“Esterno Notte”, Intervista a Fabrizio Gifuni: “Mi sono commosso pensando alla solitudine di Aldo Moro”

Fabrizio Gifuni

Andrà in onda il 14, 15 e 17 novembre in prima visione su Raiuno la serie “Esterno Notte” del regista Marco Bellocchio che dopo il film Buongiorno Notte ha deciso di tornare a raccontare una pagina drammatica della storia del nostro Paese con uno sguardo originale. La serie affronta il racconto dei tragici giorni del rapimento di Aldo Moro, visti attraverso i molteplici punti di vista dei personaggi che di quella tragedia furono protagonisti e vittime. Acclamato ai Festival di Cannes, New York e Londra, fresco vincitore del Critics Award for Best International Film all’International Film Festival di San Paolo (Brasile), “Esterno Notte” sarà premiato agli EFA – European Film Awards, gli Oscar europei, con l’Award for Innovative Storytelling a Marco Bellocchio. Il regista ha “assoldato” nel cast nomi importanti del cinema italiano che hanno regalato interpretazioni memorabili. Tra queste quella di Fabrizio Gifuni che veste i panni di Aldo Moro.

Intervista a Fabrizio Gifuni

Noi di SuperGuida TV abbiamo videointervistato in esclusiva Fabrizio Gifuni. L’attore aveva interpretato il Presidente del Consiglio nel film Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana oltre a portarlo anche in teatro. Quale immagine di Aldo Moro ci restituisce la serie tv Esterno Notte? Fabrizio Gifuni dichiara: “L’Aldo Moro che avevo avuto la possibilità di esplorare grazie a Marco Tullio Giordana era più giovane di dieci anni. In quel caso era Ministro degli Esteri e aveva un ruolo collaterale rispetto alle vicenda politiche. Il Moro che si racconta in Esterno Notte è quello degli ultimi 55 giorni. E’ il Moro, Presidente della Democrazia Cristiana che si trova all’interno di una tempesta perfetta, drammatica. Aldo Moro è un uomo incredibilmente solo che si sente offeso e abbandonato da quelli che lui definisce ex amici. Credo che la bellezza e la profondità di questo racconto affondi nella capacità di Marco di raccontare i vari stati d’animo di questi personaggi”.

La serie tv focalizza lo sguardo anche sul privato di Aldo Moro. Il Presidente della Democrazia Cristiana era particolarmente legato alla sua famiglia e in particolare a suo nipote. Chiediamo allora a Gifuni quale aspetto più l’abbia colpito di Aldo Moro uomo: “Quello che mi ha commosso è la profonda solitudine a cui Moro fu costretto. Intorno a lui si era creata una cortina terribile che lui stesso definì un irridente silenzio. Aldo Moro è costretto ad aprire la sua mente a riflessioni, suggestioni in una sorta di ripensamento della sua vicenda”.

In conclusione, chiediamo a Fabrizio Gifuni se ci sia una personalità politica contemporanea che gli piacerebbe interpretare in futuro. L’attore risponde: “Penso di aver già dato abbastanza. Sono sempre felice di incontrare personaggi com’è stato per Pippo Fava, Franco Basaglia e De Gasperi. L’importante però è chi racconta queste storie. In una storia come questa la differenza la fa Marco Bellocchio”.

Intervista video a Fabrizio Gifuni

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