi. Anna Oxa torna al Festival di Sanremo a 12 anni di distanza dall’ultima partecipazione con un brano simile ad una preghiera. Ad un primo ascolto ciò che emerge è la voce inconfondibile della Oxa che regala un’intensa interpretazione. Il testo scritto con Francesco Bianconi e Kaballà è elegante ma non coinvolge. Da riascoltare.

Mr Rain – Supereroi – voto: 6,5

Brano intenso con un ritornello che entra in testa. Il cantante affronta il delicato tema della depressione: “Se avrai paura stringimi le mani / perché siamo invincibili vicini”. Ci insegna che l’unione fa la forza.

Rosa Chemical – Made in Italy – voto: 7

La rivelazione del Festival. Senza alcun dubbio Made in Italy diventerà uno dei nuovi tormentoni estivi. Rosa Chemical stuzzica e provoca: “Ti piace/ che sono perverso e non mi giudichi/ se metterò il rossetto/ in ufficio lunedì/ Da due passiamo a tre/ più siamo meglio è”. In una parola? Magnetica.

Giorgia – Parole dette male – voto: 8

Ballad romantica in cui l’artista parla di un amore finito: “Ricordo le ultime parole, quelle dette male, maledette”. Giorgia canta senza strafare. L’inizio del brano ci riporta alla mente lo stile di Whitney Houston. Un brano che punta dritto al podio.

LDA – Se poi domani – voto: 7

Un brano che piacerà molto ai teenagers. Smielata quanto basta, potrebbe diventare la colonna sonora di un film romantico. LDA coinvolge, appassiona e fa scendere una lacrimuccia: “Oh oh dammi le mani/ ma solo se tu rimani/ sai penso a te”. Per animi sensibili.

Lazza – Cenere – voto: 6

Autotune a gogo e elettronica. “Aiutami a sparire come cenere”…e infatti sparisce. Ritornello pop e strofe urban per un testo dimenticabile. Il rapper racconta la fine di una storia d’amore e si serve del talento di Dardust e Davide Petrella. Si poteva fare di più.

Ariete – Mare di guai – voto: 6

L’artista parla di un amore lesbo. Melodia pop in cui si avverte il tocco di Calcutta. “Tu eri più bella di me”, canta nel primo verso. L’artista non ha mai nascosto la sua omosessualità. Il brano non spicca per originalità.

Sethu – Cause perse – voto: 6

Pezzo orecchiabile. Testo autobiografico in cui molti giovani si riconosceranno: “Forse sono solo sadico e ho una testa di merda / ma qua fuori è una guerra”. Il cantante parla di un rapporto complicato con i propri genitori. Da riascoltare. L’esibizione dal vivo potrebbe riservare delle sorprese.

Tananai – Tango- Voto: 7,5

Una struggente ballad sentimentale che ci farà dimenticare il Tananai di Sesso occasionale: “Amore tra le palazzine a fuoco/ la tua voce riconosco/ noi non siamo come loro”. Si parla di un amore finito. Potrebbe spuntare sul podio grazie al televoto.

Levante – Vivo – voto: 6

L’artista, diventata mamma da poco, sdogana il tabù dell’autoerotismo: “Vivo per la mia liberazione / vivo un sogno erotico / la gioia del mio corpo è un atto magico”. Nel brano si fa riferimento alla riscoperta del sesso dopo il parto. Un testo che potrebbe accendere il dibattito tra le donne.

Leo Gassmann – Terzo cuore – voto: 7,5

Brano coinvolgente in cui si sente il guizzo di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Ballad romantica, dolce, che coinvolge al primo ascolto: “So che hai riso quando ho detto che io ho/ tre cuori dentro al petto/ ma ora no/ Non so quale inseguirò”. Testo interessante.

Modà – Lasciami – Voto: 6

Un brano sulla depressione in cui si sente l’impronta sonora del gruppo. Inciso orecchiabile: “Lasciami… ma regalami un giorno…/ Lasciami… quando poi farà buio e vai via di nascosto” Al primo ascolto il brano non convince.

