ADV

Zaki e Le Iene ostaggi delle istituzioni egiziane senza motivazione

ADV

Le Iene bloccate dalle istituzioni egiziane. In programma c’era un servizio in nome di Patrick Zaki, detenuto da ormai un anno e sei mesi in Egitto. Ma vediamo cosa è successo nello specifico.

Il reportage de Le Iene sul caso Zaki non ci sarà, per il momento

L’inviato Gaston Zama, insieme alla squadra de Le Iene, avevano deciso di recarsi sul posto per girare un reportage sul caso dello studente bolognese Patrick Zaki. Per poter entrare in Egitto, è necessaria la documentazione appropriata e che l’ambasciata egiziana dia il suo assenso.

In questo senso, Le Iene si sono mobilitate affinchè tutte le pratiche di accesso fossero svolte correttamente. Ne è seguito un dialogo con l’ambasciata italiana al Cairo che ha dovuto, a sua volta, interfacciarsi con quella egiziana e inviare la richiesta. Tutto ciò è avvenuto diversi mesi fa e da allora, silenzio totale fino a questa mattina.

Patrick Zaki, in prigione, da un anno e sei mesi in condizioni disumane

Infatti, l’ambasciata italiana ha contattato Le Iene e Gaston Zama per comunicare il divieto da parte del press-office egiziano. L’ufficio dipendente dall Egypt State Information non rilascerà nessun accredito e nessuna autorizzazione per lo svolgimento del reportage sul caso Zaki. Alla richiesta di una motivazione, nessuna spiegazione è stata fornita nè all’ambasciata italiana nè a Le Iene.

Ecco, alcuni passaggi della comunicazione telefonica avvenuta tra l’ambasciata italiana e l’istituzione egiziana coinvolta:

“Da parte egiziana ci hanno comunicato letteralmente che lei (Gaston Zama) non può venire in Egitto a fare un reportage sul caso Zaki”

E “Della questione se ne sta occupando la magistratura egiziana e al momento non è stata emessa ancora sentenza”

Concludendo con “Dopo la chiusura del caso e l’emissione della sentenza potremo fare nuovamente richiesta”

Le Iene hanno comunicato lo stato degli eventi attraverso i propri account social e restano, comunque, in attesa di maggiori informazioni e dettagli da parte delle istituzioni egiziane.

Patrick Zaki è stato arrestato il 7 Febbraio del 2020 perché sospettato di attività sovversiva e anti-governativa per dei post pubblicati su Facebook. Da allora, è iniziato il calvario di questo ragazzo e della sua famiglia.

Zaki si trova in carcere a Tora, in condizioni disumane fisiche e mentali e in attesa di un processo che non ha una data nè alcuna certezza di essere compiuto. Si spera in una maggiore efficienza da parte del nuovo ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni e una maggiore pressione del governo italiano.

ADV
Articoli correlati