“Ares gate”, bomba al GFVIP, Adua: “Per me è istigazione al suicidio”. E la regia stacca… Ma il polverone si è già alzato

Adua Del vesco

Ricordate le belle fiction degli anni 80 e anche 90: “Il bello delle Donne “, “L’onore e il Rispetto ” “Furore” “Caterina e le sue figlie” e così via a seguire? Ebbene, queste fiction che ci hanno incollato allo schermo sono state tirate in ballo recentemente da alcuni protagonisti del Grande Fratello Vip, con riferimento non proprio alle fiction, ma alla casa di produzione: la Ares. Ma vediamo di capire meglio.

Adua del Vesco e Massimiliano Morra lanciano una bomba sul Grande Fratello Vip

Nel senso che, i due ex fidanzati, Massimiliano Morra e Adua del Vesco, hanno portato alla luce una situazione che ha dell’inverosimile, dalle tinte piuttosto forti, che portano alla luce racconti e situazioni quasi da film dell’orrore.

Come ha rivelato lo stesso conduttore, Alfonso Signorini, il racconto di Adua e Massimiliano potrebbe avere qualcosa di clamoroso da diventare in vero e proprio caso mediatico.

Naturalmente noi, non puntiamo il dito su nessuno ma siamo testimoni delle parole della del Vesco, così come tutto il pubblico del GFvip, che riferisce anche di una istigazione al suicidio..”. Parole decisamente pesanti che se fossero confermate scoperchierebbero il vaso di pandora.

Per adesso, si è alzato solo il coperchio, lasciando il pubblico in fremente attesa. Ma si solleverà un polverone che il caso Mark Caltagirone… scansate proprio!

“Ares Gate”: occhi puntati su una situazione clamorosa

Di questa situazione se ne sta occupando anche Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque e pare che i soggetti coinvolti, ovvero gli ex fidanzati, Massimiliano e Adua abbiano raccontato con dovizia di particolari, che stare sotto contratto con quella casa di produzione, era come stare in una setta.

C’erano pressioni psicologiche molto forti così come manipolazioni, tanto che Adua del Vesco si è ammalata di anoressia arrivando a pesare 32 Kg.

Un riferimento circostanziato di Adua parla di istigazione al suicidio da parte di uno dei pilastri storici della Ares che lo scorso gennaio si è tolto la vita. Ci riferiamo a Teodosio Losito, uno dei fondatori della casa di produzione nonché sceneggiatore delle ficiton.

I due attori ripercorrendo quello che hanno vissuto parlano di una persona dal ghigno satanico tanto che si riferiscono a lui definendolo Lucifero.

“Ares Gate” era veramente una setta?

Di certo mai e poi mai avremmo pensato di assistere ad un racconto da film dell’orrore dentro la casa del Grande Fratello Vip con protagonista una casa di Produzione, la Ares che per molti anni ha collaborato con Mediaset. Lo scandalo si arricchisce sempre di nuovi dettagli e il puzzle che ne sta venendo fuori è davvero inquietante.

Ma andiamo per ordine: chi è Lucifero?

Al momento, il nome non è stato fatto ma tutto porta a pensare che Lucifero sia Alberto Tarallo, l’uomo a capo della casa di produzione fallita a gennaio e compagno storico di Teodosio Losito.

Al momento non ci sono repliche da Alberto Tarallo, come informa Dagospia, né denunce in corso. Sempre Dagospia ha contattato alcune delle attrici che hanno lavorato per la Ares per avere maggiori dettagli: Eva Grimaldi, Nancy Brilli e Giuliana De Sio.

La prima si è trincerata dietro un “No comment”. Mentre Nancy Brilli, ha dichiarato:

“Non so cosa è accaduto al Grande Fratello”, precisa l’attrice. Quindi fa riferimento solo alla società Ares che ha conosciuto: “Non ho assolutamente rapporti con Alberto Tarallo. Sono stata eliminata da un giorno all’altro dalle produzioni, con loro ho realizzato solo successi. Improvvisamente ho capito che stava cambiando qualcosa, non abbiamo più lavorato insieme.”

Le parole di Giuliana De Sio per Dagospia in merito ad Ares

“Una volta sul lancio di una fiction mi hanno chiesto di fingere un flirt, ho rifiutato e mi sono messo a ridere. Io non ho più lavorato con loro. Diciamo che è stata una scelta reciproca, eravamo corpi molto estranei. Avevo una relazione professionale diversa, molti personaggi sono stati inventati da Alberto. Io era nata molto prima”, aggiunge l’attrice.

“Ho visto e pensato ma quello che ho pensato lo tengo per me. Era un mondo fatto di un linguaggio preciso che a me non apparteneva. Detto questo è anche un mondo in cui ho potuto fare anche qualche personaggio che mi ha estremamente divertito. Tripolina de L’Onore e il Rispetto, Annalisa Bottelli de Il Bello delle Donne mi divertivo a farle anche se venivano massacrate dalla critica. A me no fortunatamente. Mi assegnavano ruoli da attrice, tutto quello ruotava intorno sentivo che non mi apparteneva.”

Insomma, cosa c’è sotto?… ah saperlo!!

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