Marco Mengoni – Due vite – voto: 8,5

E’ il favorito per la vittoria, senza se e senza ma. Mengoni si conferma un artista di immenso talento. Il cantante centra l’obiettivo proponendo una ballad romantica. Una frase del brano, “dovrei telefonarti , dirti le cose che sento, ma ho finito le scuse e non ho più difese”.

Shari – Egoista – voto: 6

Pezzo ritmato e orecchiabile, un mix tra pop, urban e rap. Una dichiarazione d’amore verso se stessi: “Ci fossi tu qua con me/ Mi sentirei un po’ meno egoista/ Mentre stappo sta birra che sa di the”. 

Paola e Chiara – Furore – voto: 7,5

Altro grande ritorno sul palco dell’Ariston. Paola e Chiara portano un brano orecchiabile che ricorda molto le loro hit di successo: “In questa notte di sole/ furore, furore/ amarsi e fare rumore/ nel mio respiro tu”.  Pezzo coinvolgente e fresco. In radio sarà un trionfo.

Cugini di Campagna – Lettera 22 – voto: 6

Dopo 53 anni di carriera, i Cugini di Campagna ci riprovano ancora. Il brano, scritto dalla rappresentante di Lista, ha un ritornello orecchiabile: “Io non sono altro che una storia che non sa finire”. Chi pensava ad un ritorno trash dovrà ricredersi. Fanno sul serio.

Olly – Polvere – voto: 6

Pezzo dance con autotune: “Facciamo un giro fino a che non ci si bagnerà il cuore”. Olly ha strappato il pass da Sanremo Giovani per l’accesso ai big e forse non sa spiegarsi neanche lui il miracolo.

Ultimo – Alba – voto: 8,5

Ultimo incanta. Il brano è emozionante e farà commuovere in un crescendo finale che dimostra la grande abilità interpretativa del cantante. Ultimo ha la vittoria in tasca(e questa volta Mahmood non potrà guastare i piani). Una frase del brano: “Ho ascoltato i miei silenzi ho avuto i brividi, perché dentro un mio respiro sei tu che abiti”

Madame – Il bene nel male – voto: 6,5

L’artista parla di una prostituta che si innamora di un suo cliente. Brano ballabile con un ritornello che si pianta in testa grazie all’uso ossessivo delle parole bene e male: “Amore, tu sei/ Sei l’errore piu cattivo che ho commesso nella vita/ Amore, tu sei/ Sei lo sbaglio più fatale che ho commesso nella vita”. 

Will – Stupido – voto: 6

Brano semplice e orecchiabile. Il giovane artista strizza l’occhio a Tik Tok: “Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima / ma non riesco a voltare pagina”. Noi invece ascoltando il pezzo l’abbiamo subito voltata.

Mara Sattei – Duemilaminuti – voto: 8

Ballad intensa, introspettiva, emozionante. Il testo, scritto da Damiano David dei Maneskin, è un pezzo che coinvolge al primo ascolto: “Ma dimmi se c’è stato amore tra quelle parole/ e poi dammi duemila minuti anzi duemila ore”. Mara Sattei si lancia in un’interpretazione da brividi. E’ la vera sorpresa del Festival.

Collazio – Non mi va – voto: 6,5

Brano coinvolgente e allegro. L’evoluzione melodica è interessante ma non spacca: “Resta qui un’altra notte con me / io sto male male male”. Forse potrebbero giocarsela sul palco dell’Ariston.

Coma Cose – L’addio – voto: 6

Si parla di un amore in crisi. California e Fausto raccontano di un sentimento arrivato ad un punto morto in cui si leggono sentimenti contrastanti: “Sparirò ma promettimi che potrò sempre ritornare da te”. Ancora una volta i Coma Cose fanno centro anche se ci si aspettava qualcosa in più.

Elodie – Due – voto: 7

Brano che farà esplodere l’Ariston. Elodie parla di un amore finito male: “Sapessi dirti basta/ ma il cuore danza/ per me le cose sono due/ lacrime mie o lacrime tue”. Successo radiofonico.

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