Vittoria Puccini, con tutta la sua eleganza, arriva all’82esima edizione della Mostra cinematografica di Venezia. L’attrice fa parte della giuria che assegnerà dei riconoscimenti per la prima edizione del Premio Croce Rossa Italiana dedicato alle opere cinematografiche. Noi di SuperguidaTv le abbiamo chiesto dell’importanza dell’arte di accendere la luce su Gaza e di cosa pensa dei gruppi e portali sessisti chiusi.
Intervista a Vittoria Puccini a Venezia 82
Vittoria Puccini, durante la Mostra del Cinema di Venezia c’è anche questo evento di Croce Rossa, quanto è importante che ci siano eventi come questo e quanto sei felice di essere qui?
“Sono molto felice, sono eventi importanti perché il cinema da sempre è un’arte che racconta la realtà, che stimola la nostra empatia nei confronti di storie che sono anche lontane, non sono le nostre ma nelle quali ci identifichiamo o semplicemente con le quali empatizziamo e questo è un esercizio fondamentale perché siamo tutti collegati e dobbiamo interessarci di ciò che succede non solo vicino a noi ma anche lontano da noi.
Quindi le storie che parlano del sociale e che hanno un forte impatto umanitario sono importanti e ci fanno riflettere, ci fanno conoscere meglio noi stessi, la realtà e il mondo che ci circonda e quindi eventi come questo sono fondamentali, chiaramente in questo ambiente che è legato al cinema, ma a tutto il lavoro che fa la Croce Rossa quotidianamente e ogni anno è prezioso e fondamentale da un punto di vista umano”.
Il Presidente ci ha detto che attualmente Croce Rossa è direttamente impegnata in oltre 30 conflitti nel mondo. Purtroppo noi ogni giorno ci svegliamo con i conflitti, a Gaza, in Ucraina. Quanto è importante il ruolo di chi fa arte, di chi arriva al pubblico nel mantenere questa luce accesa perché purtroppo c’è magari chi spera che questa luce si spenga.
“Assolutamente, chi ha una visibilità ha il dovere di mantenere questa luce accesa su delle realtà, su delle tragedie a cui purtroppo stiamo assistendo e a cui va messo fine appunto quello che stiamo vedendo. A Gaza è inaccettabile, ci fa male, è terribile, ci sentiamo impotenti. L’unica cosa che possiamo fare è parlarne, mantenere la luce accesa e i riflettori accesi su quella realtà e fare pressione sui governi perché mettano fine alla sofferenza di un popolo e alle morti di civili, di bambini, di donne, di uomini che non posso più tollerare”.
Mi permetto di dire che oggi è una bella giornata soprattutto per chi è vicino all’organizzazione Una Nessuna Centomila, all’associazione. Tu hai un ruolo apicale in questa associazione. È stato chiuso un forum dove foto di donne venivano diffuse senza il loro consenso. C’è stato anche un servizio al Tguno di tante giornaliste e mie colleghe che hanno manifestato il loro sdegno perché le loro foto sono state modificate e pubblicate su questo forum. Quanto bisogna fare per questa situazione perché è veramente inaccettabile? Prima il gruppo Mia Moglie, ora questo forum. Cosa bisogna fare per evitare che accadano queste cose?
“Una cosa fondamentale è l’educazione dei più giovani, dei più piccoli. Educazione all’utilizzo sicuro e corretto di internet, educazione al rispetto dell’altro sesso, educazione all’affettività. Bisognerebbe insegnarla nelle scuole perché arrivare ai più piccoli, alle nuove generazioni è fondamentale se vogliamo scardinare un problema culturale che da sempre purtroppo noi viviamo”.









