Tutte le strade portano a Roma – Opinioni e recensione del film

Copertina del film Tutte le strade portano a Roma

Tutte le strade portano a Roma è un film del 2015 di genere Romantico/Commedia diretto da Ella Lemhagen, con protagonisti Sarah Jessica Parker, Raoul Bova, Rosie Day, Paz Vega, Claudia Cardinale. Il film ha una durata di circa 90 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film Tutte le strade portano a Roma

Maggie è una madre single che vive con la figlia adolescente Summer, dal carattere ribelle.La ragazza non è certo entusiasta quando la genitrice la costringe ad accompagnarla in un viaggio Oltreoceano fino in Italia, nella campagne toscane, per tornare a visitare i luoghi dove aveva trascorso parte della sua giovinezza.

Summer ha un fidanzato “poco di buono” che ha diversi problemi con la legge e cerca di coinvolgerla, facendole assume dei rischi legali: proprio per questo Maggie spera che la vacanza riesca a convincere la figlia a chiudere la relazione.

Giunte a destinazione le due donne si imbattono in Luca, una vecchia fiamma di Maggie molti anni prima, e nella madre dell’uomo, l’anziana ma vispa Carmen, che vivono in una villa confinante. Per la donna si riaccendono così passioni mai sopite e nuove gelosie, ma il tempo per il romanticismo deve ben presto passare in secondo piano.

Summer infatti ha deciso di rubare la macchina di Luca per raggiungere l’aeroporto più vicino e tornare negli States, trovandosi però obbligata ad accompagnare come passeggera proprio Carmen, la quale ha organizzato in gran segreto un matrimonio con il coetaneo Marcellino. Maggie e Luca dovranno così unire le forze per recuperare le due fuggitive prima che sia troppo tardi.

La recensione del Film Tutte le strade portano a Roma

La presenza contemporanea del sex-symbol italiano per eccellenza, ossia Raoul Bova, e di Sarah Jessica Parker, star assoluta della serie cult al femminile Sex and the City, potrebbe già bastare per attirare un determinato tipo di pubblico. Ma Tutte le strade portano a Roma, escluso questo divismo di mezz’età (e la nota attrice si porta in quest’occasione i propri anni in maniera non proprio eccezionale), ha poco altro da offrire nei suoi novanta minuti di visione.

Sin dal banalissimo titolo l’operazione dimostra un fastidioso pressapochismo nella caratterizzazione di un’Italia da “pizza e mandolino”, quasi fosse un’operazione turistica ad uso e consumo dei luoghi in cui è ambientata la vicenda. I tipici stereotipi sul Belpaese sono garantiti in serie e non sono pochi i momenti imbarazzanti che hanno luogo nei novanta minuti di durata, incentrati per lo più su una comicità spicciola e su un romanticismo visto e rivisto.

Un paio di svolte parzialmente improbabili e almeno una figura secondaria che coglie di striscio tematiche più complesse e contemporanee non bastano a infondere personalità ad una narrazione telefonata, con le due coppie di personaggi principali che si inseguono per gran parte del film. E se il rapporto tra Luca e Maggie risente di una sfiancante stanchezza, almeno quello tra Summer e Carmen (interpretata dalla grande Claudia Cardinale), apparentemente agli antipodi, offre qualche gag e battuta divertente.

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