Tutti i soldi del mondo, film da vedere in tv su Rai 3: pellicola con Michelle Williams

Tutti i soldi del mondo - film

Un film che miscela la finzione a fatti realmente accaduti. Diretto da Ridley Scott e arrivato nel cinema nel 2017, e ve lo segnaliamo come film da vedere stasera in tv su Rai 3 a partire dalle 21:20 è prevista la trasmissione, infatti, di Tutti i soldi del mondo. Con un cast di grandi stelle, tra cui spicca Michelle Williams (volto noto di Dawson’s Creek), Mark Walhberg e Christopher Plummer, il film racconta il sequestro a Roma di John Paul Getty III, erede della famiglia dei Getty, rammentando un celebre fatto di cronaca nera e giudiziaria che è avvenuto ad inizio degli anni ’70. Il regista alza il velo e racconta con tocco algido e gentile i vizi e  virtù della ricca famiglia americana.

Tutti i soldi del mondo, di cosa parla il film

Era il 1973 quando, a Roma, alcuni membri dell’ndrangheta rapiscono il giovane John Paul Getty, terzo in linea di successione. L’obbiettivo dei rapitori è richiedere un lauto compenso al nonno del giovane ereditiero che possiede un’industria del petrolio tra le più influenti al mondo. Il fatto di cronaca che sconvolto l’opinione pubblica mondiale, non ha fatto altro che scoperchiare un vero e proprio Vaso di Pandora che ha messo in evidenza tutta la cattiveria e il falso perbenismo dei Getty. Infatti, il patriarca della famiglia non ha mai voluto pagare il riscatto per la liberazione del nipote, ma la madre di John, ha lottato con le unghie e con i denti pur di mettere in salvo suo figlio.

Tutti i soldi del mondo, recensione e curiosità: il canto del ciglio per Kevin Spacey

Un film teso, asfissiante e un bellissimo ritratto della nostra Italia degli anni ’70 traspare da Tutti i soldi del mondo. Tra storia, mito e finzione narrativa, il celebre regista americano è stato capace di fotografare un periodo storico pieno denso di tanti cambiamenti e, allo stesso tempo, ha tratteggiato i meccanismi e i loschi piani d’affari di una famiglia disposta a tutto pur di mantenere il suo status quo. Un film bello ma senz’anima, più vicino a un documentario che a un’abile ricostruzione storica. Tutto questo è dovuto anche e soprattutto a diversi problemi durante la produzione.

Non solo lo sceneggiatore capo è stato cambiato diverse volte già a scrittura avviata, ma soprattutto a riprese finite alcuni membri del cast sono tornati sul set per girare altre scene  a causa del licenziamento di Kevin Spacey. L’attore che avrebbe dovuto interpretare il patriarca dei Getty, in corso d’opera è stato sostituito da Christopher Plummer, dopo lo scandalo sessuale che ha stravolto la carriera del divo di Hollywood. Liberamente ispirato all’omonimo saggio di John Pearson, il film ha avuto anche un adattamento televisivo che ha funzionato molto di più rispetto al lavoro di Ridley Scott.

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