Verissimo, anticipazioni puntata del 23 febbraio 2019: gli ospiti di Silvia Toffanin

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Silvia Toffanin conduttrice di Verissimo

Il regista Fausto Brizzi sarà uno degli ospiti di Silvia Toffanin per la sua prima intervista televisiva. Verissimo sta registrando ottimi ascolti, risultando primo tra i programmi pomeridiani. La conduttrice, garbata e spigliata, sa coinvolgere il pubblico e chi interviene in studio confidenzialmente. Vediamo tutti gli ospiti di sabato 23 febbraio 2019.

Anticipazioni Verissimo: gli ospiti

Sabato 23 febbraio 2019 ospiti di Silvia Toffanin saranno anche: Paolo Ruffini, Violante Placido, Caterina Guzzanti e Dino Abbrescia. Si tratta dei protagonisti della commedia che proprio Brizzi  ha diretto “Modalità aereo”.

Interverranno a Verissimo anche il regista e attore Valerio Mastandrea. Le bellissime veline di “Striscia la Notizia”: Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva realizzeranno la loro prima intervista. In studio sarà ospite anche l’ex modella brasiliana Fernanda Lessa che racconterà la sua drammatica esperienza.

Fausto Brizzi, ospite di Silvia Toffanin, farà la sua prima intervista televisiva

Sarà proprio in esclusiva a Verissimo che il regista Fausto Brizzi romperà il suo prolungato silenzio con Silvia Toffanin con la sua prima intervista televisiva. Il grande artista racconterà di se’ e di quello che ha scoperto.

Ho scoperto cos’è la resilienza e la forza dell’amicizia. E’ stato un anno complicato. Nonostante tutto il clamore suscitato dalle accuse rivoltagli, Fausto Brizzi è stato un grande.

Egli ha infatti scritto e diretto il suo ultimo lavoro  “Modalità aereo”.

Il mio obiettivo era trovare l’umore giusto per scrivere un film divertente e questo lo era….

Paolo Ruffini ha avuto un effetto terapeutico

Paolo Ruffini co-autore di soggetto e sceneggiatura, attore protagonista è stato terapeutico per Fausto Brizzi. Di lui, ospite a Verissimo nella puntata di sabato, 23 febbraio 2019, Fausto dice:

Quando Paolo Ruffini me l’ha portato ho capito che era terapeutico: era la risposta pop a tutto quello che mi stava succedendo. E il lavoro è stato una cura.

Il regista si è circondato inoltre di persone che gli volevano bene. Egli si è altresì reso conto che anche chi non considerava amici hanno cercato di aiutarlo. Il regista continua, parlando dell’amico Paolo:

Paolo l’anno scorso ha realizzato un documentario bellissimo sulla Resilienza, che io quest’anno ho imparato. Significa fare in modo che un evento negativo possa diventare positivo. Non bisogna scoraggiarsi davanti a una difficoltà apparentemente insormontabile perché la puoi fronteggiare, aggirare e trasformare in qualcosa di buono. Il percorso è complicatissimo e il documentario di Paolo parla proprio di questo atteggiamento. È stata una delle persone che più mi è stata vicina in quest’ultimo periodo, con mia madre, Claudia, gli amici e la mia bimba di tre anni.

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