Changeling – Opinioni e recensione del film

Changeling film

Changeling è un film del 2008 di genere Drammatico/Thriller diretto da Clint Eastwood, con protagonisti Angelina Jolie, Jeffrey Donovan, Jason Butler Harner, John Malkovich, Michael Kelly, Amy Ryan. La pellicola ha una durata di circa 142 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.

La Trama del film Changeling

A Los Angeles, nel 1928, Christine Collins è una madre single che fa ritorno a casa, in un quartiere periferico della città, e scopre che il figlio di nove anni, Walter, è scomparso. Il reverendo Gustav Briegleb pubblicizza il caso e accusa la polizia cittadina di incompetenza e corruzione.

Cinque mesi dopo le autorità informano la donna che il bambino è stato ritrovato in vita: pensando che la risoluzione del caso abbia un impatto positivo sulla gente, la polizia organizza un evento pubblico nel quale il fanciullo scomparso venga riconsegnato alla madre. Nella riunione il piccolo sostiene di essere Walter, ma la madre non lo riconosce come suo figlio.

Il capitano J. J. Jones insiste che il bambino sia Walter e fa pressioni su Christine affinché essa lo conduca a casa con sé su prove certe. Quando la protagonista fa notare all’ufficiale le differenze tra suo figlio e quello “spacciato” per esso, Jones organizza una visita medica per visitarla. L’obiettivo delle forze dell’ordine, desiderose di far buona impressione sull’opinione pubblica, è quello di screditarla e arrivano addirittura ad internarla in manicomio.

L’unico ad aiutare Christine nella sua crociata per la verità sarà proprio il reverendo Briegleb, desideroso di far uscire allo scoperto il marciume che dilaga nel dipartimento.

La recensione del film Changeling

A due anni dallo splendido dittico bellico formato dai complementari Flags of Our Fathers (2006) e Lettere da Iwo Jima (2006), Clint Eastwood torna dietro la macchina da presa per adattare un caso di cronaca realmente accaduto nella città degli angeli alla fine degli anni ’20.

Changeling è un melodramma in piena regola che si fa forza proprio della sua struggente intensità emotiva, intrisa in una vicenda paradossale che qui rivive magnificamente in un’impeccabile ricostruzione d’epoca e non nasconde i lati più cupi e crudeli vissuti da questa donna costretta a lottare contro tutto e tutti pur di ottenere giustizia.

Il film si prende i suoi tempi e scava con la corretta incisività nei caratteri dei rispettivi personaggi, aiutato in questo da un cast d’eccezione in cui splende una superlativa Angelina Jolie, capace di sfumare il suo alter-ego con una diversità di toni e di creare un saldo legame empatico col pubblico, portato a soffrire con lei nelle fasi più psicologicamente estreme del racconto.

Le due ore e venti di visione non si sentono assolutamente, per via di un ritmo calibrato che sa come gestire i momenti di stallo e le varie scene madri, con una notevole dose di suspense su quel che dovrà accadere e sulle sorti del bambino scomparso. E pur lasciando fuori campo i risvolti più truci, l’atmosfera da tragedia imminente è sempre sospesa per lasciare con il fiato sospeso lo spettatore.

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