Ermal Meta, il monologo a Le Iene: lo sbarco in Italia con la madre grazie “a due atti di gentilezza” | Video Mediaset

Ermal Meta a Le Iene Show è stato protagonista di un monologo molto profondo in cui ha raccontato il suo sbarco in Italia con la madre. A bordo di un barcone sono arrivati in Italia dopo tanto dolore e sofferenza, ma il loro ingresso stava per essere vietato per un passaporto falso. La gentilezza di due uomini, due sconosciuti, ha permesso loro di passare i controlli cambiando le loro vite.

“Quella donna non si fidava di nessuno. Un giorno, per strada, uno sconosciuto la avvicina e le dice che ha sentito delle cose, cose orribili che stanno per succederle. Lei si spaventa, ma gli crede. Del resto ad una donna senza marito a quei tempi poteva accadere di tutto” – inizia così il racconto del cantautore albanese a Le Iene che ricostruisce quanto successo alla mamma prima di partire per l’Italia.

Lo sconosciuto le consiglia di andare via, ma lei non sa come fare. Lui si offre di pagare di tasca sua un passaporto straniero, tedesco. Non vuole niente in cambio. Le chiede solo delle fototessere. Quando lei gli domanda perché la sta aiutando, lui le risponde che non lo fa solo per lei, ma anche per i suoi figli. Andare alla polizia è inutile e lo sa fin troppo bene.

Ermal Meta, l’arrivo in Italia con la madre: il racconto a Le Iene

Alla fine quell’uomo mantiene la promessa consegnando alla donna i passaporti che avrebbero consentito alla famiglia di Ermal Meta di poter entrare in Italia alla ricerca di un futuro migliore. Prosegue così il racconto del cantautore:

Il giorno seguente la donna scatta delle foto e gliele porta. Lui va da un falsario e una settimana dopo il passaporto è pronto. Lo sconosciuto le augura buona fortuna. Non si vedranno più. La donna lascia i figli con sua madre e va a prendere il traghetto che spera possa condurla verso una vita sconosciuta, ma gentile, come quell’uomo. Passa i controlli della polizia albanese senza difficoltà e così, intorno alle 7.00 della mattina seguente la nave su cui si trova entra nel porto di Brindisi.

Lo sbarco in Italia non è semplice visto che, durante la fase di controllo dei passaporti, un ufficiale si rende conto che i documenti della famiglia di Ermal sono falsi. “Prima dello sbarco, ogni passaporto viene controllato meticolosamente. Un ufficiale afferra quello della donna e le lancia un’occhiata prima di sparire dietro una porta. Sembra aver già capito. Torna indietro dopo un po’ e la chiama in disparte. ‘Questo passaporto è falso, lo sa vero?’ le dice a bassa voce. ‘Sì, lo so’, ammette lei. ‘Non posso farla passare, devo rimandarla indietro‘” racconta il cantante.

La madre scoppia a piangere e mostra all’ufficiale una foto dei suoi tre figli implorandolo di lasciarla passare:

Questi sono i miei tre figli. Se torno indietro non ci sarà un futuro per loro.” gli dice. Lui indugia ancora, scrutandola, mentre la donna prega. Di colpo lui apre il passaporto e lo timbra prima di ridarglielo. È libera di andare. Lei vorrebbe abbracciarlo, ma non può.

Alla fine l’ufficiale la lascia passare dicendole “Vada via, e buona fortuna!” regalandole una possibilità. La possibilità di un futuro migliore per se e i suoi amati figli. Il cantautore visibilmente emozionato conclude il suo monologo: ”

Vada via, e buona fortuna! le dice l’ufficiale indicandole la porta verso il suo futuro incerto, ma tutto da scrivere. Non si vedranno più. Due atti di gentilezza salvarono quattro vite. Tra quelle vite c’era anche la mia. Siate gentili. Potreste salvare qualcuno.

Ecco il video Mediaset del monologo di Ermal Meta a Le Iene.

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