Al Bano parla della scomparsa di Ylenia: “Ho pensato al suicidio”

Albano Carrisi a Verissimo

In occasione dei suoi 80 anni, che compirà il prossimo 20 Maggio, Al Bano ha concesso una lunga intervista a Il Corriere della Sera, parlando di vita privata e carriera. Il cantante si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni riguardo al momento più doloroso della sua vita, ovvero quello relativo alla misteriosa scomparsa della primogenita Ylenia.

La ragazza, come è noto, è sparita nel nulla la notte di Capodanno fra il 1993 e il 1994 e da allora di lei si è persa ogni traccia. Una tragedia terribile che, come è evidente, ha profondamente segnato l’esistenza dei suoi familiari. Ecco cosa ha detto in proposito Al Bano.

Al Bano e la scomparsa di Ylenia: “So come è andata”

A proposito della figlia scomparsa, a Il Corriere della Sera Al Bano ha detto: “Era una ragazza straordinaria. Studiava al King’s College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese… Ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l’America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l’incontro fatale. Con gli artisti di strada. Ricordo un nero, si chiamava Masakela. Una sera la compagnia andò al cinema, ma io rimasi con Ylenia perché avevo notato qualcosa di strano. A un tratto cominciò a correre, e io dietro, lei gridava ‘fermate quell’uomo vuole farmi del male’, e quell’uomo ero io, gridavo ‘lasciatemi, è un problema di droga’. E poi ancora: Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi.

Sulla fatidica notte di Capodanno del 1994 ha aggiunto: “Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni. Ho incontrato Masakela, che era stato pure in galera, ma negava di avere colpe. Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse ‘io appartengo alle acque’, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”.

Il pensiero del suicidio e la Fede in Dio

Al Bano è un fervente cattolico e la Fede lo sostiene, da sempre, nei momenti più bui. Eppure persino la sua mente, in un periodo particolarmente complicato, ha sfiorato l’idea del suicidio. Ecco le sue parole:  “Non è che credo, io so che dio esiste. L’ho sentito molte volte. Così come ho sentito il diavolo. Dopo la scomparsa di Ylenia e la separazione con Romina, sono stato da solo per nove anni. Il dolore era terribile. Pensavo che Dio mi avesse abbandonato. E con il dolore cresceva una voce che diceva: ‘Al Bano eliminati. Al Bano falla finita’. Ho pensato al suicidio ma poi ho capito che era la voce del demonio. E ho sentito anche la presenza di Dio. Ho provato una pace profonda. Mi sono detto: chi sei tu per giudicare Dio? Ricordati che anche Lui ha perso un figlio”.

Oggi l’artista pugliese ha ritrovato una nuova serenità e trae ogni giorno linfa vitale dalla sua splendida famiglia allargata in cui tutti vanno d’amore e d’accordo e dalla musica, sua passione di sempre.

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