Doc nelle tue mani 2: Gianmarco Saurino spiega la morte di Covid di Lazzarini

L'attore gianmarco saurino

Doc nelle tue mani, la seconda stagione del medical drama di Rai 1, ha fatto il pieno di ascolti con oltre 7 milioni di telespettatori. I primi due episodi sono stati ricchi di pathos e hanno colpito il pubblico, soprattutto con la morte di uno dei protagonisti più amati.

Doc nelle tue mani 2: Gianmarco Saurino dice addio al Dottor Lazzarini

Il ruolo dell’affascinante Dottor Lorenzo Lazzarini, interpretato da Gianmarco Saurino, è stato amato inizialmente per il suo sex appeal e poi, per la capacità di saper amare e soffrire per amore. La storia d’amore con Giulia Giordano, interpretata da Matilde Gioli, sembra decollare nel primo episodio con la notizia della maternità ma il Covid entra nell’Ospedale Ambrosiano e non fa sconti. Lazzarini è il paziente zero e non ce la fa. Molti passaggi sono ancora oscuri e saranno chiariti nel corso delle puntate di Doc nelle tue mani 2.

“Questo era il momento giusto per me, e anche per Lorenzo. Nella prima stagione questo personaggio ha raccontato tante cose, la mia paura era di sedimentarle troppo. A cominciare dai rapporti d’amore. La prima puntata della seconda stagione è meravigliosa. Tra Lorenzo e Giulia scoppia tutto, è una roba gigantesca. E per me è la degna conclusione della loro storia. Non avrei voluto vederli andare avanti con i soliti tira e molla. Questa prima puntata così meravigliosamente dolce e bellissima è il finale perfetto”.

Le parole di Gianmarco Saurino per l’uscita di scena da Doc nelle tue mani 2

Gianmarco Saurino ha deciso di abbandonare Doc nelle tue mani per crescere come attore e, per quanto dispiacere possa esserci, forse è la scelta giusta. A Rolling Stone e in un post apparso sul suo profilo Instagram, ha spiegato con queste parole l’addio al Dottor Lorenzo Lazzarini: “Avevo un bisogno effettivo di dare una svolta al mio percorso di carriera, dopo tanti anni di fiction Rai e dopo tanti anni con Lux Vide. Conoscevano questa mia esigenza e hanno trovato un espediente narrativo per sfruttarla”.

Prosegue, poi, raccontando come la morte del suo ruolo sia un omaggio ai medici di tutt’Italia: “La sua morte è il nostro piccolo omaggio a una categoria, quella degli operatori sanitari, che è stata tra le più colpite nei due anni di pandemia. Lorenzo e tutto lo spazio dedicato al Covid in questa seconda stagione sono l’omaggio ai medici che due anni fa applaudivamo sui balconi, e che oggi sembrano parte di un complotto interplanetario. È stato molto strano girare una serie sul Covid mentre fuori il Covid c’era ancora. È come quando al cinema o a teatro racconti una storia d’amore che finisce e nella tua vita c’è una storia che sta finendo per davvero. È una cosa un po’ schizofrenica. E la cosa ancora più strana è che più questa stagione di DOC va avanti, più si prova a trovare una soluzione, soprattutto agli effetti psicologici che ha lasciato la pandemia”.

L’attore foggiano, molto impegnato tra teatro e cinema, è pronto per affrontare altri ruoli e altre sfide. Il pubblico lo perdonerà di sicuro, attendendolo in altre serie tv.

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