Vittorio Gassman, a 20 anni dalla sua morte, la televisione ricorda: programmazione Tv su Rai e Mediaset

Vittorio Gassman

Vittorio Gassman è venuto a mancare il 29 giugno di 20 anni fa e la televisione italiana lo ricorda trasmettendo alcuni dei suoi capolavori. Vediamo di capire meglio quali film e in che canale possiamo rivedere Il Mattatore, Gassman. Ecco la programmazione Rai e Mediaset.

A 20 anni dalla  sua morte, la televisione ricorda Vittorio Gassman

Vent’anni fa dunque, il grande attore di cinema e teatro Vittorio Gassman se ne andava lasciando un vuoto incolmabile. La Televisione italiana per commemorarlo ha pensato di riproporre alcuni dei suoi capolavori del cinema che l’hanno visto protagonista.

Programmazione sulle reti Mediaset dei film di Vittorio Gassman

Si comincia con i film “Il divorzio” e “Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto” il 28 giugno dalle 14 su Canale 5. Si prosegue poi con “Brancaleone alle crociate” il 29 giugno alle 15.45 su Rete 4. Cine34 “Vittorio il grande”, una rassegna di sette film in onda il 29 giugno dalle 7 alle 21.

Programmazione sulle reti Rai dei film di Vittorio Gassman

Documentario “Sono Gassman! Vittorio, il re della commedia” il 27 giugno alle 24 su Rai 1. I soliti ignoti” il 27 giugno e “Audace colpo dei soliti ignoti” il 4 luglio, entrambi in prima serata su Rai 3. Il 29 giugno dalle 15.45 i più grandi testi teatrali recitati dall’attore su Rai 5.

Sky Cinema CollectionIl sorpasso” e “I mostri” il 29 giugno. Disponibili anche on demand su Sky e Now Tv.

Le dichiarazioni di Alessandro e Leo Gassman sul padre e nonno Vittorio!

Ma al di là dell’artista, chi era davvero Vittorio Gassman? Alessandro e Leo Gassman, il figlio e il nipote, lo raccontano attraverso i ricordi più personali dalle pagine di Sorrisi e Canzoni Tv:

Uno dei momenti più emozionanti che mi legano a mio padre» dice Alessandro «è quando nel 1999 gli venne consegnato a Parigi il prestigioso Premio Molière alla carriera. Decisi di fargli una sorpresa, sapevo che non stava già bene. Presi un aereo e mi presentai sul palco, mettendomi d’accordo con gli organizzatori. Lui non se l’aspettava e quando mi vide mi abbracciò e si commosse. Il nostro era un rapporto più fisico che parlato. Ci abbracciavamo spesso, dormivamo vicini. Avere un contatto fisico lo rassicurava moltissimo. Durante le tournée teatrali facevamo i viaggi in auto insieme. Io insistevo per guidare perché lui non era un grande pilota… Ricordo i lunghi silenzi. Si stava anche due, tre ore senza parlare, era un uomo di poche parole, ma di grandi emozioni

Vittorio è stato un padre severo: “Il consiglio che mi ha sempre dato, e che ho trasmesso a mio figlio Leo” prosegue Alessandro “è questo: “Nella vita non prendere mai scorciatoie e se hai la possibilità di raggiungere un obiettivo, scegli quello che richiede uno sforzo maggiore”.

Quanto a Leo, non aveva neanche 2 anni quando il nonno è mancato, ma un ricordo, tenerissimo, ce l’ha: “Papà mi ha raccontato che quando sono nato, Vittorio ha iniziato a correre per l’isolato urlando a tutti che era diventato nonno”. E Alessandro aggiunge sorridendo: “In quella occasione ci fu, scherzosamente, mia sorella Paola che si indispettì. Perché lei aveva già avuto figli invece sembrava che Leo fosse il primo nipote per papà (ride)”.

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