Ariana Grande, simbolo di una gioventù che non vuole mollare al terrorismo

ariana grande

“Non molleremo, non vivremo nella paura. Non lasceremo che tutto questo ci divida. Non lasceremo vincere l’odio. La nostra risposta a questa violenza deve essere lo stare più vicini, aiutarci, amarci di più, cantare più forte e vivere con più gentilezza e generosità di quanto abbiamo fatto finora”. 

Così la cantante statunitense Ariana Grande alla presentazione del concerto evento One Love Manchester ed andato in scena ieri, 4 giugno, allo stadio di cricket Old Trafford davanti a 50.000 spettatori, gran parte giovanissimi.

One Love Manchester: un evento straordinario

Ariana ha fortemente voluto questo concerto, riuscendo ad organizzarlo in meno di due settimane. L’obiettivo era  onorare e sostenere le vittime del terribile attacco alla Manchester Arena, avvenuto alla fine di un suo show, il mese scorso.

È così riuscita a chiamare a raccolta una line-up incredibile che ha dato vita ad un concerto straordinario. Così come è straordinaria la velocità con cui è stato organizzato tutto alla massima perfezione, rendendo questo evento qualcosa di unico. Un po’ come lo fu il Live Aid nel 1985, organizzato da Bob Geldof con lo scopo di ricavare fondi per alleviare la carestia in Etiopia.

L’eco mondiale del concerto è stato incredibile: trasmesso in più di 50 paesi in tutto il mondo, oltre alle varie dirette tra cui su YouTube e sull’account ufficiale della cantante. Enorme successo in termini di visualizzazioni e di condivisioni.

Insieme ad Ariana si sono esibiti Coldplay, Justin Bieber, Katy Perry, Miley Cyrus, Usher, Niall Horan, Take That, Pharrell Williams, Black Eyed Peas e molti altri. Sul palco anche Robbie Williams, da solo.

Ariana Grande

Ariana Grande: simbolo della lotta al terrore

Quanti sarebbero tornati a calcare il palco dopo la terribile tragedia del 22 maggio in cui sotto i propri occhi vedi sfilare la morte? In pochi credo. Ariana invece lo ha fatto e davvero in tempi rapidissimi.

Il desiderio di non dargliela vinta ha prevalso sulla paura. Doveva farlo per i tanti presenti quella sera e per le famiglie che hanno perso un loro caro in quel terribile giorno.

Ariana non ha mai smesso di stare vicino a quelle famiglie. È andata a più riprese a trovare i feriti in ospedale, ha voluto incontrare i parenti delle vittime. Ha mostrato tutta la sua empatia, la sua partecipazione a chi è rimasto ingiustamente vittima di vigliacchi.

Ariana ha chiamato e Manchester ha risposto. E lo ha fatto alla grande, pur con quel misto di paura ed incertezza. Ma non esserci sarebbe stato peggio. Avrebbe significato smettere di combattere. Ma la vita deve andare avanti, nonostante tutto.

Questo lo credono anche i giovani che ieri hanno affollato l’Old Trafford e che hanno fatto di Ariana Grande il loro simbolo alla lotta contro il terrorismo.

Ariana Grande: l’amore alla base di tutto

“Penso che l’amore e l’unità che stiamo mostrando sia la medicina di cui il mondo ha veramente bisogno, proprio adesso”, ha raccontato Ariana commossa.

“Ogni momento di questa serata è stato così luminoso, così pieno di divertimento e amore e energia splendente, e voglio ringraziarvi per questo”.

L’amore dunque come cura per ogni male. Anche altre star lo hanno sottolineato, durante il concerto.

“L’amore batte l’odio e batte la paura. Toccate la persona che è accanto a voi, entrate in contatto l’uno con l’altro. E ditevi: ti voglio bene”, ha urlato una biondissima Katy Perry.

Le ha fatto eco il produttore e cantante Pharrell Williams: “Non vedo nessuna paura in questo luogo, solo amore”.

Justin Bieber urla:

Love! Love! Love! Love!

la folla risponde come la curva di uno stadio.

Tutti i grandi musicisti presenti hanno inneggiato all’amore perché guidi il mondo, anche tramite videomessaggi mandati in onda durante l’evento.

Ariana Grande e gli altri un successo lo hanno già ottenuto: ieri sera all’Old Trafford Cricket Ground non ha vinto il terrorismo, ha vinto la gente e l’amore.

Eccovi alcune esibizioni:

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