“Ares gate”, Manuela Arcuri rompe il silenzio raccontando la sua verità

Manuela Arcuri

Manuela Arcuri che per molti anni è stata sotto contratto con la società di produzione Ares, rompe il silenzio raccontando la sua verità. “Ma quale Lucifero?! Sono stata in silenzio perché volevo capire fino a che punto arrivasse questa follia. Non ho mai sentito in vita mia tante falsità come in questi giorni”.

Manuela Arcuri rompe il silenzio e dà la sua versione dei fatti rispetto alla Ares

Setta? Lucifero? Pressioni psicologiche? L‘attrice interprete di molte fiction di successo della Ares, come “Pupetta”, “Il Peccato e la Vergogna” ritiene assurda questa storia e trova inconcepibile come Adua del Vesco e Massimiliano Morra possano aver fatto delle accuse tanto infamanti.

Raggiunta dal sito Dagospia, la Arcuri ha raccontato la sua verità testimoniando che Alberto Tarallo era come un padre per gli attori che prendeva in seno all’agenzia. Si preoccupava di farli studiare recitazione, l’inglese e mille accortezze che pochi produttori hanno.

Inoltre, la Arcuri fa riferimento al fatto che le avances si ricevono in tutti i luoghi di lavoro ma sta alla persona dire no e fermarsi se la cosa non piace.

Io non posso neanche pensare che le persone non abbiano riconoscenza nella vita. Essere riconoscenti è un dovere – afferma la Arcuri – È una questione di rispetto, quando una persona ti dà tanto non puoi voltargli le spalle così.”

Accuse pesanti da cui la Arcuri prende le distanze

Le accuse sono precise, qualcuno arriva a parlare quasi di una setta e la Arcuri si dice senza parole rispetto a certe espressioni come “istigazione al suicidio” pronunciate dalla collega Adua del Vesco, dentro la Casa del Grande Fratello Vip 5.

Manuela Arcuri inoltre afferma di non aver nessun contratto blindato con la società e che era libera di andare via quando volesse.

“Assolutamente no, guardi io ho solo visto tanta generosità di Alberto Tarallo. Un grandissimo produttore che ha creato attori totalmente sconosciuti che venivano dal nulla. Li ha creati, formati, gli ha dato un nome e li ha fatti lavorare.”

E su Lucifero?

“Ma dai Lucifero, io sono allibita.”

E su Alberto Tarallo dice: “Sono una sua grande amica perché nella vita sono una donna riconoscente, anche se non lavoriamo più insieme perché non produce più. Questa bellissima collaborazione purtroppo è finita, perché le cose finiscono una mica può reagire così male?”.

Rispetto ai suoi anni alla Ares dice che lavorativamente sono stati gli anni più belli della sua vita. Tarallo le garantiva due fiction l’anno come protagonista che l’hanno aiutata a crescere come attrice e l’hanno arricchita notevolmente.

E conclude dicendo: Finché c’era il lavoro era tutto rose e fiori, c’erano i soldi. Crollato lui è facile voltargli le spalle.”

E voi a chi credete? Ad Adua del Vesco o a Manuela Arcuri?

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