Carolina Benvenga, amatissima autrice e conduttrice televisiva, diventata negli anni una vera e propria beniamina dei bambini, protagonista del secondo giorno del BCT – Festival del Cinema e della Televisione di Benevento. Accolta da una folla di bambini accompagnati dalle loro famiglie, l’artista volto di “La posta di YoYo”, programma cult per l’infanzia in onda su Rai YoYo, non si è sottratta a selfie proprio con il suo amatissimo pubblico. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Carolina, ecco cosa ci ha raccontato.
Carolina Benvenga al BCT Festival, intervista
Carolina è la prima volta che vediamo così tanti bambini al festival: che effetto ti fa?
Beh, in realtà oramai sono abbastanza abituata. Io sono più abituata a vedere tutti questi bambini che gli adulti, quindi sono molto contenta. Io mi sento assolutamente nella mia zona di comfort. Anzi, mi sento proprio a casa quando è così.
Tu anche hai iniziato molto presto la tua carriera con il tuo esordio al cinema. Ti ricordi quel set? Che emozioni provavi?
Pensa che io ho girato il film di cui parli, Tickets, con una regia molto bella, perché era una regia dei tre grandi, Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach. Avevo 12 anni ed ero molto piccola e quando andavo sul set, mi ricordo che per me era veramente un grandissimo parco giochi, perché mi divertivo tantissimo. Ovvio che c’erano dei momenti molto intensi di lavoro, ovviamente lì si stava lavorando, non si stava giocando, però per me era tutto bellissimo, perché mi sentivo di essere nel posto dove volevo essere, con le persone con cui volevo essere, a fare esattamente quello che avrei voluto fare per sempre. E devo essere sincera, avevo solo 12 anni, quindi in realtà era una speranza. Oggi sono molto felice di poter dire che ho trasformato quel sogno in una realtà.
Parli al pubblico più difficile da conquistare, soprattutto perché c’è dietro una grande responsabilità. Tu come ti approcci al tuo pubblico?
Con grande responsabilità, nel senso che so che è una grande responsabilità, me l’assumo totalmente, tutto quello che facciamo, tutto quello che creiamo, tutto quello che scriviamo, lo facciamo e lo faccio consapevole del pubblico a cui mi sto riferendo. È un pubblico molto delicato, è difficile perché in realtà è un pubblico giovane, è un pubblico altamente plasmabile e quindi noi abbiamo assolutamente la responsabilità di tutte le cose che andiamo a dire e a fare, perché dobbiamo essere consapevoli che inevitabilmente saremo per loro un esempio. E io voglio essere un esempio positivo, voglio essere un esempio educativo. Tutti i miei prodotti voglio e pretendo che siano dei prodotti di grandissima qualità e altamente educativi. Anche le cose più semplici, anche le cose che apparentemente agli occhi di un adulto possono sembrare delle sciocchezze, in realtà dietro hanno uno studio e un pensiero che posizionano tutti questi prodotti su una fascia assolutamente di altissima qualità, proprio perché per noi la mente del bambino è al primo posto.
Non solo tv ma anche musica e libri, ecco come fai ad avere comunque un registro sempre corretto all’altezza di ogni situazione che tu affronti?
Sai come faccio? Perché non fingo, perché io sono così e quindi per me non è difficile tenere questo tipo di moralità su tutti questi progetti, perché è la mia, fa parte di me, io sono così. Non è un personaggio costruito, non faccio finta di e poi vado a casa e odio tutti i bambini, no, io sono veramente così, amo veramente questo pubblico, ci tengo veramente alla loro educazione, al loro futuro e ci tengo veramente a lasciare qualcosa di positivo, di educativo e di livello per loro, perché quando accendo la televisione, oggi ancora di più da madre, mi rendo conto che c’è veramente tantissima concorrenza brutta, che non va bene, che diseduca, che li trascina in un mondo di cui non devono assolutamente far parte, che non devono assolutamente guardare, quindi la mia battaglia, la mia lotta è questa, cioè continuare nel mio a creare dei contenuti che facciano vedere come ci si può divertire, rimanendo comunque su un discorso educativo.
Tra qualche giorno ci saranno i palinsesti Rai, ci puoi spoilerare qualcosa, ci sono conferme, cosa ci puoi anticipare?
Allora, guarda, io sarò ovviamente presente ai palinsesti e posso parlare ovviamente solamente per me e per quello che concerne il mio di lavoro e sicuramente possiamo parlare di un bellissimo progetto che vedrà la luce, che si chiama appunto “Buonanotte con Carolina” ed è un bellissimo progetto che parla delle favole della buonanotte, che ho scritto io stessa insieme a Giorgia De Cristoforo, che è un’altra bravissima autrice Rai, e lo registreremo a brevissimo e andrà in onda poi in autunno ed è un piccolo format che accompagna i bambini prima della buonanotte, lo dice poi tra l’altro il titolo stesso. Poi ovviamente ci sarà sempre il mio programma, La Posta di Yo-Yo, che è rinnovato con grande gioia e poi ci saranno tutta una serie di piccoli progetti legati anche alla Rai, ce ne sarà uno molto grande, molto bello, purtroppo di questo non vi posso parlare per ovvi motivi, però insomma siamo pronti, siamo pronti per accompagnare i piccoli e anche i grandi.
Parlando di pubblico più adulto, c’è un programma che sogni per un pubblico diverso, al di là dei bambini, il prima festival a Sanremo oppure qualcosa di diverso, un programma del passato che vorresti riportare in tv?
Guarda, non ce n’è uno in particolare, perché in realtà non c’è un programma o un titolo nella mia mente meglio degli altri. La televisione è bella, abbiamo avuto nel passato e abbiamo tutt’oggi dei bellissimi programmi e dei bellissimi contenitori. Sicuramente la mia speranza e il mio desiderio è di riuscire a fare dei programmi contenitori per tutta la famiglia, quello mi piacerebbe molto, che siano serie tv, che siano film, che siano appunto programmi televisivi come conduttrice, però contenitori che parlino a tutta la famiglia.