Se ne è andato Pippo Baudo, e con lui un pezzo irrinunciabile della nostra memoria collettiva. Uomo di spettacolo, di cultura, di intuito, Baudo non è stato solo un conduttore: è stato l’architetto della televisione italiana per oltre mezzo secolo. Li ha lanciati tutti lui o per meglio dire li ha inventati, da Laura Pausini a Giorgia, da Lorella Cuccarini ad Andrea Bocelli e tanti altri ancora. Oggi, il mondo dello spettacolo lo saluta con una commozione palpabile. Le dichiarazioni di chi ha condiviso con lui anni di lavoro, palchi, discussioni e successi, restituiscono l’immagine di un uomo che ha lasciato il segno non solo con la sua voce e il suo stile, ma soprattutto con la sua umanità e la sua instancabile passione per questo mestiere.
Addio a Pippo Baudo: il ricordo di Pamela Prati, Valeria Marini, Angela Melillo e Matilde Brandi
In queste ore concitate, noi di SuperGuida TV abbiamo raccolto ricordi e testimonianze di chi ha lavorato con lui, di chi lo conosceva bene. Tra questi Pamela Prati che, commossa per la sua scomparsa, ha dichiarato: “Ho appreso questa notizia molto dolorosa e sto cercando di riprendermi. Con Pippo credo che vada via il signore della televisione italiana, un grande amico, un grande artista. Non ci posso credere che sia andato via. Lo avevo visto a settembre scorso in occasione del compleanno di Pingitore. Lo voglio ricordare gioioso, un grande professionista che entrava nelle case degli italiani. Mancherà tanto, se ne è andato con lui un pezzo di cuore”.
Anche Angela Melillo ha dedicato parole intense: “Sono molto triste nell’aver appreso questa notizia anche se era un po’ di tempo che Pippo si era ritirato. Con lui non se ne va solo una grande persona, un gran conduttore ma anche scompare anche un certo tipo di televisione. Io lo ricordo davvero in maniera preziosa, sono grata a lui per aver avuto l’opportunità di lavorarci. Ricordo lui assieme a Gino Landi in un programma televisivo per la Rai, avevo con Pippo un bel rapporto. Ho provato un brivido nell’apprendere la notizia della sua scomparsa. Nel mio telefono avevo conservato una nostra foto”.
Valeria Marini ha voluto ricordare così Baudo: “La notizia di Pippo ha spezzato il cuore a tutti. Pippo brillerà per sempre, non ci sono parole per descrivere la sua immensità. Le stelle sanno e sono con lui”. Matilde Brandi lo ha definito un grande artista e ha citato un aneddoto particolare: “Mi invitò a Domenica In, feci All that Jazz. Gli avevo fatto una crostata e lui ne era felicissimo. Un uomo come lui non ci sarà più. Assieme alla Carrà rimangono delle icone uniche e irripetibili”.
Le testimonianze si rincorrono, tutte unite da un denominatore comune: la gratitudine. Baudo era esigente, a tratti severo, ma profondamente umano. Conosceva lo spettacolo come pochi, ne rispettava le regole, ma non aveva paura di riscriverle. Ha fatto nascere carriere, ha dato voce a generazioni, ha saputo attraversare il tempo senza mai diventare una caricatura di se stesso. Oggi, mentre l’Italia lo saluta con affetto e rimpianto, resta una certezza: Pippo Baudo non è stato solo un conduttore, è stato un simbolo. E come tutti i simboli, non muore davvero.









