Exodus – Dei e re: Opinioni e recensione del film

Una scena del film

Exodus -Dei e re è un film del 2014 di genere Avventura/Biblico diretto da Ridley Scott, con protagonisti Christian Bale, Joel Edgerton, John Turturro, Aaron Paul, Ben Mendelsohn, María Valverde, Sigourney Weaver, Indira Varma, Ben Kingsley. Il film ha una durata di circa 150 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film Exodus – Dei e re

Nel 1300 a.C. Mosè è sopravvissuto alla persecuzione voluta dal faraone ed è diventato un fidato generale nonché membro della famiglia reale egiziana. L’uomo si attira le gelosie del fratellastro Ramses, figlio di Seti, in quanto il genitore lo ritiene superiore per qualità e coraggio e allo stesso modo viene considerato dal popolo.

Quando la guerra contro il popolo ittita è alle porte, il faraone chiede alla sacerdotessa di darle una premonizione sull’esito del conflitto e la profezia sostiene che un leader (che potrebbe essere sia Mosè che Ramses) sarà salvato e che un giorno il salvatore di questi guiderà le genti.

Nel corso degli scontri proprio Mosè salva la vita al fratellastro e in seguito viene mandato nella città di Pitom dove assiste alle orribili condizioni in cui vengono trattati gli schiavi di origine ebrea. Quando gli viene rivelato che egli stesso è di discendenza giudea, il protagonista è restio a credervi e torna a casa dove, poco dopo, Ramses succede al deceduto padre sul trono.

Il nuovo sovrano decide di esiliare Mosè dopo aver scoperto delle sue reali origini e questi inizia così un viaggio nel deserto per condurre una vita da pastore, ma il destino che lo aspetta è ben altro e le apparizioni di un Dio bambino gli indicheranno il percorso da seguire.

La recensione del Film Exodus – Dei e re

Ridley Scott si avvicina al racconto biblico dell’esodo con un’ottica fantastica, contaminando con vagiti visionari l’epica storia vedente per protagonista Mosè. Ma rispetto ad altre opere in costume da lui girate come I duellanti (1977), Il gladiatore (2000), Le crociate – Kingdom of Heaven (2005) e Robin Hood (2010) il regista britannico in quest’occasione appare impreparato e non riesce a gestire con il necessario equilibrio le varie fasi della narrazione.

La messa in scena offre indubbiamente sequenze di grande cinema, concentrate soprattutto nella parte finale e inerenti la diffusione delle note piaghe e la divisione del Mar Rosso, quest’ultimo il passaggio più esteticamente ispirato delle due ore e mezza di visione, ma Exodus – Dei e re paga le incertezze a livello narrativo e non riesce a costruire caratteri credibili che si muovano all’interno di un contesto più ragionato.

Il peplum in versione kolossal incontra il disaster-movie e in questa tonitruanza si respira una parziale mancanza di idee, quasi che l’affidarsi alla maestosità degli effetti speciali serva a nascondere diverse falle nell’intreccio: se l’intrattenimento a tema ne esce quindi trionfante, a mancare è quel senso di epica che una vicenda di tal risma avrebbe dovuto esprimere con maggior vigore nelle mani di un cineasta abituato sin da inizio carriera a generare genuino e sanguigno pathos.

Il cast delle grandi occasioni, con Christian Bale e Joel Edgerton nei ruoli principali da antagonisti e uno stuolo di guest-star (John Turturro, Ben Kingsley e Sigourney Weaver tra i tanti) in ruoli secondari compensano con il mestiere caratterizzazioni non sempre calibrate alla perfezione, e donano ulteriore verve ad un film che, pur meritando di esser visto, palesa l’impressione di un’occasione mancata, o almeno centrata solo a metà.

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